Concetti Chiave
- Cesare si fece nominare dittatore a vita, mantenendo anche il titolo di Pontefice Massimo e concentrando tutti i poteri nelle sue mani.
- Implementò riforme significative, ampliando il Senato e rendendolo un organo consultivo, e aumentando il numero dei magistrati per governare le province.
- Introdusse leggi per sostenere l'agricoltura, il commercio e l'artigianato, riducendo anche il prezzo degli affitti e dimezzando le distribuzioni gratuite di grano.
- Varò una legislazione per proteggere i provinciali dalle malversazioni e estese la cittadinanza romana alla Gallia Cisalpina, accelerando la romanizzazione.
- Riformò il calendario come Pontefice Massimo e credeva che la dittatura fosse essenziale per affrontare le sfide del suo tempo.
Indice
Cesare e il potere assoluto
Nel 45 a.C Cesare rientrò a Roma e si dedicò a definire la sua posizione giuridica. Egli si fece nominare dittatore a vita conservando inoltre il titolo di Pontefice Massimo e chiese l'imperium (il potere militare). Tutti i poteri erano concentrati nelle mani di Cesare, ma egli tuttavia non si lasciò andare a vendette personali e trattò i suoi avversari politici con moderazione e clemenza. Egli concesse agli esiliati il permesso di rientrare in patria.
Riforme politiche e sociali
Riforma dello stato:
1. elevò il numero dei senatori da 600 a 900 inserendovi anche italici, liberti veterani e provinciali
2. il Senato divenne un'assemblea a carattere consultivo
3. aumentò il numero dei magistrati destinati a governare le province
4. affidò a molti ex pompeiani magistrature e incarichi di prestigio
5. emanò nuove leggi per favorire lo sviluppo dell'agricoltura, del commercio e dell'artigianato.
Interventi per la plebe
Interventi per plebe
1. contenne il prezzo degli affitti
2. dimezzò il numero dei cittadini a cui spettavano le distribuzioni gratutite di grano
3. avviò grandi opere pubbliche (sistemazione degli argini del Tevere, prosciugamento delle paludi pontine e costruzione di monumenti) questi lavori erano anche un motivo per ridurre la disoccupazione
4. impose ai latifondisti una limitazione all'impiego di manodopera servile
5. garantì a molti proletari una decorosa sistemazione fuori Roma.
Provvedimenti per province e colonie
I provvedimenti per le province e le colonie
1. emanò una legislazione contro le malversazioni ai danni dei provinciali
2. Estese la cittadinanza romana alla Gallia Cisalpina
Questi erano volti per accelerare il processo di romanizzazione, alle quali contribuirono anche le nuove colonie in Gallia e in Spagna.
Cesare, in qualità di Pontefice Massimo, si occupò del riordino del calendario.
Riorganizzazione dello stato romano
La nuova struttura dello Stato.
1. Allargavano il Senato a nuovi ceti sociali
2. Riduceva l'oligarchia senatoria
3. Estendeva la cittadinanza e fondava nuove colonie
Cesare riteneva che la dittatura era la forma di governo più adeguata per il periodo che storico che Roma stava attraversando, com'è dimostrato dall'unificazione della sua persona in tre cariche.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme attuate da Cesare durante la sua dittatura?
- Come Cesare gestì i suoi avversari politici durante il suo governo?
- Quali misure adottò Cesare per le province e le colonie?
Cesare attuò diverse riforme, tra cui l'aumento del numero dei senatori, l'assegnazione di magistrature a ex pompeiani, e l'emanazione di leggi per lo sviluppo dell'agricoltura, commercio e artigianato. Inoltre, avviò grandi opere pubbliche e impose limitazioni all'impiego di manodopera servile.
Cesare trattò i suoi avversari politici con moderazione e clemenza, evitando vendette personali e concedendo agli esiliati il permesso di rientrare in patria.
Cesare emanò una legislazione contro le malversazioni ai danni dei provinciali, estese la cittadinanza romana alla Gallia Cisalpina e fondò nuove colonie in Gallia e Spagna per accelerare il processo di romanizzazione.