Concetti Chiave
- Gli studiosi moderni concordano che l'Iliade e l'Odissea non sono opere di un unico autore, ma frutto di un lungo processo di sedimentazione poetica.
- I poemi omerici sono stati trasmessi oralmente da generazioni di aedi e rapsodi, consolidandosi in forma scritta solo nel VI sec. a.C.
- Le tombe di Micene sono più antiche di circa tre secoli rispetto alla distruzione di Troia, smentendo l'appartenenza ad Agamennone.
- Troia fu espugnata e incendiata intorno al 1220 a.C., con gli Akhkhiyawa identificati con gli Achei omerici o i Micenei.
- Le ricerche archeologiche hanno confermato alcune teorie di Schliemann, ma hanno anche smentito altre sue costruzioni storiche.
Evoluzione della comprensione dei poemi omerici
Trascorsa la stagione delle grandi imprese archeologiche di Schliemann, il quadro si è precisato e modificato. In primo luogo, tutti gli studiosi moderni concordano sul fatto che l'Iliade e l'Odissea non sono opere di un unico autore: al loro interno troppe sono le differenze del linguaggio, dello stile, delle realtà rappresentate.
I poemi omerici sono il frutto di un lungo processo di sedimentazione di composizioni e di rielaborazioni poetiche, trasmesse oralmente, da generazioni e generazioni di aedi (“cantori”) o rapsodi (“cucitori” di canti). La redazione delle due opere giunta a noi si è consolidata nell'VIII sec. a.C., assumendo forma scritta solo nel VI sec. a.C., e raccoglie tradizioni risalenti a diverse epoche storiche: alcuni dati appartengono all'età micenea, altri ai successivi secoli “bui”, altri ancora all'VIII sec. a.C.Rivalutazione delle scoperte di Schliemann
In secondo luogo, se una parte della costruzione di Schliemann ha avuto conferme, un'altra è stata smantellata. Le tombe di Micene sono molto più antiche (di circa tre secoli) della presunta data di distruzione di Troia e non potevano quindi appartenere ad Agamennone e alla sua cerchia. Le ricerche archeologiche hanno mostrato chairamente che Troia fu espugnata e incendiata intorno al 1220 a.C., ed è opinione diffusa che gli Akhkhiyawa – descritti come potenza ostile attiva sulle coste occidentali dell'Asia Minore nei testi ittiti del XIV-XIII a.C. - altri non siano che gli Achei omerici o, in termini moderni, i Micenei.