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Concetti Chiave

  • Cesare mantenne la dittatura, riducendo il Senato a un ruolo consultivo e ampliandolo a novecento membri, includendo persone di umile origine.
  • Riorganizzò le istituzioni statali, creando un governo di gabinetto e aumentando il numero di edili, questori e pretori.
  • Condensò le leggi esistenti, aggravò le pene per certi delitti e riorganizzò le finanze con nuove misure fiscali e controllo sui pubblicani.
  • Ampliò l'esercito e introdusse misure sociali per prevenire lo spopolamento, come premi per famiglie numerose e restrizioni sugli spostamenti all'estero.
  • Promosse la cultura e la religione, aprendo biblioteche, riorganizzando la religione e concedendo cittadinanza agli uomini di cultura stranieri.

Indice

  1. Cesare e il rifiuto degli onori
  2. Riforme costituzionali e amministrative
  3. Riorganizzazione del governo e delle leggi
  4. Riforme militari e sociali
  5. Riforme culturali e religiose

Cesare e il rifiuto degli onori

Rientrato a Roma in settembre del 46 a.C. Cesare rifiutò nuovi onori di cui il Senato intendeva ricoprirlo, diede le sue dimissioni dal consolato, mantenendo solo la dittatura con cui di fatto si riservava un pieno dominio sullo stato al di fuori delle tradizionali istituzioni repubblicane.

Riforme costituzionali e amministrative

Si dedicò al completamento dell’opera costituzionale e amministrativa, portano i senatori a novecento. Innalzò al rango anche persone di umilissima origine, quali centurioni e provinciali, allo scopo di ridurre la funzione dell’organo a quella di semplice consiglio. Scacciò inoltre dall’ordine senatorio quanti erano stati riconosciuti colpevoli di indebita appropriazione.

Riorganizzazione del governo e delle leggi

Creò una sorte di governo di gabinetto con i suoi segretari Irzio e Pansa e con i consiglieri più fidati, indebolendo l’istituzione consolare con frequenti interruzioni dell’incarico e continue sostituzioni dei consoli eletti. Aumentò il numero di edili, questori e pretori. Condensò in pochi testi le leggi migliori e più necessarie di quelle esistenti che erano troppe e spesso incoerenti. Aggravò le pene per i delitti di violenza e lesa maestà. Riorganizzò il governo delle province, nominò personalmente i governatori e abrogò una legge che prevedeva un intervallo di cinque anni fra un incarico e l’altro. Riorganizzò le finanze ripristinando le dogane e sottoponendo a un controllo l’operato dei pubblicani, facendoseli nemici giurati.

Riforme militari e sociali

Ampliò l’esercito, fissando a 26 le legioni stanziate nelle province, a cui va aggiunto un corpo mobile di sei legioni. Raddoppiò il soldo alle truppe, accordò premi alle famiglie numerose, obbligò i proprietari a includere fra i loro pastori un terzo di uomini liberi, proibì agli uomini fra i senti e i quaranta anni di lasciare l’Italia per più di tre anni, onde evitare lo spopolamento.

Riforme culturali e religiose

Tentò anche la riforma dei costumi tassando o proibendo merci straniere di particolare lusso, aprendo al pubblico numerose biblioteche e dando incarico all’erudito Marco Varrone di raccogliere e ordinare i libri. Pensò di riorganizzare la religione, accordando uno statuto speciale agli ebrei. Accordò la cittadinanza ai medici e agli uomini di cultura stranieri che abitavano a Roma. Fede eseguire grandi lavori pubblici, riorganizzò la Gallia cisalpina e la provincia d’Asia, creò colonie in Spagna fondò quella di Corinto e progetto di edificarne una anche sul territorio della distrutta Cartagine.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme amministrative e costituzionali attuate da Cesare al suo ritorno a Roma nel 46 a.C.?
  2. Cesare ampliò il numero dei senatori a novecento, incluse persone di umile origine, e creò un governo di gabinetto con i suoi segretari e consiglieri fidati. Riorganizzò le finanze, aumentò il numero di edili, questori e pretori, e condensò le leggi esistenti in pochi testi essenziali.

  3. Come Cesare cercò di riformare l'esercito e la società romana?
  4. Cesare ampliò l'esercito a 26 legioni nelle province e un corpo mobile di sei legioni, raddoppiò il soldo alle truppe, e obbligò i proprietari a includere un terzo di uomini liberi tra i loro pastori. Proibì agli uomini tra i venti e i quaranta anni di lasciare l'Italia per più di tre anni per evitare lo spopolamento.

  5. Quali misure prese Cesare per promuovere la cultura e la religione a Roma?
  6. Cesare aprì numerose biblioteche al pubblico, incaricò Marco Varrone di raccogliere e ordinare i libri, e pensò di riorganizzare la religione accordando uno statuto speciale agli ebrei. Concesse la cittadinanza ai medici e agli uomini di cultura stranieri residenti a Roma.

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