Concetti Chiave
- Le città romane erano caratterizzate da dimensioni enormi e popolazioni che raggiungevano il milione di abitanti.
- La plebe romana era spesso disoccupata non per scelta, ma per mancanza di un sistema industriale che offrisse lavoro sufficiente.
- Le distribuzioni gratuite di frumento e doni dai ricchi permettevano ai plebei di sopravvivere, evidenziando la disparità economica.
- Gli spettacoli pubblici avevano una funzione politica, permettendo alla plebe di esprimere opinioni sui leader politici attraverso la partecipazione agli eventi.
- Non esisteva un settore terziario sviluppato, come ministeri o scuole di massa, limitando ulteriormente le opportunità lavorative.
Le città romane e la plebe
Le caratteristiche delle città romane sono le dimensioni gigantesche, popolazioni che ammontano a un milione di abitanti (a esclusione degli stranieri).
Il famosissimo giudizio del poeta satirico Giovenale, è rimasto nell'opinione comune, spiega la falsità dei politici di distrarre il popolo dalla politica con pane e giochi ("panem et circenses"), ha caratterizzato lo stile di vita degradato della plebe, che pretendeva di essere mantenuta e divertita a spese pubbliche, e riteneva di non lavorare. Tutto questo è superficiale, non si tiene conto della complessità del problema. Esistevano numerosissime imprese artigianali, e di notevoli dimensioni lavoravano non solo gli schiavi, anche i liberi. Molti plebei lavoravano con regolarità nel settore dell'edilizia pubblica e privata, ma anche nel commercio. La maggior parte della popolazione era disoccupata, sopravvivevano grazie alle distribuzioni gratuite di frumento garantite dall'imperatore, o grazie a doni di famiglie più ricche. La plebe disoccupata non lo era per propria scelta.
Economia e lavoro nell'antica Roma
Non esistevano industrie capaci di offrire lavoro a migliaia di cittadini, l'economia industriale si basa sulla produzione di massa: le merci prodotte in serie, ritmi intensi e un largo pubblico di compratori. Nell'epoca romana questo largo numero di compratori non esisteva: parte della popolazione era composta da schiavi, senza alcun salario, parte della popolazione lavorava per il proprio sostegno, e i contadini, gli attrezzi li producevano da sè. L'unica categoria che poteva contare su un salario erano i soldati, ma il numero di soldati non era tale da mutare l'economia romana. Mancavano i presupposti per la nascita di un sistema industriale. Non esistevano ministeri e uffici affollati, uffici postali, scuole di massa: quell'insieme di servizi che costituisce il "settore terziario". I plebei che ricevevano distribuzioni alimentari, erano poveri privilegiati ammessi alle distribuzioni per qualifica personale, i veri poveri non avevano alcun privilegio a spese pubbliche.
Spettacoli e politica romana
In quanto alla sfrenata passione per i giochi che avrebbe allontanato la plebe dalla politica, è vero piuttosto il contrario. Gli spettacoli avevano funzioni politiche, Cicerone aveva affermato che il popolo manifestava i propri sentimenti per i personaggi politici, quando essi prendevano parte agli spettacoli, obbligo a partire dall'imperatore stesso. Augusto partecipava regolarmente agli spettacoli, in caso di assenza si scusava pubblicamente e mandava un delegato da lui scelto per rappresentarlo. Alcuni imperatori a cominciare da Nerone, prendevano parte all'esibizione personalmente da gladiatori, divenendo idoli per le folle.
Domande da interrogazione
- Quali erano le caratteristiche principali delle città romane e della popolazione di Roma antica?
- Qual era il ruolo dei giochi e degli spettacoli nella società romana?
- Perché non si sviluppò un sistema industriale nell'antica Roma?
Le città romane erano caratterizzate da dimensioni gigantesche e popolazioni che potevano raggiungere un milione di abitanti. La plebe, spesso disoccupata, sopravviveva grazie alle distribuzioni gratuite di frumento e doni da famiglie ricche, mentre molti lavoravano nell'edilizia e nel commercio.
Gli spettacoli avevano funzioni politiche, permettendo al popolo di esprimere i propri sentimenti verso i politici. Imperatori come Augusto partecipavano regolarmente, e alcuni, come Nerone, si esibivano personalmente, diventando idoli per le folle.
Non esistevano industrie capaci di offrire lavoro a migliaia di cittadini, poiché l'economia industriale richiede produzione di massa e un ampio pubblico di compratori, che mancavano nell'epoca romana. La popolazione era composta in gran parte da schiavi senza salario e contadini autosufficienti.