Concetti Chiave
- Dopo l'assassinio di Cesare, i cesaricidi si rifugiarono nelle province assegnate, mentre Ottaviano fu designato suo erede, minacciando i piani di Marco Antonio.
- Ottaviano formò un'alleanza con Antonio e Lepido nel Secondo Triumvirato del 43 a.C., che portò alla sconfitta dei cesaricidi nella battaglia di Filippi.
- La spartizione delle zone d'influenza vide Ottaviano ricevere l'Occidente, ponendo le basi per la sua politica di equilibrio e consolidamento del potere.
- Ottaviano mantenne il controllo dell'esercito e del Senato, istituzionalizzando le precedenti strutture repubblicane e garantendo la Pax Augustea.
- Roma subì una grave sconfitta nella foresta di Teutoburgo nel 9 d.C., dove tre legioni furono annientate dalle tribù germaniche guidate da Arminio.
Indice
Reazioni alla morte di Cesare
Per quanto riguarda i Cesaricidi, dopo la morte di Cesare (15 marzo 44 a.C.), Marco Tullio Cicerone dichiarò:
“Agirono con coraggio da leoni ma con cervello da bambini”, mentre l’amico di Cesare Antonio si espresse: “È stato ucciso dai (suoi) cittadini l’uomo che nessun nemico aveva potuto uccidere”
Conseguenze politiche e alleanze
Dopo l’assassinio di Cesare, i cesaricidi si allontanarono da Roma recandosi ognuno nella provincia che in precedenza era stata loro assegnata, Decimo Bruto in Gallia Cisalpina, Giunio Bruto in Macedonia, Cassio in Siria.
Cesare nel suo testamento lasciava ad ogni cittadino del popolo romano un somma di 300 sesterzi, ma soprattutto designava come suo erede il giovane Caio Ottaviano, suo figlio adottivo.
I progetti di Marco Antonio subivano, con questa scelta, un duro colpo .
Antonio si sposta con le sue legioni in Gallia Cisalpina per sottrarla al comando di Decimo Bruto.
Questa mossa fu vista da molti come la volontà di assumere, arbitrariamente, maggiori poteri, contro di lui Cicerone pronuncia in senato le sue famose “Filippiche” (orazioni contro Antonio).
Contro Antonio emergeva il potere e la forza politica di Ottaviano e di un ex generale di Cesare, Marco Emilio Lepido (Come già avvenuto in passato, nella politica di Roma i cambi di strategia sono frequenti).
Il secondo triumvirato
Ottaviano, di fronte all’ostilità del Senato, che vedeva il suo potere accrescere, e di fronte all’impossibilità di sconfiggere da solo i cesaricidi…
Attuò un’alleanza con Antonio e Lepido: Secondo Triumvirato, 43 a.C., Con ratifica plebiscitaria.
La prima vittima del triumvirato fu Cicerone, ucciso da sicari di Antonio presso Formia (43.a.C.)
Vittorie e spartizioni
Intanto in Oriente, i cesaricidi Bruto e Cassio, grazie alla fedeltà delle proprie legioni, ottenevano vittorie e, in questo modo, legittimavano il loro potere. Contro di loro Antonio ed Ottaviano uniscono le loro forze: Assieme sconfissero i Cesaricidi nella battaglia di Filippi in Macedonia (42 a.C), i cesaricidi si tolsero la vita, ma il vero vincitore militare fu Antonio.
Come in passato i vincitori procedettero alla spartizione della zone di influenza:
Lepido ottenne l’Africa
Antonio l’Oriente
Ottaviano l’Occidente (Italia compresa), e questo gli permise di attuare una raffinata politica di equilibri.
L'ascesa di Ottaviano Augusto
Antonio si recherà in Egitto per realizzare un proprio regno d’Oriente di tipo ellenistico assieme a Cleopatra, questo permise a Ottaviano di far decretare Antonio: nemico della patria: Ad Azio nel 31 a.C. avvenne lo scontro, la flotta di Antonio e di Cleopatra venne sconfitta. Alla fine giunse la pace di Ottaviano Augusto.
1) Tenne ben in saldo il comando dell’esercito, istituì il corpo di pretoriani, uomini scelti pronti a difendere l’imperatore.
2) Mantenne un forte controllo sul Senato.
3) Cercò di allargare il proprio consenso presso il popolo.
4) Cerco di mantenere (formalmente) le precedenti istituzioni repubblicane.
5) Garantì al neoimpero un lungo periodo di pace, PAX AUGUSTEA.
6) Riorganizzò le province:
Province imperiali: ai confini dell’impero non ancora pacificate
Province senatorie (o del popolo) già saldamente nelle mani dell’impero
Consolidamento territoriale per contenere la pressione sui confini da parte di popoli a ridosso del LIMES: Pacificazione della Spagna, Conquista del Norico e della Pannonia, Accordo con i Parti (restituzione delle insegne perse da Crasso).
Assieme alle vittorie del figlio adottivo di Ottaviano Augusto: Tiberio (futuro imperatore)
Roma dovette subire la bruciante sconfitta presso la foresta di Teutoburgo ad opera delle tribù germaniche guidate da Arminio
Era il 9 d.C. e ben tre intere legioni romane furono annientate.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze immediate dell'assassinio di Cesare?
- Come Ottaviano consolidò il suo potere dopo la sconfitta dei cesaricidi?
- Quali furono le principali azioni di Ottaviano Augusto per garantire la stabilità dell'impero?
- Quali furono le principali sfide militari affrontate da Ottaviano Augusto?
- Quale fu l'esito dello scontro tra Antonio e Ottaviano?
Dopo l'assassinio di Cesare, i cesaricidi si allontanarono da Roma e si recarono nelle province loro assegnate. Marco Antonio cercò di assumere maggiori poteri, mentre Ottaviano, designato erede da Cesare, formò un'alleanza con Antonio e Lepido, noto come il Secondo Triumvirato.
Ottaviano consolidò il suo potere mantenendo il controllo dell'esercito, istituendo il corpo dei pretoriani, controllando il Senato, e cercando di allargare il consenso popolare, mentre formalmente manteneva le istituzioni repubblicane.
Ottaviano Augusto garantì un lungo periodo di pace noto come Pax Augustea, riorganizzò le province in imperiali e senatorie, e attuò una politica di consolidamento territoriale per contenere la pressione sui confini.
Tra le principali sfide militari vi furono la pacificazione della Spagna, la conquista del Norico e della Pannonia, e l'accordo con i Parti. Tuttavia, Roma subì una sconfitta significativa nella foresta di Teutoburgo contro le tribù germaniche.
Lo scontro culminò nella battaglia di Azio nel 31 a.C., dove la flotta di Antonio e Cleopatra fu sconfitta. Questo permise a Ottaviano di consolidare il suo potere e portare pace all'impero, segnando l'inizio del suo principato.