Concetti Chiave
- La Preistoria è il periodo che precede l'invenzione della scrittura, iniziato con l'Homo habilis e terminato con l'avvento delle prime scritture in Mesopotamia.
- Le prime civiltà storiche sono definite "idrauliche" poiché si svilupparono lungo grandi fiumi come il Nilo e il Tigri.
- La periodizzazione della storia varia a seconda del luogo e delle tecnologie disponibili, rendendo difficile applicare una classificazione universale.
- La datazione relativa si basa sulla stratigrafia, mentre quella assoluta utilizza metodi scientifici come il radiocarbonio-C14.
- La cronologia culturale nei periodi storici si basa su testi, ma può essere influenzata da errori di copiatura o omissioni intenzionali per motivi politici.
Definizione di preistoria
Convenzionalmente, chiamiamo “Preistoria” (dal latino prae, “prima”, e historia, “storia”) il periodo della storia umana che precede l’avvento della scrittura, cioè il lunghissimo arco di tempo che si estende da circa 2,5 milioni di anni fa sino al IV millennio a.C., per il quale non possediamo documenti scritti. Gli archeologi fanno iniziare questo periodo con la comparsa dell’Homo habilis, il primo appartenente al genere Homo a noi noto, del quale sono stati individuati resti nella gola di Olduvai, nella Tanzania settentrionale.
Insieme ai resti di questi ominidi sono stati rinvenuti semplici manufatti in pietra, a dimostrazione del fatto che l’Homo habilis era in grado di progettare e realizzare strumenti rudimentali, selezionando i materiali adatti.Inizio della storia
Si considera invece conclusa la Preistoria con l’esordio delle prime forme di scrittura in Mesopotamia, nella regione dell’attuale Iraq. L’inizio del racconto che chiamiamo “Storia” coincide anche con la nascita delle prime, grandi civiltà dette “idrauliche”, perché sorte nel fertile bacino di grandi fumi: il Nilo, il Tigri e l’Eufrate, l’Indo, lo Huang He (noto anche come Fiume Giallo). Ma questa periodizzazione, per quanto pratica, non è generalizzabile all’intera umanità. A seconda del luogo, è necessario adattare le nostre griglie di classificazione: non ovunque la scrittura è entrata in uso nel medesimo periodo e certe tecnologie per la produzione di strumenti e manufatti possono essersi affermate in momenti diversi, in relazione alle risorse naturali disponibili e alla permeabilità degli scambi culturali e commerciali.
Metodi di datazione
Un problema indirettamente legato alla periodizzazione è quello dell’attribuzione di una data ad un reperto archeologico. Essa può essere relativa e assoluta. Quella relativa emerge dall’esame delle stratigrafia perché, di solito, i reperti che si sono accumulati negli strati superiori sono logicamente più recenti di quelli rinvenuti negli strati inferiori. La cronologia assoluta è più o meno precisa a seconda dell’oggetto: Essa è più esatta se si tratta di monete o di epigrafi, più approssimativa in caso di ceramiche. Per stabilire una cronologia assoluta sulle basi obiettivamente scientifiche, soprattutto per i reperti organici, abbiamo il metodo del radio carbonio-C14. Esso si basa sul fatto che un isotopo radioattivo del carbonio, presente in ogni materiale organico vivo in percentuale nota, si consuma lentamente dopo la sua morte e secondo un certo ritmo. Quindi, misurando la quantità di C14 ancora contenuta in un resto organico se ne può stabilire la “data di morte”. I risultati ottenuti hanno un margine di errore di qualche secolo e quindi sono utilizzati, più che altro, per la datazione della preistoria. Inoltre i reperti sottoposti all’esame vengono distrutti e quindi si deve trattare di “documenti” la cui conservazione non è indispensabile. Altri metodi in uso sono la termoluminescenza e la fluorescenza con raggi X.
Cronologia culturale
Per i periodi propriamente storici, gli studiosi si basano su di una cronologia culturale quale risultano dai testi, considerando il fatto che per motivazioni amministrative o giuridiche ogni cultura avverte sempre l’esigenza di stabilire una sua cronologia. Esistono però anche delle problematiche; Per esempio, nel Medio Oriente gli scribi aggiornavano progressivamente le liste degli eventi e a partire da queste, si è potuto ricostruire la cronologia. Tuttavia, alcune liste ci sono pervenute incomplete e in altre ci sono errori di copiatura. A volte, alcune deformazioni sono intenzionali in quanto certi re o certe dinastie sono state escluse per motivi politici, oppure sono stati inseriti dei fatti mitici e non veritieri.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione convenzionale di "Preistoria"?
- Quali sono le caratteristiche principali dell'Homo habilis?
- Come si conclude convenzionalmente la Preistoria?
- Quali sono i metodi per la datazione dei reperti archeologici?
- Quali problemi possono sorgere nella cronologia storica basata sui testi?
La "Preistoria" è il periodo della storia umana che precede l'avvento della scrittura, estendendosi da circa 2,5 milioni di anni fa fino al IV millennio a.C., caratterizzato dall'assenza di documenti scritti.
L'Homo habilis è il primo appartenente al genere Homo noto, capace di progettare e realizzare strumenti rudimentali in pietra, con resti trovati nella gola di Olduvai, in Tanzania.
La Preistoria si conclude con l'esordio delle prime forme di scrittura in Mesopotamia e la nascita delle prime grandi civiltà idrauliche nei bacini di grandi fiumi come il Nilo, il Tigri e l'Eufrate.
La datazione può essere relativa, basata sulla stratigrafia, o assoluta, utilizzando metodi come il radio carbonio-C14, la termoluminescenza e la fluorescenza con raggi X.
Problemi nella cronologia storica possono includere liste di eventi incomplete, errori di copiatura, e deformazioni intenzionali per motivi politici o l'inclusione di fatti mitici.