Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Il Faraone deteneva un potere illimitato ed era considerato figlio di Dio, governando attraverso una rete di funzionari.
  • L'amministrazione era centralizzata con un Primo Ministro, e il territorio suddiviso in distretti chiamati "nomi".
  • I sudditi vivevano in povertà, con obblighi fiscali e lavorativi, mentre la terra era posseduta da sovrano, sacerdoti e nobili.
  • I sacerdoti, custodi della conoscenza divina, erano anche studiosi in vari campi come medicina e astronomia.
  • Gli Egiziani, principalmente contadini, svilupparono anche artigianato e commercio, sfruttando il Nilo per scambi mercantili.

Indice

  1. Il potere del faraone
  2. La struttura sociale egizia
  3. La vita quotidiana degli egiziani

Il potere del faraone

L’Egitto, nell’antichità, era abitato da una popolazione attiva, intelligente e dotata di grandi capacità pratiche. Il Re, chiamato Faraone da pher-aa (“la grande casa”, cioè il palazzo reale), godeva di un potere illimitato. Egli era considerato figlio di Dio, destinato, dopo la morte, a salire in cielo tra gli altri dei. Governata per mezzo di un’infinità di funzionari. L’amministrazione era retta da un Primo Ministro (o “Visir”).

La struttura sociale egizia

Il territorio era diviso in distretti o “nomi”, simili alle nostre province. I sudditi vivevano, per lo più, in assoluta povertà. Lo Stato era inesorabile nell’esigere imposte, pagate in natura (cioè per mezzo dei prodotti della terra), e prestazioni gratuite d’opera alle quali erano obbligati contadini e operai. La terra apparteneva al sovrano, ai sacerdoti e ai nobili (guerrieri e alti funzionari). I sacerdoti abitavano nei templi, erano i depositari della scienza delle cose divine e gli esecutori dei riti sacri. Attendevano anche agli studi: alla medicina, all’ingegneria, al diritto, all’astronomia. I funzionari dello Stato erano detti scribi: istruiti in apposite scuole, davano pratica esecuzione, nei vari distretti, agli ordini del Faraone. I guerrieri costituivano una casta chiusa: il mestiere delle armi, con i privilegi relativi all’esercizio di questa attività, era tramandato di padre in figlio.

La vita quotidiana degli egiziani

La vita degli egiziani. Gli Egiziani erano un popolo di contadini. Coperti soltanto di una fascia di tela che dai fianchi scendeva fino al ginocchio, coltivavano il grano, l’orzo, la vite, il lino, gli alberi da frutta e ricevevano, in compenso, un magro salario. Le case erano costruite con mattoni crudi rivestiti da un intonaco di fango; il tetto era formato da foglie di palma; le suppellettili domestiche erano ben poche: qualche sgabello e qualche cofano, stuoie di giunco, una madia e dei vasi. Con l’agricoltura ebbero notevole sviluppo anche le attività artigiane e commerciali. Gli Egiziani lavoravano l’oro, modellavano l’argilla per fare vasi, confezionavano stoffe pregiate, costruivano mobili, esportavano e importavano merci varie sui battelli che solcavano il Nilo.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo del Faraone nella società egizia?
  2. Il Faraone godeva di un potere illimitato ed era considerato figlio di Dio, destinato a salire in cielo tra gli dei dopo la morte.

  3. Come era strutturata l'amministrazione dell'antico Egitto?
  4. L'amministrazione era retta da un Primo Ministro o Visir, e il territorio era diviso in distretti chiamati "nomi", simili alle province moderne.

  5. Quali erano le principali attività economiche degli Egiziani?
  6. Gli Egiziani erano principalmente contadini, ma svilupparono anche attività artigiane e commerciali, lavorando l'oro, modellando l'argilla, confezionando stoffe e commerciando lungo il Nilo.

Domande e risposte

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