Concetti Chiave
- Cesare conquistò la Gallia, trasformandola in una provincia romana e acquisendo potere per sfidare il Senato.
- Il conflitto tra Cesare e Pompeo culminò con il passaggio del Rubicone di Cesare e la dichiarazione di guerra.
- Cesare sconfisse le legioni pompeiane in Spagna e Grecia e trovò Pompeo già ucciso in Egitto.
- Dopo aver consolidato il suo potere, Cesare fu nominato dittatore per dieci anni e imperatore a vita, introducendo riforme importanti.
- La congiura orchestrata da senatori e sostenitori portò all'assassinio di Cesare, ma i suoi provvedimenti furono confermati.
Indice
Cesare e la conquista della Gallia
Cesare, dopo la presa della città di Alesia, fece divenire il paese dei Galli provincia romana. Con la conquista della Gallia, acquisì i mezzi necessari per combattere contro il Senato.
Conflitto con Pompeo e il Senato
Nel frattempo, però, Pompeo si era avvicinato al Senato, che lo aveva nominato console e insieme consideravano Cesare un nemico.
Quindi il Senato chiese a Cesare di presentarsi a Roma disarmato, ed egli accettò, solo a condizione: che anche Pompeo fosse stato disarmato. Pompeo rifiutò e Cesare varcando il Rubicone, dichiarò guerra. Il Senato affidò a Pompeo il comando della guerra ed egli si recò in Grecia per arruolare un esercito in Oriente, ma Cesare andò in Spagna e sconfisse delle legioni pompeiane, poi andò in Grecia, dove sconfisse nuovamente gli avversari, infine andò in Egitto per annientare completamente Pompeo, che era però già stato tradito dal re Tolomeo, che l’aveva ucciso.Cesare in Egitto e la relazione con Cleopatra
In Egitto Cesare rimase con Cleopatra, dalla quale ebbe il figlio Cesarione. Il figlio di Mitridate, intanto aveva messo in atto un progetto espansionistico, ma venne sbaragliato da Cesare, che subito dopo sconfisse anche l’esercito dei repubblicani e gli ultimi pompeiani rimasti.
Riforme di Cesare e la sua morte
Cesare era ormai il signore di Roma e ne approfittò per ridurre le elargizioni gratuite di grano, mandare 10000 proletari in Spagna, in modo tale che fondassero nuove colonie e portare il Senato a 900 membri, quindi ricevette il titolo di dittatore per dieci anni e di imperatore a vita, infine creò un nuovo calendario. Successivamente organizzò una spedizione contro i Parti, che portò alla creazione di una congiura sostenuta dall’oligarchia senatoria, ex-pompeiani e sostenitori di Cesare, tale congiura uccise Cesare e nonostante tutto il Senato lasciò i congiurati impuniti, però vennero confermati i provvedimenti di Cesare e organizzati dei funerali.
Eredità di Cesare e la guerra tra Antonio e Ottaviano
Un collaboratore di Cesare, ovvero Marco Antonio, voleva succedere Cesare, ma quando venne aperto il testamento di quest’ultimo risultò che la sua eredità sarebbe andata al pronipote Ottaviano, che venne considerato adatto a gestire il regno anche dal senato. Quindi tra il Senato e Antonio si instaurò una guerra, che venne vinta dal Senato.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della conquista della Gallia da parte di Cesare?
- Come reagì Cesare alla richiesta del Senato di presentarsi disarmato a Roma?
- Chi ereditò il potere dopo la morte di Cesare e quale fu la reazione del Senato?
La conquista della Gallia permise a Cesare di acquisire i mezzi necessari per combattere contro il Senato, portando infine alla guerra civile con Pompeo.
Cesare accettò di presentarsi a Roma disarmato solo a condizione che anche Pompeo fosse disarmato. Al rifiuto di Pompeo, Cesare attraversò il Rubicone, dichiarando guerra.
Dopo la morte di Cesare, il suo pronipote Ottaviano ereditò il potere, e il Senato lo considerò adatto a gestire il regno, portando a una guerra tra il Senato e Marco Antonio, che fu vinta dal Senato.