Chiaracorsett-6
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • L'alimentazione romana arcaica e repubblicana era semplice, basata su legumi, cereali e frutta, con pasti frugali per i poveri.
  • La conquista dell'Oriente portò nuovi ingredienti, come ciliegie, albicocche, pesche e spezie, arricchendo le tavole dei ricchi.
  • Nei banchetti imperiali si servivano piatti elaborati, apprezzati erano le uova di anitra e pesce, spesso accompagnati dal garum.
  • La carne era meno comune nella dieta romana, con una preferenza per maiale, insaccati e carne di volatili.
  • La cucina romana era caratterizzata dall'accostamento di sapori opposti, come il piccante con il dolce.

Indice

  1. Alimentazione romana arcaica e repubblicana
  2. Influenza orientale e banchetti imperiali
  3. Carne e accostamenti culinari

Alimentazione romana arcaica e repubblicana

Ma che cosa mangiavano i romani? L'alimentazione di epoca arcaica e repubblicana era sobria, basata su legumi (in particolare lupini, lenticchie, ceci fave), cereali, formaggio, ortaggi (lattughe, cavoli porri) e frutta (fichi, mele pere).

Influenza orientale e banchetti imperiali

Con la conquista dell'Oriente, almeno sulle mense dei ricchi arrivarono nuovi ingredienti: le ciliegie, importate per la prima volta dall'Oriente da Lucullo, le albicocche, le pesche, gli agrumi e soprattutto le spezie. Tuttavia il romano povero non aveva accesso ai cibi costosi. I suoi pasti erano frugali ed economici, costituiti da radici, cipolle, lattuga, porri, fave, ceci, lupino, sesamo e cerali.

A volte pesce, conservato in salamoia; la carne era invece rara. Nelle case dei ricchi, specie in epoca imperiale, erano invece frequenti sontuosi banchetti, offerti a decine di amici. I cibi erano tanti e cucinati con cura, alcuni in modo molto elaborato, come si rivela dalle ricette tramandate dal cuoco Apicio. Molto apprezzate erano le uova di anitra, piccione e pernice, molto gradito il pesce, fresco o in salamoia. Tipico di Roma era un condimento a base di colatura di pesce, aceto e spezie, il garum, una delle salse più note dell'antichità; diffusissimo era anche l'olio d'oliva , importato soprattutto dalla Baetica (oggi Andalusia, in Spagna) e dall'Africa settentrionale, in quantità tali che le anfore in cui era trasportato formarono a Roma , in circa tre secoli, una vera e propria collinetta artificiale (il monte Testaccio, cioè "Monte dei cocci").

Carne e accostamenti culinari

I Romani mangiavano raramente carne di vitello, poi spesso di pecora e di capra, ma comuni erano anche il maiale e gli insaccati e molto apprezzata la carne di volatili, allevati nelle ville in campagna o cacciati nelle foreste insieme a selvaggina più grande (cinghiali, daini, cervi e caprioli).

Una delle caratteristiche fondamentali della cucina romana era l'accostamento di gusti opposti: il piccante con il dolce, il dolce con lo speziato.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano gli alimenti principali nella dieta dei romani durante l'epoca arcaica e repubblicana?
  2. Durante l'epoca arcaica e repubblicana, la dieta dei romani era sobria e basata principalmente su legumi, cereali, formaggio, ortaggi e frutta.

  3. Quali ingredienti nuovi furono introdotti nella cucina romana con la conquista dell'Oriente?
  4. Con la conquista dell'Oriente, furono introdotti ingredienti come ciliegie, albicocche, pesche, agrumi e spezie, almeno sulle mense dei ricchi.

  5. Qual era una delle salse più note dell'antichità nella cucina romana?
  6. Una delle salse più note dell'antichità nella cucina romana era il garum, un condimento a base di colatura di pesce, aceto e spezie.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino