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Concetti Chiave

  • Il VI secolo vide il consolidamento della divisione tra le due parti dell'Impero, con Costantinopoli che mantenne un ruolo politico e culturale di rilievo.
  • La vivacità culturale bizantina era alimentata dalla multiculturalità e dai contatti commerciali con il mondo arabo e le popolazioni slave.
  • La diplomazia bizantina divenne un modello per gli Stati occidentali, mentre il monachesimo preservò la cultura antica.
  • In Occidente, l'assimilazione tra Romani e popolazioni germaniche e slave portò a una convivenza più pacifica e alla formazione di nuovi diritti nazionali.
  • In Italia, iniziali tensioni tra Longobardi e Romani si attenuarono con la conversione dei Longobardi al cattolicesimo e l'ingresso degli italici nell'esercito.

Romani e non Romani: una difficile ma proficua convivenza

Indice

  1. Divisione dell'impero e multiculturalità
  2. Monachesimo e contadini-soldati
  3. Assimilazione e diritti nazionali
  4. Difficoltà e integrazione in Italia

Divisione dell'impero e multiculturalità

Il VI secolo vide consolidarsi definitivamente la divisione tra le due parti dell’Impero. Costantinopoli mantenne un importante ruolo politico e territoriale con un esercito efficiente, una classe dirigente colta e un variegato panorama di figure sociali che ne testimoniavano la ricchezza e la vitalità. La vivacità culturale del mondo bizantino dipendeva anche dalla sua multiculturalità e dal contatto diretto – a fini soprattutto commerciali – con il mondo arabo e le popolazioni slave. La diplomazia bizantina, che si affermò per le sue capacità, costituì un modello per gli Stati di nuova formazione in Occidente.

Monachesimo e contadini-soldati

Assunse grande importanza anche il monachesimo che, nelle sue forme più erudite, assicurò alla posterità la conoscenza della cultura antica. L’affidamento di porzioni di terreno a contadini in cambio del servizio militare e le normative intese a impedire l’acquisizione dei grandi proprietari permisero la formazione di una classe di contadini-soldati direttamente interessati alla difesa delle proprie terre.

Assimilazione e diritti nazionali

Lo stanziamento in Occidente di popolazioni slave e germaniche creò di fatto uno sdoppiamento della società, fortemente divisa in Romani e non Romani. Dopo una fase di netta separazione fra le due comunità, caratterizzata ora da una convivenza senza forme di comunicazione, ora da un duro asservimento della popolazione di cultura romana, si assistette a un lento processo di assimilazione, inverso a quello in atto durante l’epoca tardoantica, che vide la cooptazione, per le sue capacità organizzative e giuridiche, del nucleo romano colto nella classe dirigente delle nuove organizzazione politiche. Si formarono anche i diritti nazionali basati in parte sulla legislazione romana in parte sulle norme tradizionali delle nuove popolazioni. Ciò contribuì a omogeneizzare e integrare le diverse comunità. Mentre Franchi, Visigoti, Burgundi e Ostrogoti realizzarono forme relativamente pacifiche di convivenza con i Romani, che portarono a una rapida integrazione, in Italia i rapporti tra la comunità romana e le tribù longobarde furono più difficili.

Difficoltà e integrazione in Italia

I Longobardi, dopo alcuni decenni durissimi di stragi e devastazione che causarono una grave crisi demografica, sottomisero le popolazioni conquistate, pretendendo un terzo delle loro rendite.

La situazione sociale degli italici migliorò con graduale conversione al cattolicesimo dei Longobardi, in precedenza ariani. Ciò diede avvio a un più stretto rapporto di collaborazione tra le due comunità e consolidò la presenza longobarda in Italia. L’ingresso di italici nell’esercito longobardo, con il titolo di “esercitali”, testimonia inoltre l’acquisizione di maggiori diritti da parte della popolazione italica.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della divisione tra Romani e non Romani nel VI secolo?
  2. La divisione portò inizialmente a una netta separazione e asservimento della popolazione romana, ma successivamente si avviò un processo di assimilazione e integrazione, con la formazione di diritti nazionali basati su leggi romane e tradizioni delle nuove popolazioni.

  3. Come influì il monachesimo sulla cultura del mondo bizantino?
  4. Il monachesimo, nelle sue forme più erudite, garantì la trasmissione della cultura antica alle generazioni future, contribuendo alla vivacità culturale del mondo bizantino.

  5. In che modo i Longobardi consolidarono la loro presenza in Italia?
  6. La conversione al cattolicesimo dei Longobardi migliorò i rapporti con la popolazione romana, portando a una maggiore collaborazione e all'integrazione degli italici nell'esercito longobardo, con l'acquisizione di maggiori diritti.

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