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Concetti Chiave

  • I miti erano essenziali per trasmettere conoscenze in civiltà antiche, soprattutto tra i Greci, dove pochi sapevano leggere e scrivere.
  • La fondazione di Roma è legata al mito di Romolo e Remo, figli di Marte, che coinvolge atti di violenza e divinazione.
  • L'uccisione di Remo da parte di Romolo simboleggia un atto di violenza legittima, fondamentale per la concezione romana della storia e della città.
  • Romolo non solo fondò Roma, ma unificò i sette colli sotto un'unica autorità politica, creando una società regolata anche da un senato.
  • I popoli latini, tra cui i romani, sono parte delle genti indoeuropee, diverso dagli ebrei e simili a Medi e Persiani.

Indice

  1. Il significato del mito
  2. Il mito e la scrittura greca
  3. La trasmissione orale e la scrittura
  4. L'importanza del mito nella storia greca
  5. La fondazione di Roma
  6. Romolo e Remo: il mito
  7. La violenza nella fondazione di Roma
  8. Romolo e il senato romano
  9. I popoli latini e indeuropei
  10. La struttura sociale indeuropea
  11. Il ratto delle Sabine

Il significato del mito

Significato della parola mito (mitos) ossia racconto (non per forza trasferito nel tempo)

Il mito e la scrittura greca

Perché il mito a che fare con la storia ? Perché lo studio dei miti, che in un certo momento assumono anche la forma scritta, è importante per ricavare informazioni delle civiltà antiche?

Quando presso i Greci compare la scrittura? Intorno al XIV a.c.

La trasmissione orale e la scrittura

Il mito è una forma essenziale di trasmissione delle conoscenze anche nelle civiltà che conoscono la scrittura, si parla di civiltà in cui pochissimi sono quelli che sanno leggere e scrivere quindi ancora molte delle conoscenze vengono tramandate all’interno della civiltà greca attraverso il trasferimento di racconti mitologici da una generazione all’altra sempre e ancora in un’età in cui in realtà in molte città stato greche ricompaiono documenti scritti e qui siamo intorno a dopo l’VIII secolo a.c proprio dopo l’inizio dell’età arcaica.

L'importanza del mito nella storia greca

Cosa distingue l’età arcaica dal medioevo ellenico? Un elemento fondamentale è proprio la comparsa della scrittura.

Ma in una civiltà che conosce il documento scritto in realtà il mito ha ancora una importanza fondamentale perché la maggioranza delle persone in alcune città stato come Tebe, Corinto non sa leggere e scrivere, quindi, non può accedere alle conoscenze in modo diretto dal documento scritto.

In molte di queste città le persone di una certa età vengono tenute in grande considerazione perché sono quelle che possono tramandare la conoscenza alle nuove generazioni. La conoscenza non è semplicemente un racconto ma viene trasferito il sapere relativo alle tecniche agricole.

Perché è fondamentale lo studio del mito per conoscere le civiltà greche? Modo in cui gli antichi concepivano la realtà.

Oltre al documento scritto per conoscere il mito quale altro modo vi è per conoscere il mito? Attraverso l’archeologia.

La fondazione di Roma

- I romani credevano che Roma fosse stata fondata il 21 aprile 753.

- Nascita di Roma.

- Ratto delle Sabine.

Romolo e Remo: il mito

Dall’unione di Marte e la dea Silva saranno due gemelli Romolo e Remo vengono messi in salvo e presi da una lupa che li alleva. I due fratelli cresceranno e venuti a conoscenza del loro passato torneranno ad Albalonga per uccidere l’usurpatore ma loro in realtà non si fermarono ad Albalonga ma ritorneranno nel luogo in cui erano stati allevati per fondare una nuova città. Questione di chi debba essere il nuovo sovrano. I due fratelli si scontrano, avevano stabilito quale potesse essere la soluzione per scegliere tra i due senza arrivare ad uno scontro violento. La soluzione era data dalla famosa auruspicina ???, intesa anche come una forma di divinazione (predizione del futuro ) divinazione del futuro attraverso l’esame delle viscere degli animali soprattutto il fegato.

