Concetti Chiave
- Dopo la conquista di Veio, Roma aumentò significativamente la sua potenza militare, essendo in grado di arruolare un numero maggiore di cittadini.
- Nel 353 a.C., Roma conquistò Cere, un'importante città etrusca, stabilendo con essa un rapporto di amicizia che risaliva al 390 a.C.
- Nel 350 a.C., Roma stipulò un secondo trattato con Cartagine, più chiaro del precedente, che regolava i traffici commerciali nel Mediterraneo.
- Il trattato con Cartagine riconobbe l'influenza di Roma su tutto il Lazio, dimostrando la sua crescente importanza tra le comunità latine.
- La crescente potenza di Roma preoccupò anche i Latini, mentre le guerre sannitiche furono una conseguenza del suo dominio riconosciuto dalle città campane di origine greca.
La potenza militare di Roma
Dopo la presa di Veio il territorio della sola Roma equivaleva a quello di tutte le città latine messe insieme e, poiché la potenza la potenza militare di Roma era proporzionale al numero di cittadini arruolabili, la capacità di ripresa fu molto efficace: Roma riuscì così a fronteggiare le minacce dei popoli circostanti.
Questa sua potenza militare le permise di riacquistare rapidamente una capacità contrattuale nei confronti di popoli annessi quando era ancora una città etrusca; nel 353 a.C. Roma riuscì a impossessarsi di Cere, città etrusca di grande importanza con la quale aveva stretto una sorta di rapporto di amicizia profonda dopo il 390, perché la leggenda vuole che le vestali vi avessero portato di nascosto a riparo, su un carro, il Palladio cittadino ; per ringraziare Cere di aver ospitato le vestali e questo talismano Roma gli aveva dato la civitas sine suffragio (cittadinanza senza diritto di voto).Trattati e influenze di Roma
Nel 350 a.C. Roma ha la capacità di stringere un secondo trattato con Cartagine, che rinnovava quello del 508 ma era molto più chiaro (trattato dalle fonti con più chiarezza): esso poneva limiti alla denigrazione e ai traffici commerciali di Roma con Spagna, Sicilia, Sardegna e Corsica (area del Mediterraneo che evidentemente era sotto l’influenza di Cartagine), ma le veniva riconosciuta una capacità d’influenza su tutto il Lazio, cosa che Roma di fatto in parte già aveva . In un certo senso, esso dimostra che Roma era considerata la più importante comunità latina dell’epoca e Cartagine sentiva la necessità di bloccare la sua espansione nel mare, lasciandole però il dominio in terra .
Espansione e preoccupazioni latine
Roma, una città che si era espansa assai rapidamente, sembrava veramente invincibile e cominciava ad essere l’elemento più importante della Lega latina, tanto che anche i Latini cominciarono a preoccuparsi della sua preponderanza assoluta. Le guerre sannitiche che Roma dovrà combattere per circa cinquant’anni furono il frutto della potenza romana, o meglio della potenza che ormai anche città campane di origine greca le riconoscono.
Domande da interrogazione
- Qual era l'importanza del secondo trattato tra Roma e Cartagine nel 350 a.C.?
- Come ha influenzato la potenza militare di Roma le sue relazioni con altre città e popoli?
- Quali furono le conseguenze dell'espansione rapida di Roma per la Lega latina?
Il secondo trattato con Cartagine nel 350 a.C. era significativo perché rinnovava il precedente accordo del 508 a.C. con maggiore chiarezza, limitando i traffici commerciali di Roma in aree sotto l'influenza cartaginese, ma riconoscendo la sua influenza su tutto il Lazio.
La potenza militare di Roma, proporzionale al numero di cittadini arruolabili, le ha permesso di fronteggiare minacce circostanti e di riacquistare capacità contrattuale con popoli annessi, come dimostrato dalla conquista di Cere e dal trattato con Cartagine.
L'espansione rapida di Roma la rese l'elemento più importante della Lega latina, causando preoccupazione tra i Latini per la sua preponderanza assoluta e portando a conflitti come le guerre sannitiche.