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Concetti Chiave

  • Jesus' preaching was set against the backdrop of Roman-occupied Palestine, where hopes for a divine liberator were common among Jews.
  • Jesus and his followers prudently navigated the Roman dominance, acknowledging the necessity of paying tribute to Rome.
  • Paul of Tarsus expanded Jesus' message beyond Jewish circles, establishing Christian communities and emphasizing Jesus' divine nature.
  • Christianity's strength lay in its inclusive nature, clear ethics, and promise of immediate salvation and life beyond death.
  • Small, cohesive Christian communities formed, practicing rituals such as baptism and bread breaking, fostering a network of solidarity.

Indice

  1. La dominazione romana in Palestina
  2. Movimenti di opposizione e Gesù
  3. Paolo e la diffusione del cristianesimo
  4. Caratteristiche del cristianesimo

La dominazione romana in Palestina

La Palestina, in cui vivevano la maggior parte degli ebrei, nel 60 a.C. era stato occupato dai Romani con l'imperatore Pompeo. Venne instaurato un governo indiretto, dove il controllo era affidato a dei fidati sovrani locali. Nel sei d.C., Augusto trasformò la regione della Palestina nella provincia della Giudea egli ebrei iniziarono a essere governati da un prefetto, nominato dal principe stesso.

Questo prefetto era Ponzio Pilato, il quale è molto conosciuto per avere autorizzato la condanna a morte del Cristo.

Movimenti di opposizione e Gesù

Non mancarono movimenti di opposizione all'egemonia Romana, spesso alimentati da attese di carattere religioso: girava la convinzione che il Dio degli Ebrei non avrebbe mai consentito che il "popolo eletto" vivesse come Schiavo dei romani, popolo pagano. Molti ebrei, dunque, erano convinti che avrebbero presto ricevuto in salvezza un re, il quale li avrebbe finalmente guidati verso la libertà che meritavano. Ai contemporanei, Gesù, deve essere a Passo uno dei tanti profeti che in quegli anni preannunciavano l'avvento del "regno di Dio", a cui bisognava prepararsi attraverso una rigenerazione morale, basata sui precetti dell'amore e della Fratellanza. Rispetto al problema del rapporto con la dominazione romana, Gesù e i suoi seguaci assunsero una posizione abbastanza prudente. Infatti, la rivolta armata era politicamente perdente, ma, per il movimento di Gesù, accettare il dominio avrebbe significato alienarsi le simpatie della popolazione. Perciò, Gesù riconosceva la legittimità del tributo che gli ebrei, in quanto provincia romana, erano tenuti a versare alla capitale, Roma.

Paolo e la diffusione del cristianesimo

Paolo, un ebreo proveniente dall'Asia minore, di Tarso, capì che il messaggio di Gesù avrebbe avuto poche possibilità di affermazione se fosse rimasto limitato al solo ambiente ebraico. Perciò, egli rivolse la propria predicazione al di fuori della Palestina, grazie a dei viaggi che lo portarono a fondare come unità cristiane in moltissime città e nella stessa Roma, città in cui venne condannato a morte. Paolo fu il primo a diffondere, attraverso le sue lettere, La Credenza che, subito dopo la sua sepoltura, Gesù aveva compiuto un miracolo, risorgendo. Egli non era, Dunque, un semplice profeta, ma il figlio di Dio. La rottura tra le principali credenze nasceva intorno al concetto di "popolo eletto": gli ebrei, Secondo la loro opinione, avevano un rapporto speciale e privilegiato con Dio; Paolo, invece, riteneva che la salvezza appartenesse a chiunque avesse riconosciuto la natura Divina di Gesù Cristo. Questo concetto fu ciò che caratterizzò il messaggio cristiano e fu anche ciò che gli conferì grande irradiazione e popolarità.

Caratteristiche del cristianesimo

I punti di forza della religione cristiana erano l'assenza di requisiti etnici, sociale o culturale, l'apertura trasversale, un'etica Chiara, la prospettiva di una salvezza immediata e di una vita oltre la morte., iniziarono a costituirsi ovunque delle piccole comunità molto coese, che si riunivano per celebrare i riti che poco a poco si andarono definendo, come il battesimo o la frazione del pane, e per assistenza è bisognosi. Nasce così una rete di solidarietà.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica e sociale della Palestina al tempo di Gesù?
  2. La Palestina, occupata dai Romani nel 60 a.C., era governata da un prefetto romano, Ponzio Pilato, dal sei d.C. Questo periodo era caratterizzato da movimenti di opposizione all'egemonia romana, alimentati da attese religiose di liberazione e salvezza.

  3. Come si posizionava Gesù rispetto al dominio romano?
  4. Gesù e i suoi seguaci adottarono una posizione prudente riguardo al dominio romano, riconoscendo la legittimità del tributo da versare a Roma, evitando così la rivolta armata ma anche l'alienazione delle simpatie popolari.

  5. Chi fu Paolo e quale fu il suo contributo alla diffusione del cristianesimo?
  6. Paolo, un ebreo di Tarso, fu fondamentale nella diffusione del cristianesimo al di fuori dell'ambiente ebraico. Predicò in molte città, inclusa Roma, e fu il primo a diffondere la credenza nella resurrezione di Gesù, presentandolo come il figlio di Dio.

  7. Quali erano i punti di forza della religione cristiana secondo il testo?
  8. I punti di forza del cristianesimo erano l'assenza di requisiti etnici, sociali o culturali, un'etica chiara, la prospettiva di una salvezza immediata e di una vita oltre la morte, oltre alla formazione di comunità coese che praticavano solidarietà e riti come il battesimo e la frazione del pane.

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