Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Dionisio il Grande salì al potere a Siracusa come tiranno costituzionale nel 367 a.C., sostenuto dai ceti popolari.
  • Rafforzò il suo dominio costruendo fortificazioni e creando un potente esercito di mercenari stranieri.
  • Condusse campagne militari per scacciare i Cartaginesi e espandere il suo controllo sulla Magna Grecia.
  • Nonostante i successi militari, Dionisio affrontò difficoltà finanziarie a causa del mantenimento delle sue forze mercenarie.
  • Dopo la sua morte, il suo stato si dissolse rapidamente, con Siracusa coinvolta in una guerra civile e la frammentazione del suo impero.

Indice

  1. Ascesa al potere di Dioniso
  2. Politica interna e militare
  3. Conflitti e alleanze
  4. Ambizioni e cultura di Dionisio
  5. Eredità e declino

Ascesa al potere di Dioniso

Appoggiato dai ceti popolari, nel 367 a.C., Dioniso il Grande arrivò al governo di Siracusa nel come “strategos autokrator”, cioè come tiranno costituzionale e restò al potere per dieci anni. All’inizio, le operazioni di guerra che intraprese non gli furono favorevoli, tanto è vero che dovette scendere a patti con i Cartaginesi.

Politica interna e militare

In politica interna, dopo essersi liberato dell’opposizione costituita dai ceti aristocratici, si preoccupò di distribuire i beni agli stranieri e agli schiavi liberati, trasformò l’isola di Ortigia, antistante Siracusa, in una cittadella fortificata. Inoltre, fece fortificare il castello di Eurialo e allestì una potente flotta. Infine costituì un potente esercito di mercenari del quale facevano parte Iberi, Celti e Campani. Addirittura per rafforzare la cavalleria dette ordine che fossero acquistati dei cavalli dai Veneti che erano famosi per la loro robustezza. In questo modo, egli poté rafforzare il proprio dominio sullo stretto di Messina e intraprese una sistematica azione per scacciare i Cartaginesi dall’isola.

Conflitti e alleanze

Assediato nella sua città dall’esercito cartaginese, egli poté contare sull’aiuto delle temibili truppe spartane che intervennero e vinsero i Cartaginesi, contando anche sul fatto che era scoppiata una pestilenza. Da quel momento in poi, Dionisio passò di successo in successo con lo scopo di annettere la Magna Grecia. Dopo aver cercato e ottenuto l’alleanza con Taranto, m risalì l’Adriatico fino ad Ancona e ad Adria. Sul mar Tirreno, promosse dimostrazioni navali contro gli Etruschi, saccheggiando Pyrgi, porto di Caere e occupando anche un porto della Corsica. Nello stesso anno, i Cartaginesi riaprirono le ostilità e questa volta essi trovarono degli alleati tra i Greci d’Italia, insofferenti dell’invadenza di Dionisio.

Ambizioni e cultura di Dionisio

Il trattato di pace segnò nel fiume Platani il confine fra la Sicilia cartaginese e la Sicilia greca. Per affermare il suo regime, Dionisio ci circondò da un grande fasto e nella ricerca di popolarità, compose delle tragedie, dal carattere piuttosto mediocre. Si diceva che egli avesse scritto la tragedia Il riscatto di Ettore, che ottenne il primo premio sul tavolo che era appartenuto a Eschilo e con la penna di Euripide che avrebbe acquistato appositamente. Le difficoltà interne non mancarono a causa dei gravosi impegni finanziari necessari per il mantenimento delle forze mercenarie. La sua tirannia durò dieci anni. Molti scrittori contemporanei lo considerarono come un precursore di Alessandro Magno e questo fece si che il suo obiettivo fosse di realizzare un vasto impero d’Occidente che potesse inglobare anche i Barbari stanziati nella penisola italiana.

Eredità e declino

Quello creato da Dionisio fu comunque il primo Stato in Italia e perfino in Occidente con le strutture di una grande organizzazione politica che però alla morte del tiranno si sgretolò quasi subito e con molta facilità: Siracusa fu dilaniata da una guerra civile fra il figlio di Dionisio ed un pretendente appoggiato dai Cartaginesi, i mercenari campani e sabelli si costituirono Stati indipendenti.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Dionisio di Siracusa e come arrivò al potere?
  2. Dionisio il Grande arrivò al governo di Siracusa nel 367 a.C. come "strategos autokrator", sostenuto dai ceti popolari, e rimase al potere per dieci anni come tiranno costituzionale.

  3. Quali furono le principali azioni di Dionisio in politica interna?
  4. Dionisio si liberò dell'opposizione aristocratica, distribuì beni agli stranieri e schiavi liberati, fortificò Ortigia e il castello di Eurialo, e creò un potente esercito di mercenari.

  5. Come si sviluppò la politica estera di Dionisio?
  6. Dionisio cercò di scacciare i Cartaginesi dalla Sicilia, si alleò con Taranto, risalì l'Adriatico, e promosse azioni navali contro gli Etruschi, saccheggiando Pyrgi e occupando un porto in Corsica.

  7. Quali furono le conseguenze della morte di Dionisio?
  8. Alla morte di Dionisio, il suo impero si sgretolò rapidamente, Siracusa fu coinvolta in una guerra civile, e i mercenari campani e sabelli formarono Stati indipendenti.

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