Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La politica espansionistica romana richiedeva un sistema di strade efficienti per collegare Roma con le regioni conquistate, facilitando il controllo e l'integrazione.
  • Le principali vie romane includevano la Via Appia, la Via Flaminia, la Via Aurelia e la Via Salaria, ognuna con un ruolo specifico nel collegamento delle aree dell'impero.
  • I Romani erano maestri nella costruzione di ponti, utilizzando tecniche etrusche come l'arco e la volta per attraversare corsi d'acqua.
  • Le infrastrutture romane includevano anche fognature e acquedotti, essenziali per l'approvvigionamento idrico delle città, come dimostrano esempi come la Cloaca Massima e il Pont du Gard.
  • Le cisterne sotterranee nelle vicinanze delle città raccoglievano l'acqua trasportata dagli acquedotti, garantendo un approvvigionamento idrico costante.

Indice

  1. L'espansione di Roma
  2. Le strade romane
  3. Ponti e architettura romana
  4. Acquedotti e infrastrutture idriche

L'espansione di Roma

La politica espansionistica di Roma creò la necessitò di organizzare in modo razionale i rapporti fra la capitale e le regioni conquistate, prima più vicine, poi sempre più lontane.

Le strade romane

Per questo motivo, i Romani svilupparono una tecnica costruttiva stradale che permise loro di creare una vera rete viaria che partiva dalla capitale e si diramava in tutte le direzioni. A volte, per permettere il passaggio di punti difficoltosi, essi dovettero provvedere anche al taglio di rocce oppure a scavare delle gallerie. Nel 312 a.C., fu aperta la Via Appia che collegava Roma con il sud. Nel 220 fu la volta della Via Flaminia che dopo aver attraversato l’Umbria e le Marche si riuniva con la Via Emilia, che arrivava fino al nord. Esisteva anche la Via Aurelia che seguiva la costa ed arrivava fino in Gallia e la via Salaria che collegava Roma con Porto d’Ascoli ed era utilizzata principalmente per il trasporto del sale, da cui essa ha derivato il nome. Grande era l’importanza delle strade poiché la rete stradale contribuiva a mantenere unite a Roma le varie popolazioni conquistate.

Ponti e architettura romana

Le strade non avrebbero avuto alcuna funzionalità se non fosse stato possibile l’attraversamento dei corsi d’acqua tramite ponti. Sfruttando la tecnica dell’arco e della volta, appresa dagli Etruschi, i Romani dimostrarono di essere molto abili nel costruire i ponti. Questi sono i ponti più noti: Ponte Emilio, il primo ponte di pietra, Ponte Milvio, Ponte Fabrizio, ancora esistente, e il Ponte di Augusto a Narni e a Rimini. Di quello di Nardi, oggi resta soltanto un’arcata.

Acquedotti e infrastrutture idriche

Con l’arco si costruirono anche le porte della città, e con la volta le fognature come la Cloaca Massima, in pietra senza malta nonché gli acquedotti. Le città romane utilizzavano molta acqua che veniva convogliata verso la città dalla campagna circostante. Soltanto Roma disponeva di 14 acquedotti: il primo risale al 312 a.C. e fu voluto da Appio Claudio. Affinché le acque mantenessero la pressione necessaria per compiere un lungo tragitto, bisognava che il condotto fosse discendente in modo uniforme e quindi attraversare delle gallerie, delle montagne oppure scavalcare le vallate grazie a tutta una serie di archi consecutivi come il Pont du Gard, in Gallia, o quello di Segovia,in Spagna, ancora funzionante. Con le volte, nella vicinanza delle città, venivano edificate delle cisterne sotterranee per raccoglie l’acqua portata dagli acquedotti.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'importanza delle strade nell'antica Roma?
  2. Le strade erano cruciali per mantenere unite a Roma le varie popolazioni conquistate, creando una rete viaria che facilitava i collegamenti tra la capitale e le regioni lontane.

  3. Come i Romani superavano le difficoltà geografiche nella costruzione delle strade?
  4. I Romani superavano le difficoltà geografiche tagliando rocce, scavando gallerie e costruendo ponti utilizzando la tecnica dell'arco e della volta.

  5. Quali erano le tecniche utilizzate dai Romani per garantire l'approvvigionamento idrico nelle città?
  6. I Romani utilizzavano acquedotti con condotti discendenti uniformi, attraversando gallerie e vallate con archi consecutivi, e costruivano cisterne sotterranee per raccogliere l'acqua.

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