Concetti Chiave
- Costantino, nato nel 280, fu un imperatore che influenzò profondamente la Chiesa, convertendosi al Cristianesimo dopo la morte del cognato Licinio.
- L'Editto di Milano del 313 garantì la libertà religiosa, permettendo alla Chiesa di organizzarsi e diventare una figura giuridica riconosciuta.
- A Costantino si attribuisce l'abolizione della crocifissione, la soppressione delle lotte dei gladiatori e l'umanizzazione delle leggi sui bambini e schiavi.
- Costantino fondò Costantinopoli e costruì importanti edifici religiosi, contribuendo all'espansione del Cristianesimo.
- Nonostante i benefici, la protezione imperiale rese la Chiesa dipendente dal potere politico, portando a un futuro conflitto tra autorità ecclesiastica e imperiale.
Indice
L'influenza di Costantino
Con la sua conversione e la sua influenza, l’Imperatore Costantino ha avuto un ruolo di primaria importanza per la storia della Chiesa e per l’espansione del Cristianesimo. Nato nel 280, era figlio di Costanzo Cloro.
La madre, Elena, che successivamente sarà venerata come santa, pur essendo di umili origini era una donna di grande valore. Costantino regnò come sovrano assoluto dal 325 al 337, anno della sua morte. Secondo la leggenda, egli vinse la battaglia di Ponte Milvio nel 312 per un intervento di Dio. Ma non fu questo l’episodio a determinare la sua conversione al Cristianesimo. Egli decise di abbracciare la nuova religione solo dopo la morte del cognato Licinio, un ostinato persecutore dei Cristiani.L'Editto di Milano
L’Editto di Milano del 313 lasciava ad ognuno la libertà di scegliere e professare la religione che voleva. La Chiesa fu finalmente libera e il suo clero venne dotato degli stessi privilegi di cui avevano goduto fino ad allora i sacerdoti pagani, mentre ai vescovi furono concessi gli stessi diritto avuti dai senatori. La Chiesta fu riconosciuta come persona giuridica, cioè capace di ricevere dei lasciti. Con queste decisioni,lo Stato aveva ammesso accanto a sé una società universale di cui non poteva ancora valutare né l’importanza, né l’incidenza. In pratica, si trattava del primo riconoscimento statale, inaudito per la cultura del tempo, della divisione della vita umana in due sfere autonome: politica e religione, Stato e Chiesa. D’altra parte nelle sacre Scritture è riportato: “Date a Cesare quello che è di Cesare e date a Dio quello che è di Dio”. In pratica, l’Editto di Milano fu l’editto della libertà di coscienza.
Riforme sociali e religiose
La Chiesa poté così cominciare ad organizzarsi. Le cariche di Stato potettero essere assunte anche dai cristiani e la domenica, in ricordo della Resurrezione di Cristo, diventò giorno festivo (= giorno del Signore). Nel 315, fu abolita la pratica della crocifissione, nel 325 le lotte dei gladiatori furono soppresse e il diritto civile e penale relativo ai bambini e agli schiavi fu reso più umano. Venne promulgata tutta una serie di leggi a protezione della vita familiare e della moralità pubblica. Per la prima volta, sulle monete, apparvero dei segni cristiani; i luoghi di culto della nuova religione si moltiplicarono e all’interno la Chiesa cominciò a strutturarsi sul modello statale imperiale.
Costantinopoli e l'architettura religiosa
Inoltre, Costantino si preoccupò anche di ingrandire ed abbellire Bisanzio, che fece chiamare Costantinopoli, nuova capitale d’Oriente.
