Concetti Chiave
- Giulio Cesare sottomise i Celti, trasformando la Gallia in una provincia romana, ma la sua ascesa al potere assoluto portò alla sua morte.
- La morte di Cesare portò a una nuova guerra civile, vinta da Ottaviano, che divenne il primo imperatore di Roma, segnando l'inizio dell'Impero Romano.
- Sotto il regno di Ottaviano, Roma visse un periodo di prosperità, con pace, sicurezza alle frontiere, e sviluppo di agricoltura, commercio e cultura.
- L'Impero Romano si estendeva su un vasto territorio, unificato dalle leggi romane e dalla lingua latina, dal Mare del Nord all'Africa settentrionale.
- L'esercito romano era molto efficace grazie a una rigida organizzazione in legioni e l'uso di macchine da guerra come torri mobili e catapulte.
La conquista della Gallia
Al di là delle Alpi (nell’odierna Francia) viveva il popolo dei Celti, che i Romani chiamavano Galli. Cesare, al comando di un esercito ben addestrato, in pochi anni li sottomise e fece della Gallia una provincia romana. Forte delle sue vittorie e conquiste, Cesare concentrò su di sé tutto il potere e si fece nominare dittatore a vita. Questo suscitò la reazione dei sostenitori della repubblica che lo uccisero, pugnalandolo nello stesso Senato (44 a.C.).
L'ascesa di Ottaviano
Roma imperiale: Riprese la guerra civile, da cui uscì vincitore Ottaviano, nipote di Cesare. Nel 27 a.C. il Senato nominò Ottaviano Imperatore (“unico capo”) e Augusto (“degno di venerazione”). Terminò così il periodo di Roma repubblicana e iniziò quello dell’Impero. Sotto Ottaviano, Roma conobbe il periodo più prospero e grandioso della sua storia. Egli riportò la pace nell’Impero e rese sicuri i suoi confini. Inoltre diede impulso all’agricoltura, ai commerci e alla cultura. L’Impero Romano si estendeva dall’Atlantico all’Asia Minore, dal Mare del Nord all’Africa settentrionale: tutti i suoi abitanti erano soggetti alle leggi romane e dappertutto si parlava la lingua latina.
L'organizzazione militare romana
Le macchine da guerra dei romani: I Romani riuscirono a vincere tanti popoli grazie al loro esercito ben organizzato e disciplinato. Questo era diviso in legioni, formate da coorti di fanti e squadroni di cavalieri. Importante era il compito degli arcieri, che colpivano il nemico da lontano con le loro frecce. Quando assediavano una città, per avvicinarsi alle mura senza essere colpiti utilizzavano veri e propri mezzi corazzati, come la torre mobile e la testuggine. Costruite in legno, queste macchine erano ricoperte di pelli fresche perché i difensori non riuscissero a incendiarle. La catapulta era il… cannone del tempo. Dalla torre mobile i soldati potevano passare sulle mura senza usare le scale. Protetti dalla testuggine, i soldati sfondavano le porte e le mura della città assediata colpendole con l’ariete, dalla punta rinforzata in ferro.
Domande da interrogazione
- Chi erano i Celti e come furono sottomessi dai Romani?
- Quali furono le conseguenze della nomina di Cesare a dittatore a vita?
- Come contribuì Ottaviano alla prosperità dell'Impero Romano?
I Celti, chiamati Galli dai Romani, vivevano nell'odierna Francia. Furono sottomessi da Giulio Cesare, che al comando di un esercito ben addestrato, li conquistò e trasformò la Gallia in una provincia romana.
La nomina di Cesare a dittatore a vita suscitò la reazione dei sostenitori della repubblica, che lo uccisero nel 44 a.C. Questo evento portò alla ripresa della guerra civile, da cui uscì vincitore Ottaviano, che fu poi nominato Imperatore e Augusto.
Ottaviano riportò la pace nell'Impero, rese sicuri i confini, e diede impulso all'agricoltura, ai commerci e alla cultura, portando Roma al periodo più prospero e grandioso della sua storia.