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Concetti Chiave

  • Il termine "Limes" originariamente indicava una via di penetrazione per l'espansione romana, non una linea di difesa.
  • Con il cambiamento della politica romana, il Limes divenne sinonimo di confine fortificato per proteggere l'identità culturale romana.
  • I confini fortificati servivano anche come punti di controllo doganale e gestione dei flussi migratori verso i territori romani.
  • Il Vallo di Adriano, lungo 120 km e difeso da 50.000 uomini, fungeva da barriera e aveva torri di vedetta e fortini.
  • Il Vallo di Antonino, più a nord, includeva un sistema di trappole per aumentare la protezione dell'Impero romano.

Indice

  1. Origine e significato del termine Limes
  2. Evoluzione del concetto di confine
  3. Funzione dei confini fortificati romani

Origine e significato del termine Limes

Il termine latino Limes era da sempre associato all'idea di confine fortificato, ma nella fase iniziale delle conquiste indicava più che altro una via di penetrazione che l'esercito romano percorreva in direzione di nuovi territori. Quindi esso alludeva più a una linea di attacco che a una di difesa.

Evoluzione del concetto di confine

Se in precedenza il confine era costituito da elementi naturali come una catena montuosa o una riva di un fiume ed era sufficiente un cordone di soldati-cittadini a difenderlo con la fine della politica espansionistica romana e l'affermarsi di una politica estera rinunciataria, più impegnata al consolidamento della presenza romana nei territori conquistati forse la necessità di installare strutture di difesa del territorio e della propria identità rispetto all'altro, lo straniero, al barbaro che poteva intaccare l'integrità culturale romana. Il termine Limes da quel momento in poi fu dunque associata all'idea di difesa.

Funzione dei confini fortificati romani

Gli studiosi concordano comunque nel ritenere le linee di confine fortificate dei romani non solo barriere che dividevano, ma punti di controllo doganale e gestione razionale dei flussi migratori di coloro che, attratti dalla civiltà romana, tendevano a dislocarsi nei suoi territori. Infatti il Vallo di Adriano, completato in una decina di anni si estendeva tra i fiumi Solvay e Tyne, era alto circa 4,50 m, spesso alla base 2,5 m, in pietra, lungo 120 km, preceduto da un fossato ed era difeso da circa 50.000 uomini. Il lungo muro era interrotto da torri di vedetta e da fortini, posti a circa un miglio uno dall'altro, che fungevano da caserme, al cui interno sono ancora evidenti magazzini, infermerie e officine.

Analoga funzione aveva il vallo fatto costruire più a nord dall'imperatore Antonino Pio, che premise però alla muraglia anche un sistema di buche, celate nel terreno, nelle quali erano incastrati pali aguzzi, segno del crescente bisogno di protezione avvertito dagli abitanti dell'Impero.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il significato originale del termine "Limes" nell'antica Roma?
  2. Inizialmente, "Limes" indicava una via di penetrazione per l'esercito romano verso nuovi territori, più che un confine difensivo.

  3. Come si è evoluto il concetto di "Limes" con il cambiamento della politica romana?
  4. Con la fine della politica espansionistica, "Limes" divenne associato all'idea di difesa, con strutture fortificate per proteggere l'identità romana e gestire i flussi migratori.

  5. Quali erano le caratteristiche principali del Vallo di Adriano?
  6. Il Vallo di Adriano era lungo 120 km, alto circa 4,50 m, spesso 2,5 m alla base, e difeso da circa 50.000 uomini, con torri di vedetta e fortini a intervalli regolari.

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