Concetti Chiave
- L'imperium romanum assolutistico, fondato da Diocleziano, segnò un'evoluzione strutturale dell'impero, assorbendo gli elementi del popolo e del territorio.
- L'indebolimento dei valori nazionalistici e repubblicani portò Roma ad essere equiparata ad altre città, differenziandosi solo come capitale.
- Costantino confrontò Roma con Bisanzio, rendendola la capitale d'Oriente, sottolineando il cambiamento nel potere imperiale.
- L'imperatore concepiva l'imperium come un patrimonio personale, simile a una proprietà privata, che poteva trasferire ai successori.
- Gli imperatori stabilivano i successori attraverso accordi di correggenza, assicurando la continuità del potere anche prima della loro morte.
L'imperium romanum assolutistico
L’imperium romanum assolutistico, fondato da Diocleziano, rappresenta sotto il profilo strutturale, la risultante dello sviluppo dell’imperium romanum dei periodi precedenti. La novità consistette nel totale assorbimento degli elementi del popolo e del territorio della r.romana da parte dell’imperium e l’indebolimento dei valori nazionalistici del popolo e di quelli repubblicani. Roma fu equiparata a qualunque altra civitas, distinta dalle altre solo perché capitale.
Il ruolo di Costantino
Costantino le contrappose poi Bisanzio (o Costantinopoli) capitale d’Oriente.
Il dominio imperiale
L’imperium fu concepito come patrimonio facente capo all’imperatore; questi era titolare di un dominio imperiale, analogo alla proprietà privata, che si estendeva a tutto l’impero. Il princeps poteva, dunque, disporre dell’impero in qualsiasi momento, in particolare trasferendolo mortis causa ai suoi successori. Dopo il breve periodo Diocleziano, gli imperatori designavano già in vita chi sarebbero stati i loro successori, attraverso accordi politici di correggenza.