Aruspicina: studio dei significati che sono racchiusi nelle viscere degli animali che sono fatti oggetto di sacrificio, attraverso questo studio si poteva arrivare a prevedere il futuro poi il termine aurispicina viene estesa e nella cultura romana il termine significherà anche studio dei significativi nascosti nel volo degli uccelli. Attraverso lo studio di questo Romolo e Remo dovrebbero arrivare a scegliere in accordo quale dovrebbe essere il fondatore della città. Quello che si tramanda è piuttosto discordante. Sembrerebbe che chi per primo avesse avvistato gli uccelli che venivano da destra sarebbe stato il fondatore. Romolo pretese di aver avvistato per primo un’aquila che veniva da destra e quindi avrebbe rivendicato il primato. Remo contestò questa situazione. Romolo tracciò la linea, questa linea significa che la città sta per essere racchiusa all’interno di alcuni confini, tracciare le linee di confine significa inaugurare, cominciare a fondare una città, Remo varca aggressivo la prima linea che Romolo ha tracciato sul terreno e Romolo lo uccide.

La violenza nella fondazione di Roma

La linea di confine è bagnata dal sangue. Questa città (la fondazione) si arricchisce di qualcosa di sacrale come il sangue che deriva dalla stirpe dei fondatori. Tutto questo è importante per quello che penseranno dopo i Romani ossia che Roma si fonda su un atto di violenza legittima (nel passato vi era una concezione dell’uccisone anche di famigliari completamente diversa dalla nostra, l’omicidio era per così dire naturale, era un mondo violento).

Marte è il dio che è stato il padre di Romolo e Remo e quindi da una parte la città si fonda su un atto di violenza dall’altra parte la fondazione della città è ascritta al figlio di Marte dio della guerra . La storia di Roma già dalla sua fondazione è una storia che si fonda nella violenza e sull’esaltazione della violenza come atto quasi sacrale quasi che ha una valenza religiosa (il sangue ha sempre una valenza sacrale nel mondo antico)

Romolo e il senato romano

Romolo diventerà anche nella storia protagonista di altre vicende che sono state tramandate almeno inizialmente nella forma del racconto orale.

Romolo, il primo re di Roma, che cominciò a governare sulla città fondò il senato ossia la massima istituzione politica della storia romana. Il senato viene formato scegliendo 100 membri delle famiglie più anziane e rispettabili (che hanno maggior peso) che vivono nel territorio governato da Romolo. Gli storici e soprattutto gli archeologi hanno contribuito a fare chiarezza sulla provenienza delle famiglie. L’atto di fondazione è un atto che sta nella tradizione ma in realtà Roma, quel terreno è già popolato ci dicono gli archeologici almeno tre secoli popolato in maniera piuttosto fitta quindi è difficile dire che Romolo abbia fondato una città che all’inizio era spopolata. L’atto di fondazione reca la data del 21 aprile del 753 a.c, un archeologo dell’Università di Roma (il più importante) che si chiama Andrea Carandini già da molto tempo ha fatto luce sulla questione è ha mostrato come in quel territorio già intorno al decimo secolo a.c abbiamo tracce di un nucleo abitato abbastanza denso. Carandini avrebbe formulato questa ipotesi : Roma, o meglio, i territori dei Colli erano già popolati da tempo ben prima che arrivasse il 753 o prima che arrivasse Romolo che noi collochiamo nell’VIII secolo a.c , alla fine Romolo sarebbe stato il nome di colui o comunque si nasconde dietro a Romolo colui che avrebbe unificato i sette colli. Cioè i sette colli non riconoscevano un’autorità unica, non riconoscevano un unico sovrano; quindi, Romolo sarebbe stato colui che avrebbe unificato nell’VIII secolo a.c sotto un’unica autorità politica i sette colli. Quella città che comprendeva i sette colli sarebbe stata chiamata Roma. Questa è un’ipotesi molto accreditata. Quando sarebbe avvenuta questa unificazione? Alla metà dell’VIII secolo a.c.

Il senato era una sorta di secondo potere che un po' limitava il potere del sovrano. Il sovrano guidava le famiglie in caso di emergenza ma la vita si svolgeva regolarmente e le decisioni venivano prese fondamentalmente ascoltando le famiglie più importanti che si esprimevano nel senato ( il sovrano non aveva un potere assoluto). Questo vale per tutto il periodo monarchico. (i romani sono latini poi assunsero il nome di romani).

