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Concetti Chiave

  • Nell'antica Grecia, l'anatomia si sviluppò come disciplina scientifica, influenzando la fisiologia dell'esercizio muscolare.
  • Le scuole di medicina greche iniziarono a investigare le malattie attraverso processi fisici e chimici, distaccandosi dalle credenze religiose.
  • Alcmeone da Crotone contribuì allo sviluppo dell'anatomia attraverso la dissezione e la scoperta dei nervi umani.
  • Ippocrate introdusse l'importanza dello stile di vita per la salute, enfatizzando dieta ed esercizio fisico come mezzi di prevenzione e cura.
  • Platone promosse l'attività fisica come parte essenziale del benessere, integrando anima e corpo nell'educazione olistica dell'individuo.

Indice

  1. L'anatomia nell'antica Grecia
  2. La medicina greca e le sue scuole
  3. Contributi di Alcmeone e Ippocrate
  4. Platone e l'importanza dell'attività fisica

L'anatomia nell'antica Grecia

Nell'antica Grecia e in Asia Minore l'anatomia si affermò come disciplina scientifica e i primi concetti anatomiche diedero vita a una primitiva fisiologia dell'esercizio muscolare.

La medicina greca e le sue scuole

Le civiltà minoica e miceneo-cretese la medicina, seppur molto sviluppate, la associavano ancora alle pratiche religiose e ai riti magici; con la nascita, a partire dal VI secolo a.C., delle scuole di medicina greche di Crotone, Cnido e Kos la medicina iniziò a essere praticata come scienza attiva fondata sull'osservazione, che indaga le ragioni della malattia nei processi fisici e chimici, piuttosto che nell’inclusione di divinità maligne e oscure.

Contributi di Alcmeone e Ippocrate

Alcmeone da Crotone, medico e filosofo greco, è considerato il primo ideatore di un'opera anatomica, chiamata “Sulla natura”, della quale sono rimasti solamente pochi stralci. Egli effettuò la dissezione dei corpi umani, scoprì i nervi e pensò in modo rudimentale al loro funzionamento. Immaginò inoltre la malattia come la rottura di una stabilità interna.

Anche Ippocrate è considerato il «padre» della medicina moderna, riteneva la salute come uno stato di equilibrio tra i quattro «umori» del corpo umano e la malattia come assenza del loro equilibrio, di cui l'individuo era in parte colpevole. Egli per primo trovò l'importanza di considerare lo stile di vita del malato per capire e sconfiggere la malattia da cui veniva colpito. Tra i mezzi a disposizione del medico per intervenire contro la malattia egli poneva la dieta e l’esercizio fisico, che, rafforzando il fisico e rendendolo più forte e resistente, avevano anche un rilevante ruolo di prevenzione.

Anche Erodico, medico e atleta, appoggiò l'importanza della dieta e dell'allenamento.

Platone e l'importanza dell'attività fisica

Uno dei filosofi che teorizzò maggiormente la necessità dell'attività fisica fu Platone; secondo lui l'attività fisica, accompagnata alla pratica di altre discipline, aiuta a garantire il benessere dell'uomo inteso come un tutt'uno formato da anima e corpo. Poiché l'equilibrio tra queste due componenti è alla base della salute dell'uomo, è indispensabile che ognuno lo preservi attraverso le cure igieniche, l’attività motoria, la musica e la cultura in generale, perché solo prendendosi cura dell'anima è possibile curare correttamente il corpo.

Le innovazioni pedagogiche apportate da Platone e dagli altri filosofi di Atene a partire dal V secolo a.C. contribuirono a diffondere l'idea che l'educazione fisica e le pratiche motorie servissero a formare un individuo completo, dove insieme alla bellezza fisica e armonia dovevano esprimersi l’intelligenza e l’equilibrio razionale

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i contributi di Alcmeone da Crotone alla medicina?
  2. Alcmeone da Crotone è considerato il primo ideatore di un'opera anatomica e scoprì i nervi attraverso la dissezione dei corpi umani, immaginando la malattia come una rottura di stabilità interna.

  3. Come Ippocrate influenzò la medicina moderna?
  4. Ippocrate è considerato il «padre» della medicina moderna, poiché introdusse il concetto di salute come equilibrio tra i quattro «umori» del corpo e sottolineò l'importanza dello stile di vita, della dieta e dell'esercizio fisico nella prevenzione e cura delle malattie.

  5. Qual era la visione di Platone sull'attività fisica?
  6. Platone teorizzò che l'attività fisica, insieme ad altre discipline, fosse essenziale per il benessere dell'uomo, inteso come un tutt'uno di anima e corpo, e che l'equilibrio tra queste componenti fosse fondamentale per la salute.

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