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Concetti Chiave

  • Il principato di Augusto segnò la transizione dall'assetto repubblicano a un governo più centralizzato, mantenendo formalmente le istituzioni repubblicane.
  • Augusto suddivise l'Impero in province senatorie e imperiali, con amministratori nominati rispettivamente dal senato e dal principe.
  • Furono istituite grandi prefetture, tra cui quella urbana, del pretorio e dei vigiles, per gestire compiti civili e di sicurezza.
  • Creò una cancelleria imperiale con uffici gestiti da membri del ceto equestre, responsabili di funzioni amministrative e fiscali.
  • Oltre all'erario pubblico, fu istituito un fisco privato imperiale, consolidato successivamente dai successori di Augusto in un'unica cassa.

Indice

  1. L'istituzione del principato
  2. Riforme amministrative di Augusto
  3. Divisione delle province e prefetture
  4. Cancelleria e fisco imperiale
  5. Curatori e governatori provinciali

L'istituzione del principato

L’avvento della nuova istituzione politica del principato modificò i delicati equilibri sociali e politici, oltre che economici. Il principato di Augusto instaurato nel 27 a.C. garantì il passaggio dalla forma repubblicana a quella accentrata dell'Impero: senza abolire sostanzialemente le istituzioni repubblicane, il principe assumeva la guida dello stato e ne costituiva il fondamento politico.

Gradatamente rafforzatasi la forma assolutistica con i successivi imperatori della dinastia Giulio-Claudia e dei loro successori, il principato entrò in crisi con la fine della dinastia dei Severi nel 235 d.C. La successiva anarchia militare durante la crisi del III secolo condusse alla forma imperiale più dispotica del Dominato.

Riforme amministrative di Augusto

In questo contesto, molto importati risultarono i provvediementi amministrativi di Augusto:

Divisione delle province e prefetture

1.Divise L’impero in provincie: senatorie (più piccole e meno importanti) quelle imperiali(strategico-militari rilevanti). Ad amministrare quelle imperiali, venivano mandati delegati del principe stesso. Similmente nelle provincie senatorie i vicari erano nominati formalmente dal senato;

2.Inaugurò il sistema delle grandi prefetture: quella urbana (prefectus urbi l’unico di ceto senatorio) cui dette nuova linfa (poteri giudiziari), prefettura del pretorio (comandante delle corti pretorie, guardia personale dell’imperatore che tanto fu la sua influenza che divenne un braccio destro, l’imperatore infatti a volte delegava il suo potere di giudizio), poi la prefettura dei vigile (corpo scelto tra i vigili e i pompieri la loro competenza era spostata sullo spegnimento degli incendi a causa della speculazione edilizia: si bruciavano case per costruirne altre. Augusto divise quindi Roma in 4 distretti con delle caserme di vigiles, comandate da un prefctus vigilis. Il prefetto della annona, provvedeva l’attovagliamento della città: non era possibile che Roma rimanesse senza rifornimenti, al che la città fosse sempre rifornita di viveri. La loro caratteristica peculiare consiste nel fatto che essi venissero pagati.

Cancelleria e fisco imperiale

3.Vi era poi una cancelleria imperiale cioè una serie di uffici che collaboravano direttamente con il principe e a cui venivano preposti uomini del ceto equestre. Alcuni uffici venivano indicati con la particella a+abl del nome dell’ufficio: A memoria, A rationibus, funzionario preposte alle entrate fiscali del popolo romano.

4.Affianco all’erario del popolo romano fu creata quella personale, privata dell’imperatore il “fisco” controllato un procuratore (i successori di Augusto ossia Claudio e poi Adriano eliminarono creando un’unica cassa.

Curatori e governatori provinciali

5.Curatori: funzionari di rango meno levato che si preoccupavano di tenere in ordine le strade, i curatori degli acquedotti , delle acque, dei fiumi ecc..

6.I curatori delle provincie senatorie erano detti proconsoli, mentre quelli imperiali legati augusti pretore, o propretori e infine provincie più piccole governate da uomini di rango procuratorio. Tra i più importanti nella storia Ponzio Pilato, governatore della Galilea.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali modifiche amministrative introdotte da Augusto nel principato?
  2. Augusto divise l'impero in province senatorie e imperiali, istituì grandi prefetture, creò una cancelleria imperiale e un fisco personale, e nominò curatori per la manutenzione delle infrastrutture.

  3. Come venivano amministrate le province imperiali e senatorie?
  4. Le province imperiali erano amministrate da delegati del principe, mentre quelle senatorie erano gestite da vicari nominati formalmente dal senato.

  5. Qual era il ruolo della prefettura del pretorio sotto il principato di Augusto?
  6. La prefettura del pretorio comandava le corti pretorie, fungendo da guardia personale dell'imperatore e spesso agendo come suo braccio destro, con poteri delegati di giudizio.

  7. Quali furono le conseguenze della crisi del III secolo sul principato?
  8. La crisi del III secolo portò all'anarchia militare e alla trasformazione del principato in una forma imperiale più dispotica conosciuta come Dominato.

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