La dipendenza della Chiesa
La protezione dell’Imperatore alla Chiesa, la favorì, ma in un certo senso contribuì a renderla dipendente dall’autorità politica. Nei secoli futuri, la Chiesa renderà di emanciparsi dal trono e questo avrà un notevole costo. Infatti, si venne a fiondare il dogma politico secondo cui l’Imperatore è il signore della chiesa; all’inizio si trattò soltanto di una sorta di clericalismo politico, ma con Giustiniano il concetto si trasformò in cesaropapismo. La vita religiosa, fino ad allora piuttosto interiore, cominciò riflettersi verso l’esterno, prendendo come esempio il modello imperiale. Infatti lo stesso Costantino fece costruire una chiesa a Costantinopoli su cui l’imperatore Giustiniano farà edificare Santa Sofia. Ad essa si aggiunsero la chiesa del Santo sepolcro a Gerusalemme, la basilica del Redentore a Roma e Santa Costanza, nata come mausoleo per le figlie. Significativo è il fatto che questo ultimo edificio religioso fu costruito con il materiale proveniente dal circo di Nerone. Va anche ricordata l’edificazione della primitiva basilica di San Pietro. Questi interventi esaltavano l’uccisione dei martiri uccisi dallo Stato romano e riconoscevano da po arte dello Stato stesso la vittoria del primo apostolo Pietro sui suoi persecutori. Inoltre, Costantino donò al vescovo di Roma il palazzo del Laterano, ponendolo così in un’elevata posizione sociale terrena.
Diffusione del Cristianesimo
Il merito della diffusione del Cristianesimo non spetta soltanto all’Imperatore, ma anche alla forza interna della nuova religione; i cristiani costituivano una minoranza, anche se sempre più importante all’interno di un mondi pagano che continuava a porre una forte resistenza Intanto,però, vista la benevolenza dell’Imperatore, essere cristiano non costituiva più un pericolo, bensì un vantaggio; l’affluire di masse verso il Cristianesimo, oltre al fatto che il battesimo portava ad una promozione sociale, comportò un abbassamento del livello religioso e morale. Ancora più pericolosa era la penetrazione di costumi ed usanze pagane che la Chiesa non ostacolò,ma che contribuì a mantenere in vita elementi originariamente pagani; infatti, molte feste cristiane altro non erano che feste pagane.
Cristianesimo come religione di Stato
Con rapidità sempre più crescente. La Chiesa, sentendosi forte dell’appoggio imperiale, convertì al Cristianesimo le regioni dell’Impero. Gli imperatori approvarono e favorirono questa evoluzione, anche per un calcolo politico ben preciso perché toglieva consensi al paganesimo. La religione cristiana da religione equiparata al paganesimo era diventata ormai religione di Stato. Venne così a porsi un problema nuovo: come si poteva impegnarsi politicamente secondo l’insegnamento di Gesù? In un primo momento, facendo riferimento all’insegnamento di San Paolo, doveva essere data obbedienza all’Imperatore il quale si teneva obbligato a mettere ordine nelle questioni ecclesiastiche e l’accordo dei vescovi era irrilevante. Questo assetto iniziale ci fa capire le vicende successive sia della Chiesa europea che di quella d’Oriente.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo dell'Imperatore Costantino nella storia della Chiesa e del Cristianesimo?
- Quali furono le conseguenze dell'Editto di Milano del 313?
- In che modo Costantino ha influenzato l'architettura religiosa?
- Quali furono gli effetti della protezione imperiale sulla Chiesa?
- Come si è evoluto il rapporto tra Cristianesimo e paganesimo sotto l'influenza di Costantino?
L'Imperatore Costantino ha avuto un ruolo cruciale nella storia della Chiesa e nell'espansione del Cristianesimo, grazie alla sua conversione e alle sue politiche che hanno favorito la libertà religiosa e l'organizzazione della Chiesa.
L'Editto di Milano del 313 garantì la libertà di religione, permettendo alla Chiesa di organizzarsi e ai cristiani di assumere cariche di Stato, segnando l'inizio della separazione tra sfera politica e religiosa.
Costantino ha influenzato l'architettura religiosa costruendo chiese importanti come quella a Costantinopoli, che Giustiniano trasformò in Santa Sofia, e contribuendo all'edificazione di altre basiliche significative.
La protezione imperiale favorì la Chiesa ma la rese anche dipendente dall'autorità politica, portando in futuro a tensioni e al concetto di cesaropapismo.
Sotto Costantino, il Cristianesimo divenne religione di Stato, ma la Chiesa non ostacolò l'integrazione di usanze pagane, portando a una fusione di elementi pagani e cristiani nelle pratiche religiose.