Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'educazione romana arcaica era fortemente influenzata dai valori del lavoro agricolo, della famiglia e della patria, nonostante le influenze etrusche e greche.
  • I Romani riuscirono a mantenere la loro identità culturale e svilupparono un forte senso di legalità, legato all'espansione territoriale e alla giustizia piuttosto che alla semplice conquista.
  • La formazione giovanile avveniva principalmente in famiglia, con un ruolo significativo delle madri, ma l'autorità e l'educazione finale spettavano ai padri.
  • Il percorso educativo comprendeva una formazione civile e politica nel foro e un addestramento militare, con un forte focus sul carattere morale e pratico.
  • L'educazione romana era meno raffinata rispetto a quella greca, concentrandosi sulla preparazione militare e giuridica piuttosto che sulla cultura letteraria e artistica.

Indice

  1. Predominio aristocratico e influenze culturali
  2. Formazione familiare e civile
  3. Formazione militare e morale
  4. Educazione romana e confronto con Sparta

Predominio aristocratico e influenze culturali

Nella fase di predominio aristocratico, Roma ha avuto un carattere spiccatamente agricolo, molto semplice e non certo raffinato, ma solidamente ancorato al valore del lavoro campestre, alla famiglia e alla patria.

Per i Romani non fu facile mantenere la propria fisionomia, posti com’erano in mezzo a due influenze: quella della civiltà etrusca e quella della civiltà greca.

Comunque nonostante questa difficoltà, i Romani riuscirono a mantenere la propria fisionomia. Anche a Roma ebbe luogo la lotta per ottenere leggi scritte dagli aristocratici e per giungere all’isonomia, cioè alla parità di trattamento di nobili e plebei. Tuttavia il senso della legalità ebbe sviluppi più profondi che in Grecia perché fini con l’associarsi allo stesso processo di espansione territoriale associata da un lato alla guerra e dall’altro ai trattati. La guerra stessa era combattuta (almeno formalmente) in base ad un’idea di diritto piuttosto che di semplice desiderio di appropriazione dei beni altrui. Da questo deriva il carattere più importante della formazione impartita ai giovani.

Formazione familiare e civile

La formazione era innanzitutto familiare, in cui l’influenza della madre era notevole (la donna a Roma godeva di una maggiore considerazione rispetto alla Grecia) anche se quella del padre, alla fine, era decisiva perché egli era riconosciuto il vero educatore dei figli.

In secondo luogo, la formazione rivestiva un carattere civile: il padre conduceva il figlio nel foro non appena esso compiva 16 anni e vestiva la toga virile, dandogli, in questo modo, la possibilità di assimilare, nel vivo, i fondamenti della vita politica e sociale della città. Si trattava di una sorta di tirocinio pratico per permetteva al ragazzo di acquisire il senso del diritto; più tardi, il padre poteva affidare il figlio ad una persona particolarmente esperta in campo giuridico.

Formazione militare e morale

Il terzo luogo la formazione del ragazzo era militare: a diciassette o diciotto anni, egli entrava nell’esercito come semplice soldato, indipendentemente dal grado di nobiltà e di ricchezza della famiglia, elementi, però, da cui dipendeva la sua carriera futura.

Globalmente, si trattava di un’educazione essenzialmente morale e pratica, in cui l’educazione letteraria non aveva posto. Un posto centrale aveva, invece, il sentimento religioso (= pietà). Visto che la religione primitiva era meno raffinata di quella greca, essa collaborar ava meglio a formare il carattere solido, pratico ed austero dei giovani romani la cui origine era campagnola. Dopo la vittoria su Cartagine che aprì Roma all’imperialismo la situazione e gli obiettivi cambiarono e con ciò anche l’educazione.

Educazione romana e confronto con Sparta

Nel periodo arcaico siamo quindi molto lontani dall’educazione “cortese” (= di corte) impartita in Grecia ai giovani nobili. Il nobile romano s’interessa poco della musica e della poesia e la sua sola ginnastica praticata è quella del Campo di Marte, come preparazione diretta alla vita militare e conosce il lavoro dei campi. Sembrerebbe che l’educazione nella Roma arcaica fosse vicina a quella di Sparta, ma non è cosi. Gli Spartani erano puri militaristi, cinici nei rapporti con gli altri popoli e a volte anche alleati infidi. I Romani, invece, erano attenti all’educazione dei figli e il loro comportamento era improntato alla saggezza giuridica soprattutto nei rapporti con gli altri popoli italici.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il carattere predominante dell'educazione romana arcaica?
  2. L'educazione romana arcaica era essenzialmente morale e pratica, con un forte ancoraggio ai valori del lavoro campestre, della famiglia e della patria, e non includeva un'educazione letteraria.

  3. Come si differenziava l'educazione romana da quella greca?
  4. L'educazione romana era meno raffinata e più pratica rispetto a quella greca, con un'enfasi sulla formazione morale, civile e militare, mentre l'educazione greca era più cortese e letteraria.

  5. Qual era il ruolo della famiglia nell'educazione dei giovani romani?
  6. La famiglia, in particolare il padre, aveva un ruolo centrale nell'educazione dei giovani romani, influenzando la loro formazione morale e civile e introducendoli alla vita politica e sociale.

  7. In che modo la religione influenzava l'educazione romana?
  8. La religione primitiva romana, meno raffinata di quella greca, contribuiva a formare il carattere solido, pratico e austero dei giovani romani, rafforzando il sentimento religioso e la pietà.

  9. Qual era l'approccio dei Romani nei confronti della guerra e delle relazioni con altri popoli?
  10. I Romani combattevano la guerra basandosi su un'idea di diritto piuttosto che su un semplice desiderio di appropriazione, e il loro comportamento era improntato alla saggezza giuridica nei rapporti con altri popoli italici.

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