I popoli latini e indeuropei

I popoli latini sono popoli indeuropei. I popoli indeuropei sono popoli originari delle steppe dell’Asia centrale che all’inizio del secondo millennio a.c giunsero a colonizzare diverse regioni d’Europa in particolare la Grecia, e gli stessi Micenei, molte regioni della penisola Italica. I popoli italici sono quelli che già dall’inizio del secondo millennio a.c si trovavano in Italia e sono tutti popoli indeuropei e le lingue italiche sono lingue indeuropee. Fra i popoli italici si distinguono nel latium i popoli latini. Si parla di latium per indicare quel territorio in cui abitano prevalentemente i popoli latini. I popoli latini perché si definiscono popoli latini? Perché parlano delle lingue abbastanza vicine tra di loro, fra i popoli latini distinguiamo quelli che abitavano sui sette colli che noi chiamiamo romani (il popolo romano) : i romani sono parte dei latini parte del macro gruppo dei latini mentre i latini sono parte del macro gruppo dei popoli italici e i popoli italici sono parte del macro gruppo del popolo indeuropeo.

La struttura sociale indeuropea

Secondo uno studioso francese Diumezil??? ha cercato di dimostrare in una sua opera che la maggior parte dei popoli indeuropei condivideva una struttura sociale e politica ossia non esisteva l’idea che il sovrano potesse esercitare poteri così ampi ma in realtà il potere del sovrano era estremamente limitato dal potere di una oligarchia che era generalmente l’espressione delle famiglie più influenti.

Il ratto delle Sabine

Romolo è famoso per il ratto delle sabine. Roma sta ingrandendosi, dice Livio (storie a partire dalla fondazione di Roma, era così grande che poteva combattere con qualunque popolo intorno ma le donne scarseggiavano soprattutto era questo il problema. Se i romani non avessero trovato sufficienti mogli per potersi ingrandire, Roma sarebbe durata solo una generazione. Quindi Romolo, dice Livio, su consiglio dei senatori inviò ambasciatori per stringere alleanze con i popoli vicini ( Romolo accetta che il popolo da lui guidato si fonda con altri popoli). Lo strumento è quello del matrimonio tra persone di popoli differenti, ma gli ambasciatori non vennero ascoltati da nessun popolo. Il popolo guidato da Romolo, grazie a queste unioni, sarebbe diventato il popolo dominante. Ma in realtà, più che Romolo a essere indispettiti di questa risposta furono i giovani guidati da Romolo i quali al sovrano consigliarono un’azione di forza. L’azione di forza sarebbe stata quella di attaccare il Colle del Quirinale che evidentemente allora non era sotto l’autorità di Romolo dove erano stanziati alcuni popoli che Plutarco ci dice che fra questi popoli vi erano anche i Sabini. I sabini vengono aggrediti dai giovani romani i quali intervengono con forza durante una festa arrivano a rapire le giovani donne sabine con le quali si uniranno per ingrandire la stirpe dei romani. A questo rapimento i sabini riposero, in seguito, in maniera molto aggressiva. Situazione ambigua, Livio ci dice che alle sabine non venne fatta alcuna violenza … Sappiamo che i sabini attaccarono poi il popolo di Romolo arrivarono sotto le mura e le donne sabine che avevano deciso di unirsi con i romani, dice Livio, varcarono le mure per implorare i sabini di non attaccare i romani e dice Livio che i sabini si convinsero decidendo di unirsi ai romani quindi nacque un nuovo popolo che derivò dalla fusione tra i romani e i sabini. Questa storia è stata analizzata, non sappiamo se ci sia stato questo rapimento, se questa fusione sia avvenuta in modo pacifico. Ciò che è vero è che Roma si ampliò.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della parola "mito" e perché è importante per la storia?
  2. La parola "mito" (mitos) significa racconto. È importante per la storia perché i miti, anche quando assumono una forma scritta, forniscono informazioni sulle civiltà antiche e sul modo in cui concepivano la realtà.

  3. Come avvenne la fondazione di Roma secondo il mito?
  4. Secondo il mito, Roma fu fondata il 21 aprile 753 a.C. da Romolo, che uccise suo fratello Remo in un atto di violenza legittima, segnando la nascita della città con un evento sacrale.

  5. Qual è il ruolo del senato nella Roma di Romolo?
  6. Il senato, fondato da Romolo, era la massima istituzione politica, composto da 100 membri delle famiglie più anziane e rispettabili, limitando il potere del sovrano e influenzando le decisioni politiche.

  7. Chi erano i popoli latini e qual era la loro origine?
  8. I popoli latini erano parte dei popoli italici, originari delle steppe dell'Asia centrale, e parlavano lingue indeuropee. I romani erano un gruppo di latini che abitavano sui sette colli.

  9. Cosa rappresenta il "ratto delle Sabine" nella storia di Roma?
  10. Il "ratto delle Sabine" rappresenta un evento in cui i romani, guidati da Romolo, rapirono le donne sabine per ingrandire la loro stirpe, portando alla fusione tra romani e sabini e all'espansione di Roma.

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