DarioA06
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Concetti Chiave

  • La "pace romana" fu un periodo di stabilità e sviluppo durante il I e II secolo, con un'economia principalmente agraria ma un commercio in forte crescita grazie a infrastrutture e un sistema monetario unico.
  • L'esercito romano, posizionato principalmente nelle aree settentrionali, contribuì allo sviluppo economico di queste regioni, spostando gradualmente il centro economico verso le province.
  • Nonostante la crescita economica, la società romana imperiale era caratterizzata da forti disuguaglianze sociali tra un'élite ristretta e la grande massa della popolazione.
  • Esisteva una certa mobilità sociale, con possibilità di arricchimento attraverso la carriera militare o la liberazione dalla schiavitù, sebbene l'accesso all'élite dirigente fosse limitato.
  • La plebe romana, numerosa e poverissima, riceveva sussidi statali come distribuzioni di grano e spettacoli pubblici per mantenere la stabilità sociale e politica.

Indice

  1. La pax romana e l'economia
  2. Commercio e infrastrutture
  3. Disuguaglianze sociali e mobilità
  4. La plebe romana e il controllo sociale

La pax romana e l'economia

I romani celebravano come "pace romana" (pax romana) il lungo periodo di pace, stabilità e sviluppo che caratterizzò il loro dominio nel I e nel II secolo. Durante l'impero, quella romana rimase un'economia agraria, ma la produzione agricola aumentò più per la stagione delle coltivazioni (per esempio nell'Africa settentrionale) che per significative innovazioni in zone organizzative e tecnologiche.

Commercio e infrastrutture

Si svilupparono però in misura rilevante i commerci, grazie alla rete di infrastrutture e alla presenza di un unico sistema monetario, che misero in connessione mercati regionali anche molto lontani fra loro. Anche l'esercito, collocati prevalentemente nelle aree settentrionali, ebbe un ruolo economico rilevante e rappresenta un fattore di sviluppo per quelle regioni. Se inizialmente Roma e l'Italia furono il centro dí questo sistema, con il tempo il baricentro economico dell'impero andò spostandosi sempre più verso le province. Ne soffrì particolarmente l'economia italica, sottoposta alla concorrenza vincente delle produzioni provinciali: il grano dall'Egitto, l'olio dalla Spagna, il vino dalla Gallia.

Disuguaglianze sociali e mobilità

La società romana imperiale fu certamente più ricca di tutte quelle che l'avevano preceduta, ma anche caratterizzata allo stesso tempo da forti disuguaglianze. Vi era, infatti, una classe dirigente formata da un numero ristretto di individui, costituita da senatori, cavalieri e decurioni (l'aristocrazia delle città). A seconda del patrimonio di sesterzi (la moneta romana dell’epoca) si poteva ricoprire uno dei precedenti ruoli.

A questo strato sociale superiore, gli honestiores, faceva riscontro la grande massa degli humiliores, che comprendeva tutte le altre categorie. Nonostante questa netta distinzione, il mondo romano consentiva una certa mobilità sociale: attraverso la carriera nell'esercito o la manomissio ne, cioè la liberazione dalla schiavitù, era possibile anche a persone di modesta origine ac cumulare talora notevoli ricchezze, pur senza entrare a fare parte dell'élite dirigente.

La plebe romana e il controllo sociale

Enorme era il problema della plebe romana, di condizioni poverissime, che affollava una città di oltre un milione di abitanti, cifra altissima per l'epoca. Per "tenere buono" e accattivarsi il favore di questo popolo, lo stato provvedeva attraverso distribuzioni di grano (frumen tationes) ma anche organizzando giochi e spettacoli (panem et circenses, "pane e spettacoli da circo").

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo dell'esercito nell'economia dell'impero romano?
  2. L'esercito aveva un ruolo economico rilevante, specialmente nelle aree settentrionali, contribuendo allo sviluppo di quelle regioni.

  3. Come si caratterizzava la società romana imperiale in termini di ricchezza e disuguaglianze?
  4. La società romana imperiale era più ricca rispetto alle precedenti, ma presentava forti disuguaglianze, con una classe dirigente ristretta e una grande massa di humiliores.

  5. Quali misure adottava lo stato romano per mantenere il favore della plebe?
  6. Lo stato romano distribuiva grano e organizzava giochi e spettacoli per mantenere il favore della plebe, una popolazione di condizioni poverissime.

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