Concetti Chiave
- Nel 270, Augusto organizzò le province in senatorie e imperiali per garantire sicurezza e controllo sulle aree più ricche.
- Le province senatorie erano gestite da governatori di rango consolare o pretorio, supportati da legati e questori eletti dal principe.
- Le province imperiali erano amministrate da senatori o procuratori equestri, con poteri militari e giurisdizionali.
- Il territorio provinciale era l'ager provincialis, e i proprietari privati pagavano un'imposta chiamata stipendium.
- I governatori agivano autonomamente, ricevendo istruzioni tramite edicta, e le assemblee provinciali avevano funzioni limitate.
Indice
Divisione delle province
Nel 270 Augusto divise le province in senatorie e imperiali, secondo il criterio di necessità di difesa, per assicurare le province più ricche e potenti, quindi in supremazia. Le province senatorie si distinguevano in consolari e pretorie, a seconda del rango del governatore. Subordinati ad esso c’erano i legati e i questori.
Essi venivano eletti dal principe circondati da altri magistrati imperiali..
Amministrazione delle province imperiali
Le province imperiali erano affidate ai senatori oppure ai procuratori equestri, denominati legati augusti. Essi avevano il comando delle truppe stanziate sul territorio e funzioni giurisdizionali e amministrative.
Gestione del territorio provinciale
Il territorio fu l’ager provincialis, ager publicus delle provinciae. Gli occupatori privati di esso pagavano un imposta reale, lo stipendium. Il governo delle provinciae era autocratico, essendo incontrollato dai sudditi. I governatori ricevevano istruzioni dal princeps attraverso gli edicta e avevano il titolo di proconsules. I consilia provinciae erano ass.annuali dei deputati di tutte le civitates della provincia, le cui attribuzione furono deliberazioni circoscritte.