GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • L'oracolo di Delfi, noto come pizia, offriva risposte criptiche da interpretare, spesso ricevendo doni in cambio.
  • La ricchezza dell'oracolo aumentò grazie ai numerosi omaggi, inclusi templi costruiti dalle polis come segno di devozione.
  • La pizia entrava in uno stato di trance inalando vapori emessi da crepe nel terreno del Tempio di Apollo.
  • I riti di Dionisio coinvolgevano danze sfrenate in luoghi nascosti, celebrando l'estasi e il vino.
  • I riti orfici, ispirati dal mito di Orfeo ed Euridice, esploravano il ciclo della vita e della morte.

Indice

  1. L'oracolo di Delfi
  2. Riti dionisiaci e orfici
  3. Il mito di Orfeo ed Euridice

L'oracolo di Delfi

L’oracolo era una donna, una sacerdotessa, chiamata pizia.

Essa accoglieva le persone e dava loro una risposta, quasi mai precisa, ma da interpretare. Solitamente si portavano all’ oracolo degli omaggi (“naturali” o in denaro). Quindi dopo un po’ di tempo la sua sede divenne ricchissima di beni e doni della popolazione. A Delfi, ogni polis, faceva costruire un proprio tempio come omaggio agli Dei (“da parte della polis”), dove si portavano i doni dell’Oracolo. Questa stanza si chiamava “tesoro”. La donna parlava in modo incosciente (stato di “trans”) perché inalava dei vapori che uscivano da crepe del terreno dove c’era il Tempio di Apollo.

Riti dionisiaci e orfici

Dionisio era il Dio dell’Estasi e del Vino. In origine i riti erano praticati soprattutto da donne in luoghi nascosti ed erano fatti attraverso danze sfrenate in modo che arrivassero all’estasi per entrare in comunione con il Dio: riti dionisiaci.

Per quanto riguarda invece i riti orfici, chiamati così da “Orfeo”, rappresentavano l’alternarsi della vita e della morte, derivata dal Mito di Orfeo e di Euridice.

Mito

Il mito di Orfeo ed Euridice

Orfeo era il marito di Euclide ed insieme vivevano sulla terra.

Un giorno il Dio Apollo si innamora della donna, lei cerca di scappare, Apollo la rincorre e lei inciampa, pestando un serpente, il quale la morde. A causa del morso Euridice muore. Orfeo non si dà pace e cerca di convincere Ade a lasciare libera sua moglie, attraverso la sua arte e la sua musica. Ade accetta ma a condizione che Orfeo, durante la salita per ritornare al mondo dei vivi, lui non si volti a guardarla.

Orfeo, però, è così felice ed emozionato che si “gira”, perdendola per sempre: lui potrà tornare sulla terra ma senza la moglie che, invece, ritorna nel mondo dei morti.

Domande da interrogazione

  1. Chi era l'oracolo e quale ruolo svolgeva a Delfi?
  2. L'oracolo era una sacerdotessa chiamata pizia che accoglieva le persone e dava loro risposte da interpretare. A Delfi, ogni polis costruiva un tempio per omaggiare gli Dei e portare i doni all'oracolo.

  3. Quali erano le caratteristiche principali dei riti dionisiaci?
  4. I riti dionisiaci erano praticati principalmente da donne in luoghi nascosti e consistevano in danze sfrenate per raggiungere l'estasi e entrare in comunione con Dionisio, il Dio dell'Estasi e del Vino.

  5. Qual è la storia dietro i riti orfici e il mito di Orfeo ed Euridice?
  6. I riti orfici rappresentavano l'alternarsi della vita e della morte, ispirati dal mito di Orfeo ed Euridice. Orfeo cercò di riportare in vita Euridice, morta per il morso di un serpente, ma fallì quando si voltò a guardarla durante la salita dal mondo dei morti.

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