Concetti Chiave
- Il cursus honorum era la carriera prescritta per diventare magistrato nell'antica Roma, comprendendo diverse cariche pubbliche elettive.
- Le magistrature ordinarie avevano caratteristiche di collegialità e temporaneità, con incarichi condivisi e limitati nel tempo.
- I magistrati erano divisi in due categorie: maggiori, come pretore e console, e minori, come questore e tribuno della plebe.
- Inizialmente riservate ai patrizi, le magistrature furono successivamente aperte anche ai plebei dopo lotte sociali.
- Per accedere al cursus honorum, erano richiesti requisiti come cittadinanza libera, diritti civili, servizio militare e un'età minima.
Indice
Definizione di cursus honorum
Con il termine “cursus honorum” si indicava la carriera da percorrere, stabilita per legge, per diventare magistrato. Occorre, però, fare una precisazione: con il termine “magistratus” i Romani indicavano tutte le cariche pubbliche elettive e le persone che le ricoprivano, mentre oggi il termine “magistrato” è comunemente usato come sinonimo di “giudice” e con il termine “magistratura” si indicano la funzione e l’ordine dei giudici.
Caratteristiche della magistratura romana
Le caratteristica della magistratura ordinaria era duplice: collegialità e temporaneità; questo significa che ogni incarico era esercitato almeno da due colleghi e per un tempo limitato, di solito due anni.
Tipi di magistrati e loro elezione
Esistevano due tipi di magistrati: i maggiori e i minori.
I maggiori, detti anche “curuli” (da “sella curulis”, seggio pieghevole su cui essi si sedevano quando esercitavano la loro funzione), eletti dai comizi centuriati (assemblee di cittadini divisi per censo), erano: il pretore, il console, e il censore
I minori, eletti dai comizi tributi (assemblee di tutti i cittadini), erano: il questore, l’edile curule, l’edile plebeo ed il tribuno della plebe
Tutti questi erano magistrati ordinari; in particolare circostanze venivano anche nominati dei magistrati straordinari, come il dittatore che aveva poteri eccezionali.
Accesso alle magistrature e requisiti
In un primo tempo, le magistrature erano riservate soltanto ai patrizi, poi, dopo lunghe lotte sociali, anche i plebei ottennero la possibilità di accedere a tutti gli incarichi pubblici.
Potevano aspirare alla magistratura chi era in possesso dei requisiti seguenti:
essere cittadino nato libero
essere in possesso di tutti i diritti civili (cives optimo iure)
aver servito nell’esercito per almeno dieci anni
aver compiuto 25 anni (dopo Silla, il limite di età fu portato a 30 anni)
Percorso di carriera nel cursus honorum
La carriera comprendeva, nell’ordine, i seguenti gradini: questura, edilità, pretura, consolato e quindi censura.
Chi era stato tribuno della plebe non poteva accedere alle magistrature maggiori.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di "cursus honorum"?
- Quali erano le caratteristiche principali della magistratura romana?
- Quali erano i requisiti per accedere alle magistrature romane?
Il "cursus honorum" era la carriera stabilita per legge per diventare magistrato, comprendendo tutte le cariche pubbliche elettive.
La magistratura romana era caratterizzata da collegialità e temporaneità, con incarichi esercitati da almeno due colleghi per un tempo limitato, solitamente due anni.
I requisiti includevano essere cittadino nato libero, possedere tutti i diritti civili, aver servito nell'esercito per almeno dieci anni e avere almeno 25 anni (30 anni dopo Silla).