Concetti Chiave
- Tarquinia, located near the coast, was a significant Etruscan city known for its rich history and cultural connections with Greece.
- Legend claims Tarquinia was founded by Tarconte and was home to Tagete, who taught the Etruscans divination; historically, it suffered after the defeat by the Romans in 474 BC.
- The site features numerous archaeological finds, including ancient urban settlements, the Ara della Regina, and Villanovan necropolises showcasing Greek cultural influence.
- Tarquinia experienced economic growth with the foundation of the Gravisca trading port in the 7th century BC, leading to increased cultural exchanges.
- By the 4th century BC, Tarquinia saw a resurgence with territorial expansion, elaborate tombs, and funerary art reflecting both Etruscan and Greek origins.
Indice
Origini leggendarie di Tarquinia
Tarquinia è una cittadina che sorge a circa 100 chilometri a nord-ovest di Roma, non lontano dalla costa. In etrusco era chiamata Tarchna, in greco Tarkunia e in latino Tarquinii. Secondo la leggenda, essa sarebbe stata fondata da Tarconte, figlio o forse fratello di Tyrsenos, l’eroe da cui, si dice, sarebbe disceso il popolo etrusco.
A Tarquinia, Tagete, ancora bambino, sarebbe emerso dalla terra per insegnare agli Etruschi l’arte della divinazione. Sempre qui, sarebbe approdato anche Demarato, ricco e importante cittadino di Corinto, dalla cui unione con una fanciulla nobile del luogo, sarebbe nato il quinto re di Roma, Tarquinio Prisco. La storia, invece, ci riporta che dopo la battaglia di Cuma del 474 a.C. in cui gli Etruschi furono sconfitti pesantemente dai Romani, anche Tarquinia ne subì i contraccolpi sia economici che commerciali.Declino e rinascita storica
Tito Livio riferisce che i primi scontri tra Tarquinia e Roma avvennero verso gli inizi del IV secolo e il crollo definitivo della città etrusca avvenne intorno al 280 a. C.
Scoperte archeologiche e influenze culturali
Nella prima metà dell’impero, conobbe di nuovo un certo prestigio ed si elevava su di un pianoro, chiamato “La Civita”, a pochi chilometri dalla costa. È in questa zona che è stata rinvenuta una grande quantità di reperti archeologici, cui si aggiungono gli scavi del porto di Gravisca. Nel IX e nell’VIII secolo, Tarquinia presentava un insediamento sparso cui però fece ben presto un insediamento urbano che ben presto conobbe le conseguenze positive dei rapporti commerciali e culturali con la Grecia. Gli scavi hanno portato alla luce un complesso sistema di edifici, con tutta probabilità destinato al culto, una parte della cinta muraria, le Terme Tulliane e il grandioso podio di un tempio, conosciuto come “Ara della Regina”. Sono numerose anche le testimonianze di epoca villanoviana nella necropoli che circonda Civita e su di una collina poco distante.
Evoluzione culturale e artistica
Attorno alla meta dell’ VIII secolo, risale la tomba del Guerriero, una sepoltura principesca che oltre ad un’intera armatura comprende anche dei vasi in metallo prezioso e delle ceramiche il cui stile richiama l’influenza culturale della Grecia. Molto più modesta appare, invece, la cultura espressa dai numerosi reperti risalenti all’epoca orientaleggiante, rispetto alle altre città etrusche, soprattutto nei confronti di Cerveteri. La città ebbe un rinnovato impulso in concomitanza con la fondazione dell’emporio commerciale di Gravisca, avvenuta intorno al VII secolo a. C. Nell’insieme, benché le tombe della fase arcaica costituiscano una minoranza ristretta ai numerosi sepolcri individuati, nei loro affreschi esse manifestano sempre un’assimilazione di tutte le tendenze artistiche dell’arte greca. Dopo un periodo di regressione o quanto meno di stati, intorno al IV secolo a.C. Tarquinia manifesta di nuovo un’apprezzabile fioritura, in concomitanza con un’espansione territoriale verso l’interno. Vengono costruite tombe sotterranee, molto ricche, e destinate ad accogliere diverse generazioni. Le numerose iscrizioni presenti sulle pareti mettono in risalto la dignità sociale del defunto. Insieme alle pitture funerarie, occupano un posto di rilievo i ricchi arredi funebri che testimoniano non solo la loro origine etrusca ma soprattutto quella greca.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine leggendaria di Tarquinia?
- Quali furono le conseguenze della battaglia di Cuma per Tarquinia?
- Quali reperti archeologici sono stati rinvenuti a Tarquinia?
- Come si manifestò la fioritura di Tarquinia nel IV secolo a.C.?
Secondo la leggenda, Tarquinia fu fondata da Tarconte, figlio o fratello di Tyrsenos, l'eroe da cui discenderebbe il popolo etrusco.
Dopo la battaglia di Cuma del 474 a.C., in cui gli Etruschi furono sconfitti dai Romani, Tarquinia subì contraccolpi economici e commerciali.
A Tarquinia sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici, tra cui un complesso sistema di edifici destinati al culto, parte della cinta muraria, le Terme Tulliane, e il podio di un tempio noto come "Ara della Regina".
Nel IV secolo a.C., Tarquinia conobbe una fioritura con l'espansione territoriale verso l'interno, la costruzione di tombe sotterranee ricche e l'assimilazione di tendenze artistiche greche nei loro affreschi.