Concetti Chiave
- Pompeo emerse come leader militare in un periodo di crisi per il Senato romano, incapace di gestire le insurrezioni popolari e le ostilità in varie regioni.
- Dopo aver sedato una rivolta in Etruria, Pompeo fu inviato in Spagna per affrontare la resistenza guidata da Sertorio, una lotta che durò fino al 72 a.C.
- La rivolta di Spartaco, iniziata nel 73 a.C., fu la più grave insurrezione servile, guidata da un gladiatore tracio che mirava a liberare i suoi compagni schiavi.
- Spartaco formò un esercito di 150.000 ribelli, ma la sua marcia verso nord fu deviata, portando al saccheggio delle città del sud Italia.
- La rivolta fu infine sconfitta da Marco Licinio Crasso nel 71 a.C., con i sopravvissuti crocifissi lungo la Via Appia come monito contro la ribellione.
Indice
Il ritiro di Silla e le sue conseguenze
Silla nel 79 si ritirò dalla vita politica convinto di avere ormai portato a compimento il suo progetto legislativo e di averne controllato l’attenuazione, il senato non fu più in grado di governare Roma. Per quanto Silla si fosse impegnato nel suo disegno di restaurazione dei loro poteri, gli esponenti della classe senatoria non si erano dimostrati all’altezza della situazione. Chiusi in un modo fatto di poche famiglie,indifferenti a quelli che n erano i loro interessi personali e incapaci di gettare lo sguardo oltre i confini della città in cui identificavano l’impero, gli aristocratici non avevano alcuna idea su come affrontare molti problemi,rappresentanti, per citare solo i più impellenti dalla insurrezione popolare scoppiata in Spagna, dalle ostilità riaperte da Mitridate in oriente, da una rivolta servile scoppiata in Italia e destinata a rivelarsi come la + grave tra quelle avvenute sino a quel momento.
La necessità di un nuovo leader
In questi frangenti era necessario di nuovo un uomo forte, un capo militare che inducesse l’esercito a sostenere il senato: questo uomo fu Gneo Pompeo.dopo aver combattuto giovanissimo a fianco di Silla, Pompeo aveva sedato con quinto Lutazio Catulo una rivolta in Etruria dove, aiutati da Marco Emilio Lepido,i proprietari terrieri locali si erano opposti a che le loro terre venissero distribuite ai veterani di Silla. Inviato poi in Spagna, Pompeo si trovò di fronte a una situazione difficili :il generale quinto Sertorio capeggiava coloro che combattevano per l’indipendenza della Lusitania, al fianco dei quali si erano schierati anche esuli romani. La lotta era cominciata nnell’80 a.c. e nonostante l’arrivo di Pompeo, si concluse solo nel 72a.c. per 4 anni Pompeo che era giunto in Spagna nel 76 a.c , dovette combattere una estenuante guerriglia, che ebbe finalmente termine quando Sertonio venne ucciso a tradimento da un suo soldato. Ma Pompeo aveva kmq vinto, e sulla strada del ritorno in patria riuscì a riportare un’ulteriore vittoria.
La rivolta di Spartaco
Nel 73 a.c. mentre Pompeo era in Spagna era scoppiata la rivolta servile più grave della storia romana ,passata alla storia come la rivolta di spartaco. Questi era uno schiavo proveniente dalla tracia, che la sorte aveva condotto a Capua, dove aveva sede la più celebre scuola di gladiatori. In questa scuola un grandissimo numero di schiavi veniva addestrato ai diversi tipi di combattimento che salvo rare eccezioni sarebbero costati a loro la vita. Ma spartaco,uomo di notevole intelligenza e di indomito coraggio, non era uno schiavo rassegnato alla sua sorte e soprattutto non accettava l’esistenza di schiavitù.
Il piano di Spartaco e la sua evoluzione
Il realismo di spartaco gli fece subito capire che non avrebbe mai potuto tenere testa a Roma: aveva quindi concepito un piano per ridare la libertà ai suoi compagni. Al suo seguito essi avrebbero risalito l’Italia varcando le Alpi per poter tornare nei loro paesi d’origine, Gallia o la tracia. Questo particolare sembra dimostrare che spartaco non aveva intenzione di dar vita a una rivoluzione vera e propria, consapevole del fatto che una eventuale rivolta avrebbe riscosso successo solo tra i disertori e gli schiavi, ma non sarebbe riuscita a coinvolgere né i contadini né il proletariato urbano. Questo almeno, era il progetto di spartaco che all'inizio contava sull'appoggio di poche decine di ribelli. Mentre la marcia precedeva, egli andava raccogliendo un numero sempre maggiore di aderenti. Spartaco arrivò a formare un esercito di 150mila persone che contrariamente al piano non si diressero a nord ma a sud. A quanto pare, alcuni delinquenti si erano infiltrati nel gruppo,e avevano preso a saccheggiare le ricche città del meridione e spartaco, a questo punto, non avevano avuto un'altra scelta che seguirli per controllarne le mosse: ma con incredibile abilità egli riuscì a trasformare una massa di disperati in un esercito temibile, tanto è vero che Roma fu costretta a inviare ben 8legioni per combatterlo.
La sconfitta di Spartaco e la punizione dei ribelli
Il comando delle legioni fu affidato a marco Licinio crasso che, dopo una guerra drammatica,sconfisse i ribelli (71a.c.) affinché tutti sapessero quel che accadeva a chi osava rivoltarsi contro Roma, ordinò che i 6mila schiavi che non erano morti combattendo venissero messi a morte su altrettante croci,issate lungo tutta la via appia tra Capua e Roma. I ribelli che erano riusciti a mettersi in salvo andando verso nord furono sbaragliati in Etruria da Pompeo mentre, dopo la vittoria conseguita in Spagna,stava tornando a Roma.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause della crisi del Senato romano dopo il ritiro di Silla?
- Chi fu l'uomo forte che emerse per sostenere il Senato durante la crisi?
- Qual era il piano originale di Spartaco durante la rivolta servile?
- Come si trasformò l'esercito di Spartaco durante la rivolta?
- Quale fu l'esito finale della rivolta di Spartaco?
Dopo il ritiro di Silla nel 79 a.C., il Senato romano non fu più in grado di governare efficacemente Roma. Gli aristocratici erano chiusi in un sistema di poche famiglie, indifferenti agli interessi comuni e incapaci di affrontare problemi come l'insurrezione in Spagna, le ostilità in Oriente e la rivolta servile in Italia.
Gneo Pompeo emerse come l'uomo forte necessario per sostenere il Senato. Dopo aver combattuto al fianco di Silla, Pompeo sedò una rivolta in Etruria e affrontò la difficile situazione in Spagna, dove combatté contro il generale Quinto Sertorio.
Spartaco, un gladiatore schiavo, aveva concepito un piano per ridare la libertà ai suoi compagni, risalendo l'Italia e attraversando le Alpi per tornare nei loro paesi d'origine. Non intendeva dar vita a una rivoluzione, consapevole che avrebbe avuto successo solo tra disertori e schiavi.
L'esercito di Spartaco crebbe fino a 150mila persone. Nonostante il piano originale di dirigersi a nord, si diressero a sud, saccheggiando città del meridione. Spartaco riuscì a trasformare una massa di disperati in un esercito temibile, costringendo Roma a inviare otto legioni per combatterlo.
La rivolta di Spartaco fu sconfitta nel 71 a.C. da Marco Licinio Crasso, che ordinò la crocifissione di 6mila schiavi lungo la Via Appia. I ribelli che fuggirono verso nord furono sbaragliati in Etruria da Pompeo, che stava tornando a Roma dopo la vittoria in Spagna.