Concetti Chiave
- Il primo trattato tra Roma e Cartagine, stipulato nel 508 a.C., stabiliva restrizioni per i Cartaginesi nei territori sotto controllo romano.
- Il trattato con Cartagine fu vantaggioso per Roma, che cercava di isolarsi per gestire cambiamenti istituzionali e politici interni.
- La conquista del Lazio vide Roma affrontare i Volsci e gli Equi, ottenendo una vittoria decisiva nella Battaglia del lago Regillo nel 431 a.C.
- Nel 396 a.C., Roma conquistò Veio dopo un assedio decennale, grazie al generale Marco Furio Camillo, consolidando il controllo sul basso Tevere.
- Le campagne militari romane nel V secolo a.C. erano stagionali, sospendendo i conflitti durante l'inverno a causa delle difficoltà logistiche.
Trattato tra Roma e Cartagine
Nel 508 a.C. Roma stipulò un trattato con Cartagine in quanto il loro rapporto cominciava ad essere sempre più stretto. Polibio lo riportò nella sua opera (dicendo di averlo letto nell’archivio di Filippo di Roma) così com’esso recitava: “I Cartaginesi non molesteranno i cittadini di Ardea, Anzio, Laurento, Circei, Terracina, né di alcun'altra città latina soggetta a Roma, e si terranno lontani dalle città libere: se ne hanno conquistata una, la restituiranno intatta ai Romani. I Cartaginesi non dovranno costruire fortezze in territorio latino, e se vi entreranno come nemici non dovranno passarvi la notte”. Da un lato, Cartagine aveva la sua sfera d’azione nella Magna Grecia e si contendeva con i Greci il dominio dell’Italia meridionale, dall’altro, Roma sentiva il bisogno d’isolarsi perché soggetta a importanti cambiamenti istituzionali e politici. A Roma fece quindi comodo stipulare un trattato in cui si stabiliva che Cartagine non sarebbe potuta sconfinare nelle città ormai sotto il controllo romano.
Conflitti e conquiste di Roma
Nel 431 a.C. Roma affrontò Volsci ed Equi, vincendoli al passo dell’Algido nella Battaglia del lago Regillo. Nel 396 a.C. Roma riesce, dopo 10 anni di assedio, ad espugnare la città di Veio grazie a Marco Furio Camillo. Veio era una potente città etrusca situata a circa 15 km a nord di Roma e sua rivale nel controllo delle vie di comunicazione lungo il basso corso del Tevere e delle saline che si trovavano alla foce del fiume. Tale conflitto durò tutto il V secolo a.C.; le campagne militari a Roma erano stagionali: la guerra si faceva solo nelle stagioni calde, mentre nei periodi invernali si sospendevano per le difficoltà relative (solo con Cesare si affronteranno campagne invernali). La narrazione di Livio prende chiaramente da esempio il momento più alto dell’epica antica, cioè la presa di Troia, ma contiene anche un’atmosfera di misticismo, come nel racconto di come Camillo avesse privato i Veienti della loro divinità protettrice, Giunone, promettendo alla dea un tempio ed un culto a Roma.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale del primo trattato tra Roma e Cartagine nel 508 a.C.?
- Quali furono le conseguenze della conquista di Veio da parte di Roma nel 396 a.C.?
- Come venivano condotte le campagne militari a Roma durante il V secolo a.C.?
L'obiettivo principale del trattato era stabilire che Cartagine non avrebbe molestato le città latine sotto il controllo romano e non avrebbe costruito fortezze in territorio latino, garantendo così la sicurezza e l'isolamento di Roma durante i suoi cambiamenti istituzionali e politici.
La conquista di Veio, una potente città etrusca, permise a Roma di controllare le vie di comunicazione lungo il basso corso del Tevere e le saline alla foce del fiume, consolidando il suo dominio nella regione.
Le campagne militari a Roma erano stagionali, svolgendosi solo nelle stagioni calde e sospendendosi durante l'inverno a causa delle difficoltà logistiche, una pratica che cambiò solo con le campagne invernali di Cesare.