Concetti Chiave
- Le città mesopotamiche veneravano ciascuna un dio particolare e la religione era profondamente radicata nelle popolazioni.
- La religione mesopotamica era politeistica e antropomorfica, con divinità che avevano caratteristiche umane e necessitavano di nutrimento.
- Non esisteva una credenza in un aldilà felice; la morte portava a una regione senza luce e speranza.
- I Mesopotamici credevano in spiriti maligni, con gli esorcisti che svolgevano un ruolo importante nella lotta contro i demoni.
- La pratica dell'esorcismo contribuì allo sviluppo della farmacologia, con rimedi basati principalmente su sostanze vegetali.
Indice
Religione e divinità mesopotamiche
Le città mesopotamiche si riconoscevano ciascuna in un dio particolare e le popolazioni, profondamente religiose, si affidavano alla benevolezza divina. Inoltre i sudditi si recavano nei principali luoghi sacri, come per esempio le zigguarat.
Caratteristiche degli dei mesopotamici
Gli dei personificavano le forze della natura: Anu era il dio del cielo, Enki il dio della terra e delle acque, Enlil il dio dei fenomeni atmosferici e Ishtar la dea dell'amore e della fedeltà.
Riti e credenze mesopotamiche
Questa religione era politeistica, poichè venivano adorati molti dei, e antropomorfica, in quanto le divinità avevano aspetto e sentimenti umani.
Proprio perchè simili agli uomini, gli dei avevano famiglia, amavano e odiavano, si alleavano e combattevano fra loro. I fedeli dovevano nutrirli per tenerli in vita e quindi, più volte al giorno venivano portate delle vivande davanti alle loro statue collocate nei templi: una parte era bruciata, una parte veniva consumata dai sacerdoti e una parte era distribuita ai poveri.Concezione della morte e spiriti maligni
In Mesopotamia, a differenza di quanto accadeva in Egitto, non esisiteva la credenza in un'aldilà felice: la morte, infatti, conduceva le anime in una regione priva di luce e di qualsiasi speranza.
Esorcismo e farmacologia in Mesopotamia
I Mesopotamici credevano inoltre nell'esistenza di spiriti maligni, i demoni, che infestavano le rovine, i cimiteri, i monti, il deserto, i luoghi solitari. Nella lotta contro le presenze demoniache, acquistò notevole importanza una nuova figura, quella dell'esorcista, che doveva liberare l'uomo posseduto dal "diavolo" attraverso scongiuri noti solo a lui. Gli esorcisti facevano ricorso al fuoco, all'acqua, alle pietre "miracolose" e , soprattutto, alle erbe. Si crearono così i presupposti della farmacologia, come documentano gli elenchi di rimedi e preparati, per lo più a base di sostanze vegetali, incisi su tavolette d'argilla. Inoltre vi erano dei testi sacri molto importanti come per esempio l’epopea di Gilgamesh.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali caratteristiche degli dei mesopotamici?
- Come venivano praticati i riti religiosi in Mesopotamia?
- Qual era la concezione della morte in Mesopotamia?
Gli dei mesopotamici personificavano le forze della natura e avevano aspetto e sentimenti umani. Erano divinità antropomorfiche che amavano, odiavano, si alleavano e combattevano fra loro.
I riti religiosi mesopotamici prevedevano che i fedeli nutrissero gli dei per tenerli in vita. Le vivande venivano portate davanti alle statue nei templi, una parte era bruciata, una consumata dai sacerdoti e una distribuita ai poveri.
In Mesopotamia, la morte conduceva le anime in una regione priva di luce e speranza, a differenza dell'Egitto dove si credeva in un aldilà felice.