Concetti Chiave
- La data convenzionale della fondazione di Roma, il 753 a.C., è una costruzione teorica, proposta da Varrone, basata su calcoli e non su documenti storici.
- Resti archeologici sui sette colli e sull'isola Tiberina indicano la presenza di insediamenti primitivi con scambi commerciali già dall'VIII secolo a.C.
- Gli insediamenti iniziarono a spostarsi verso l'interno del Lazio, con il Campidoglio, il Palatino e altri colli che divennero punti di riferimento.
- La valle dove sorgerà il Foro era inizialmente una necropoli, poiché le aree pianeggianti si allagavano facilmente.
- Il Saeptimontium rappresenta un processo di unificazione di villaggi sparsi, testimoniato dal ritrovamento di un muro e una palizzata, simboli di difesa e confine comunitario.
Indice
Datazione della fondazione di Roma
Era già noto agli antichi che il 753 a.C. fosse una data convenzionale, non basata su un documento storico ma ricostruita a tavolino; accanto ad essa circolavano molte altre date in fonti differenti: Timeo (uno storico della Magna Grecia), ad esempio, sosteneva che Roma fosse stata fondata nell’814 a.C., in concomitanza con la fondazione di Cartagine . Il 753 è una data ricostruita a tavolino da Varrone (un antiquario di età augustea) sulla base di alcuni documenti (tuttora visibili a Berlino) da cui egli può desume con certezza la data dell’inizio della Repubblica . Come registrato nei Fasti Capitolini , infatti, nel 509 a.C. iniziava il periodo consolare; Varrone, che doveva indicare un anno per la fondazione di Roma da parte di Romolo , sapendo che prima del 509 a.C. c’erano stati sette re attribuì arbitrariamente ad ogni re 35 anni di regno : la data della fondazione era così definita nel 753-754 a.C.
Ritrovamenti archeologici a Roma
I resti archeologici sui sette colli in cui Roma si stava formando, in una posizione speciale perché a ridosso di un guado del Tevere, sono costituiti essenzialmente da resti di vasellame povero e di capanne di paia dalla base rotonda. Prima ancora che sui colli, i primissimi resti furono rinvenuti nell’isola Tiberina: studi archeologici in quest’area hanno permesso di registrare, a partire dall’VIII secolo, transiti di merce di tipo greco-miceneo, fenicia, etc. I ritrovamenti nell’isola Tiberina, messi in connessione con altri ritrovamenti aventi scarti cronologici, hanno dimostrato come gli insediamenti si spostarono ben presto verso l’interno del Lazio, più specificamente sul Campidoglio, sul Palatino, sulla Velia e sul Quirinale. Fino alla seconda metà del VII secolo la valle su cui verrà costruito il foro, che costituisce il raccordo fra questi colli, ospitava necropoli : le aree pianeggianti erano dedicate ai morti perché si allagavano facilmente .
Sviluppo proto-urbano di Roma
Mentre in primo momento i colli ospitavano villaggi sparsi in tanti nuclei , lo stato successivo è quello presumibilmente testimoniato dal Saeptimontium, cioè quando una o più comunità diventano predominanti attraendo le altre. Questo è testimoniato dal ritrovamento ai piedi del Palatino dei resti di un muro e di una palizzata databili al 730 a.C., esattamente dove la tradizione liviana poneva la fondazione di Roma da parte di Romolo nel 753 a.C., con un minimo scarto di 20 anni . Il muro e la palizzata hanno avvalorato l’etimologia di Saeptimontium con il dittongo (saepti significa “cinti”) in quanto riferita ad una cerimonia celebrata contemporaneamente su più colli difesi da una palizzata, saepti; tale recinzione non aveva soltanto funzione difensiva, ma serviva anche come limite, confine: i villaggi del Palatino erano quindi uniti in una sola comunità. Questo fu il processo di sviluppo proto-urbano: alcune comunità sparse sullo stesso colle, una volta divenute più ricche ed importanti, si organizzarono difendendosi con un muro ed una palizzata.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della data convenzionale della fondazione di Roma nel 753 a.C.?
- Quali sono le evidenze archeologiche che supportano la formazione iniziale di Roma?
- Come si è sviluppato il processo proto-urbano di Roma?
- Qual era la funzione delle aree pianeggianti nella valle dove verrà costruito il foro?
La data del 753 a.C. è stata ricostruita da Varrone, basandosi su documenti e calcoli storici, per indicare l'anno della fondazione di Roma da parte di Romolo.
I resti archeologici sui sette colli, come vasellame povero e capanne di paia, e i ritrovamenti sull'isola Tiberina, indicano la presenza di insediamenti e transiti di merci a partire dall'VIII secolo a.C.
Il processo proto-urbano ha visto comunità sparse sui colli unirsi in una sola comunità, difendendosi con un muro e una palizzata, come testimoniato dai resti trovati ai piedi del Palatino.
Fino alla seconda metà del VII secolo, le aree pianeggianti erano utilizzate come necropoli, poiché si allagavano facilmente e quindi erano dedicate ai morti.