Concetti Chiave
- I trattati tra Roma e Cartagine iniziarono nel 508 a.C., mirati a limitare l'influenza romana nel Mediterraneo e la sua flotta navale.
- Il terzo trattato del 280 a.C. stabilì che l'espansione cartaginese non doveva superare le coste italiche.
- Cartagine, fondata dai Fenici, controllava ampi territori in Africa, Sicilia, Sardegna e Corsica, grazie a traffici e centri commerciali.
- La società cartaginese era dominata da un'oligarchia di grandi proprietari e basata su un'economia agricola e commerciale.
- L'esercito cartaginese era composto principalmente da mercenari, con una struttura eterogenea e guidato da generali abili come Annibale.
Indice
Trattati di Roma e Cartagine
I trattati di Roma con Cartagine, avviati nel 508, erano volti ad annullare l’influenza di Roma sul Mediterraneo e a rendere ininfluente la sua flotta navale: risale al 311 a.C. la creazione di navi veloci che dovevano garantire la sicurezza delle coste , mentre nel 267 a.C. era stata creata una nuova carica, i quaestores classici (si occupavano delle classes, cioè della flotta).
Nel 280 a.C. fu stipulato un terzo trattato fra Roma e Cartagine: esso poneva come limite all’espansione cartaginese le coste italiche.Espansione e controllo di Cartagine
Fondata come colonia dai Fenici nell’814 a.C., Cartagine possedeva in Africa un territorio comprendente grossomodo l’odierna Tunisia e la fascia costiera della Tripolitania; tuttavia, attraverso traffici ed emporia (centri commerciali di smistamento delle merci), essa controllava anche la Sicilia centrale ed occidentale, parte della Sardegna e della Corsica. Dominata da grandi proprietari terrieri e retta da un’oligarchia di Suffeti eletti in base alla nascita e alla ricchezza, Cartagine aveva un tipo di organizzazione censitaria proprio come Roma; sebbene fondasse città commerciali, essa era retta su una base fondamentalmente agricola: si smerciavano i prodotti delle proprie terre (grano, olio, frutta) che venivano venduti insieme a merci acquistate sulle coste dell’Africa occidentale (avorio e oro) ed in Gran Bretagna (stagno). Nell’entroterra, di cui ci sono pervenute pochissime notizie, Cartagine aveva comunità sottomesse a cui chiedeva tributi.
Organizzazione militare cartaginese
Il suo esercito era organizzato molto diversamente rispetto a quello romano: pochissimi cittadini erano soldati e questi costituivano i gradi superiori e medi dell’esercito, ma il grosso delle forze armate era formato da mercenari; essi erano contingenti reclutati ovunque (fanti spagnoli, cavalieri numidi, sardi) e rendevano l’esercito cartaginese molto simile a tutti gli eserciti di stampo ellenistico , cioè un crogiolo di contingenti eterogenei sia di provenienza che per esperienza e competenza: l’esercito, retto da capi militari cartaginesi, raramente era reso omogeneo e valorizzarlo nelle sue componenti (come Annibale riuscirà a fare: fu l’abilità dei generali cartaginesi a gestire un tale esercito che determinò gli eventi delle guerre contro Roma).
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale dei trattati tra Roma e Cartagine?
- Come era organizzato l'esercito cartaginese rispetto a quello romano?
- Quali territori controllava Cartagine e su quale base economica si fondava?
I trattati tra Roma e Cartagine, iniziati nel 508 a.C., miravano a ridurre l'influenza di Roma nel Mediterraneo e a rendere la sua flotta navale ininfluente.
L'esercito cartaginese era composto principalmente da mercenari reclutati da diverse regioni, a differenza dell'esercito romano che era formato principalmente da cittadini. I cartaginesi avevano un esercito eterogeneo, simile agli eserciti ellenistici.
Cartagine controllava territori in Africa, Sicilia, Sardegna e Corsica, e si basava principalmente su un'economia agricola, commerciando prodotti delle proprie terre e merci acquistate da altre regioni.