Concetti Chiave
- Nell'Iliade e nell'Odissea, le divinità greche mostrano caratteristiche umane, mentre alcuni eroi possiedono un'aura divina, riflettendo l'antropomorfismo del pensiero religioso greco.
- Gli dei dell'Olimpo sono rappresentati come una casta con rivalità e favoritismi, differenziandosi dagli uomini solo per la loro immortalità.
- La religione nell'antica Grecia non mirava a diffondersi imperialisticamente, ma era strettamente legata all'orgoglio civico e alle pratiche comunitarie nelle poleis.
- La poesia di Omero ed Esiodo fornisce un modello per comprendere l'atteggiamento dei Greci verso le divinità e la concezione dell'universo.
- I riti religiosi greci avevano spesso un carattere agricolo e stagionale, come i misteri eleusini, collegati ai cicli della natura e alle celebrazioni di eventi felici.
Indice
Gli dei e gli eroi
Nell’Iliade e nell’Odissea, gli dei hanno un carattere umano mentre alcuni eroi evidenziano un’aura divina. Per esempio Achille si rivolge alla propria madre Teti, una divinità marina, Ulisse è guidato da Atena e Agamennone è protetto da Zeus.
Antropomorfismo divino
Gli dei dell’Olimpo si comportano come fossero dei componenti di una casta, con tutti i difetti del caso: sono presi da rivalità, praticano i favoritismi e sono diversi dagli uomini solo perché immortali. La descrizione antropomorfiche che Omero fa delle divinità ha caratterizzato tutto il pensiero religioso dell’antica Grecia, dando così l’impressione che la visione che essi avevano dell’universo divino avesse sempre e comunque un aspetto ricalcato su quello umano. Tuttavia anche nei poemi omerici a volte ci troviamo davanti a divinità con caratteristiche molto diverse: rivolte contro Zeus,presenza del suo mostruoso genitore Crono, forze più potenti degli dei come le Erinni. Inoltre nell’Odissea, Ulisse fa visita agli abitanti del mondo sotterraneo e fugge terrorizzato alla vista della loro regina Persefone. Come aveva fatto Esiodo, in Omero un grande numero di personaggi mitici vengono descritte nella successione di generazioni e nella vittoria delle generazioni più giovani sulle vecchie. Infatti le ultime potenze vincitrici sono Zeus e tutta la sua famiglia olimpica; esse avevano lottato contro i mostri per imporre all’universo un ordine che fosse veramente umano mentre le loro unioni fisiche con i mortali avevano generato uomini e donne dai poteri semidivini.
Divinità e giustizia
Anche se la poesia di Omero o di Esiodo non hanno molti legami con le pratiche religiose, essa ci fornisce comunque un modello per fornisce l’atteggiamento dei Greci nei confronti delle divinità e per spiegare l’origine e la storia dell’Universo. Per esempio, Esiodo crede nella giustizia di Zeus e quindi della vittoria del padre degli dei fra gli uomini. Anche nell’Iliade, il piano di Zeus domina la storia ed è questa divinità che porta ad una soluzione giusta del conflitto fra Greci e Troiani. Questo concetto della giustizia riconosciuta alle divinità ha un carattere umano ed è un aspetto della visione antropomorfica che i Greci avevano degli dei.
Religione e orgoglio civico
Nella Roma antica la religione aveva un carattere imperialistico e anche le religioni rivelate dei nostri tempi; questo significa che esisteva la volontà di diffonderle il più possibile anche con le conversioni forzate e con la violenza. Per i Greci non era così: i Greci combattevano contro i Greci e se sono entrati in guerra con altri popoli non è stato certamente per diffondere la loro credenza religiosa. Nelle poleis la religione era un elemento importante nell’orgoglio civico. Infatti nella vita ufficiale delle città, l’altare e il rito costituiva un elemento imprescindibile. Soprattutto Atena, era una divinità domestica protettrice dei palazzi reali e di altri luoghi importanti della comunità. Gli altri dei erano associati a culti diversi celebrati in numerosi centri di cui erano i protettori. Questo legame fra vita comunitaria e religione ha delle origini molto antiche e soprattutto umili.
Riti e celebrazioni
Infatti,l e prime comunità greche era numericamente modeste e di carattere rurale. Il potersi assicurare del cibo era legato al susseguirsi delle stagioni. Questi periodo dell’anno erano legati anche alla possibilità di evitare dei pericoli e alla celebrazione di feste in occasione di un evento felice. In certi momenti dell’anno, la famiglia o il casato, in senso lato, oppure tutto il villaggio invocavano l’interventi degli dei o delle divinità locali con il compimento di sacrifici, canti danze, processioni, giochi o brevi rappresentazioni. La natura agricola e stagionale di questi riti è evidente. Per esempio, i misteri eleusini, in origine erano forse una cerimonia annuale associata a Demetra e alla figlia Proserpina in occasione della raccolta dei prodotti della terra. Queste forze che provenivano dalla terra erano caratterizzate da un senso di terrore e di salvezza.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo degli dei nell'Iliade e nell'Odissea?
- Come viene descritta la giustizia divina nei poemi omerici?
- In che modo la religione greca differisce da quella romana?
- Qual era l'importanza della religione nella vita delle poleis greche?
- Quali erano le origini dei riti religiosi nelle prime comunità greche?
Nell'Iliade e nell'Odissea, gli dei hanno un carattere umano e interagiscono con gli eroi, come Achille, Ulisse e Agamennone, influenzando gli eventi con favoritismi e rivalità.
Nei poemi omerici, la giustizia divina è rappresentata attraverso Zeus, che domina la storia e porta a soluzioni giuste nei conflitti, riflettendo una visione antropomorfica degli dei.
La religione greca non aveva un carattere imperialistico e non mirava a diffondersi con la forza, a differenza della religione romana, che era associata a conversioni forzate e violenza.
Nelle poleis greche, la religione era fondamentale per l'orgoglio civico, con altari e riti che costituivano elementi imprescindibili nella vita ufficiale delle città.
I riti religiosi nelle prime comunità greche avevano origini agricole e stagionali, legati al susseguirsi delle stagioni e alla celebrazione di eventi felici, come i misteri eleusini associati a Demetra e Proserpina.