Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Prammatica sanzione era un tipo di costituzione imperiale che permetteva ai sovrani di emanare norme senza il consenso dei corpi rappresentativi.
  • Giustiniano promulgò la Prammatica sanzione nel 554 per stabilire l'assetto territoriale dell'Italia dopo la guerra greco-gotica.
  • L'Italia fu trasformata in una provincia dell'Impero bizantino, con il potere civile e militare concentrato nelle mani dell'esarca di Ravenna.
  • Le ordinanze dei re ostrogoti furono annullate, con un ritorno alla preponderanza economica e sociale dei grandi signori.
  • La Prammatica sanzione fu inclusa nel Corpus iuris civilis, sottolineando la sua importanza nel quadro legale dell'epoca.

Indice

  1. Origine e significato della prammatica sanzione
  2. Prammatica sanzione del 1713 e Carlo VI
  3. Giustiniano e la prammatica sanzione del 554
  4. Conseguenze della prammatica sanzione in Italia
  5. Impatto economico e sociale della prammatica sanzione

Origine e significato della prammatica sanzione

Il termine giuridico “ Prammatica sanzione” indica un tipo di costituzione imperiale del basso Impero, a carattere generale e di vario contenuto. A partire dal Medioevo, l’espressione passò ad indicare delle norme emanate dai sovrani senza l’intervento dei corpi rappresentativi.

Prammatica sanzione del 1713 e Carlo VI

Nel corso dei secoli, molti sovrani sono ricorsi ad una Prammatica sanzione. Fra le più note abbiamo La "Prammatica Sanzione del 1713", un documento con il quale l'imperatore Carlo VI d'Asburgo estese l'ereditarietà dei suoi territori all'interno dell'Impero a sua figlia Maria Teresa, altrimenti gli Asburgo avrebbero perso il trono, poiché in mancanza di eredi maschi.

Giustiniano e la prammatica sanzione del 554

Tra le Prammatiche sanzioni la più importante è quella promulgata dall’imperatore Giustiniano nel 554, su richiesta di papa Vigilio, il cui titolo completo è Pragmatica sanctio pro petitione papae Vigilii. Con essa egli stabiliva l’assetto territoriale dell’la penisola italiana dopo aver sconfitto i Goti nella guerra greco-gotica. Con essa, Giustiniano abrogava i provvedimenti presi dai vari re goti ed estendeva a tutta la penisola la legislazione imperiale. Infatti, egli conferì i poteri civili e militari all’esarca di Ravenna da cui dipendevano anche gli altri funzionari della penisola.

Conseguenze della prammatica sanzione in Italia

Giustiniano accrebbe anche il potere del clero attribuendo ai vescovi delle ampie competenze amministrative e giudiziarie ai vescovi, i quali, però, ne approfittarono per consolidare ed ampliare il loro potere. L’Italia non fu più considerato uno Stato a sé, ma una provincia con dei confini più ridotta. Infatti, la Dalmazia fu riunita all’Illirico, la Sicilia fu posta alle strette dipendenze di Costantinopoli e la Sardegna e la Corsica furono annesse all’Africa. Il resto della penisola fu amministrato da Narsete fino al 576, col titolo di patricius e con poteri dittatoriali. Il Senato di Roma continuò ad esistere ma senza alcun potere effettivo, mentre Ravenna divento il centro politico-amministrativo, subalterno a Costantinopoli. Tutte le ordinanze dei re ostrogoti, da Vitige in poi, furono annullate, anche quella emessa da Totila, a favore dei contadini. Di conseguenza, i grandi signori, prima romani ed ora anche ostrogoti, ricominciarono ad esercitare la preponderanza economica e sociale, spesso con risultati nefasti.

Impatto economico e sociale della prammatica sanzione

Venne anche applicato un regime tributario molto severo che imponeva la responsabilità collettiva dei contribuenti a cui si aggiungeva le vessazioni e la disonestà degli esattori. Fu così che molte ricchezze furono spostate verso l’Impero d’Oriente e solo una piccola parte fu utilizzata in Italia e comunque ben poco a favore dei reali bisogni della popolazione. Sostanzialmente, caduta la dominazione ostrogota, con la prammatica sanzione, l’Italia diventò una colonia da sfruttare a vantaggio dell’Oriente.

La Prammatica sanzione fu inserita nel Corpus iuris civilis, in appendice alle Novellae.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del termine "Prammatica sanzione"?
  2. Il termine "Prammatica sanzione" indica un tipo di costituzione imperiale del basso Impero, a carattere generale e di vario contenuto, emanata dai sovrani senza l'intervento dei corpi rappresentativi.

  3. Qual è la Prammatica sanzione più importante e quali furono le sue conseguenze?
  4. La Prammatica sanzione più importante fu quella promulgata dall'imperatore Giustiniano nel 554, che stabilì l'assetto territoriale dell'Italia dopo la guerra greco-gotica, abrogando i provvedimenti dei re goti e accrescendo il potere del clero.

  5. Come cambiò l'assetto territoriale dell'Italia con la Prammatica sanzione di Giustiniano?
  6. L'Italia fu considerata una provincia con confini ridotti, con la Dalmazia riunita all'Illirico, la Sicilia sotto Costantinopoli, e la Sardegna e la Corsica annesse all'Africa, mentre il resto della penisola fu amministrato da Narsete.

  7. Quali furono le conseguenze economiche e sociali della Prammatica sanzione di Giustiniano?
  8. La Prammatica sanzione portò a un regime tributario severo e allo spostamento delle ricchezze verso l'Impero d'Oriente, con i grandi signori che ripresero la preponderanza economica e sociale, spesso con risultati nefasti per la popolazione italiana.

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