Fabrizio Del Dongo
Genius
4 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il nome "Le Marche" deriva dalle antiche denominazioni di Marca Ascolana, Fermana e Anconitana, con influenze medievali e origini romane.
  • Verso il X secolo a.C., il territorio era abitato dai Piceni, un popolo che mantenne la propria cultura nonostante le numerose invasioni.
  • Il Piceno divenne parte dell'Impero Romano, subendo tassazioni e conflitti, fino a diventare una delle undici regioni sotto Augusto.
  • Dopo la caduta di Roma, le Marche furono dominate da Goti, Bizantini e Longobardi, prima di essere donate alla Chiesa da Carlo Magno.
  • Nel XIX secolo, le Marche furono occupate da Napoleone e poi integrarono il Regno d'Italia, con un plebiscito che ne sancì l'unione.

Indice

  1. Origini e denominazioni storiche
  2. Invasioni e resistenza culturale
  3. Dominazione romana e prosperità
  4. Invasioni post-impero romano
  5. Signorie e ritorno al papato
  6. Occupazione napoleonica e unità italiana

Origini e denominazioni storiche

Il nome della regione al plurale è entrato nell’uso comune dagli inizi del XIX secoli, mentre prima si parlava di Marca ascolana, di Marca Fermana e di Marca Anconitana. Il termina “marca” ha origini medioevale e sta ad indicare quei particolari territori che si trovavano ai confini dell’Impero.

Prima del Medioevo, veniva usata la denominazione di Piceno che veniva data alla parte meridionale della regione attuale.

Invasioni e resistenza culturale

Verso il X secolo a.C., il territorio fu occupato da un popolo di origine incerta che, secondo la tradizione, si ricollegherebbe ai Sabini. Pare che il nome “Piceni” derivi da “picchio” che i Sabini consideravano come uccello sacro. Successivamente, discesero dal nord i Terramaricoli, mentre altre popolazioni, provenienti dal Mediterraneo risalirono verso il Piceno. In seguito, si aggiunsero i Galli dal Nord e i Sicilioti e i Greci dal Sud. Nonostante tutti queste invasioni, i Piceni riuscirono a mantenere intatta la loro cultura e la loro tradizione, senza essere minimamente influenzati da altri popoli. Tuttavia, ben presto, essi dovettero piegarsi all’espansione della potenza romana.

Dominazione romana e prosperità

All’inizio del III secolo a.C., le popolazioni che occupavano la regione marchigiana stipularono con Roma un trattato di alleanza offensiva e difensiva contro i comuni nemici, cioè i Galli. Tuttavia, trent’anni dopo la aver sconfitto Pirro, i Romani decisero di attaccare i vecchi alleati, diventando così i dominatori della ricca popolazione del Piceno, imponendo gravosi tributi. Più volte i Piceni si ribellarono e lottarono per ottenere vantaggi economici per conseguire l’uguaglianza politica. Finalmente, Ottaviano, una volta ottenuto il potere e trasformata la Repubblica in Impero, trasformò il Piceno diventò una delle undici regioni in cui l’Italia fu divisa dall’Imperatore. Durante il periodo imperiale, il Piceno conobbe un periodo grande prosperità, fu dato di strade, edifici e monumenti vari. L’unità amministrativa istituita da Augusto durò per più di tre secoli, finché non fu distrutta dai barbari.

Invasioni post-impero romano

Dopo la caduta dell’Impero romano, le Marche subirono l’invasione e la dominazione dei Goti, dei Bizantini e dei Longobardi per cui la sola autorità riconosciuta dalla popolazione erano i vescovi. Per questo motivo, quando Pipino il Breve e Carlo Magno, una volta sconfitti i Longobardi, cedettero il Piceno alla Chiesa (774), gli abitanti non opposero alcuna resistenza. Per mantenere la regione sotto il proprio dominio, il Papa dovette combattere a lungo contro gli imperatori tedeschi e contro le città che si stavano costituendo in comuni liberi.

Signorie e ritorno al papato

Col formarsi delle Signorie, nel XVI secolo, la storia delle Marche fu legata a potenti famiglie locali come i Malatesta a Fano e a Pesaro, i Montefeltro prima e i Della Rovere a Urbino.

Occupazione napoleonica e unità italiana

Nel XVI secolo, il Papa ritornò a costituire l’unità politica e amministrativa. All’inizio del XIX secolo, le Marche subirono l’occupazione dell’esercito napoleonico per ritornare di nuovo a far parte dello Stato Pontificio con il Congresso di Vienna. Anche in questa regione si verificarono dei movimenti patriottici finché, occupata dalle truppe italiane comandate dal generale Cialdini, fu ammessa al Regno d’Italia, a seguito di un plebiscito.

Da questo momento la storia delle Marche si identifica con quella dello Stato italiano di cui diventerà una delle 20 regioni, con capitale Ancona.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del nome "Le Marche"?
  2. Il nome "Le Marche" è entrato nell'uso comune agli inizi del XIX secolo, derivando da "Marca", un termine medioevale che indicava territori ai confini dell'Impero.

  3. Chi erano i Piceni e quale fu la loro relazione con i Romani?
  4. I Piceni erano un popolo di origine incerta, forse collegato ai Sabini, che mantenne la propria cultura nonostante le invasioni. Stipularono un trattato con Roma, ma furono poi sottomessi e tassati dai Romani.

  5. Come si trasformò il Piceno sotto l'Impero Romano?
  6. Sotto l'Impero Romano, il Piceno divenne una delle undici regioni d'Italia, vivendo un periodo di prosperità con la costruzione di strade, edifici e monumenti.

  7. Quali potenze dominarono le Marche dopo la caduta dell'Impero Romano?
  8. Dopo la caduta dell'Impero Romano, le Marche furono dominate dai Goti, Bizantini e Longobardi, con l'autorità dei vescovi riconosciuta dalla popolazione.

  9. Come si integrò la regione delle Marche nel Regno d'Italia?
  10. Le Marche furono occupate dalle truppe italiane e, dopo un plebiscito, furono ammesse al Regno d'Italia, diventando una delle 20 regioni con capitale Ancona.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Fabrizio Del Dongo di Mauro_105

URGENTE (321112)

Fabrizio Del Dongo di Lud_

domandina

Fabrizio Del Dongo di Samantha Petrosino