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Concetti Chiave

  • La fondazione di Roma è tradizionalmente datata il 21 aprile 753 a.C., scelta anche per coincidere con la nascita della democrazia ateniese.
  • La leggenda di Roma narra di Romolo, discendente dei troiani e della stirpe reale di Albalonga, come il fondatore della città.
  • Rea Silvia, costretta a diventare vestale per impedirle di avere figli, diventa madre di Romolo e Remo dopo l'intervento del dio Marte.
  • Romolo e Remo sopravvivono grazie a una lupa che li allatta e, una volta adulti, vendicano il nonno Numitore contro l'usurpatore Amulio.
  • Lo scontro tra i gemelli porta alla morte di Remo e alla fondazione di Roma da parte di Romolo, diventato il primo re della città.

Indice

  1. La fondazione di Roma
  2. Il mito di Romolo e Remo
  3. La leggenda di Rea Silvia
  4. Il destino dei gemelli
  5. La nascita di Roma

La fondazione di Roma

La fondazione di Roma è stata datata convenzionalmente il 21 Aprile 753 a.C.: non abbiamo certezze assolute su questa data, ma siamo comunque molto sicuri che la futura capitale italiana sia stata fondata nell'VIII secolo a.C.

Si scelse il 753 perché è anche la data della nascita della democrazia ateniese; tra gli storici latini impegnati a fornirci questa dato ritroviamo Varrone.

Gli antichi romani elaborarono un complesso racconto per spiegare le origini di Roma, e tra questi grazie a reperti e scavi si son riuscite a trovare parti di verità all'interno della stessa leggenda. Gli autori latini che si occuparono a ricreare la storia della fondazione di Roma sono tutti autori di età augustea, tra cui Virgilio, Ovidio, Tito Livio e Plutarco.

Il mito di Romolo e Remo

Il mito di Roma racconta della vicenda di come Romolo, discendente dei troiani fuggiti dalla loro patria in seguito alle vicende della guerra di Troia, fondò la città di Roma.

Romolo è il discendente della stirpe reale di Albalonga, quindi di Ascanio, che a sua volta discende da Enea.

La leggenda di Rea Silvia

La leggenda di Roma ci racconta che dal XII all'VIII secolo regnarono su Albalonga la stirpe di Enea. Nell'VIII secolo però, viene usurpato il trono al Re Numitore, dal fratello Amulio.

Per paura che i discendenti di Numitore possano riprendere il trono, Amulio costringe la nipote Rea Silvia (figlia di Numitore) a diventare vestale, in modo da non poter quindi avere figli: le vestali infatti erano sacerdotesse addette al culto della dea Vesta, dea legata anche alla verginità come stato sacrale.

Marte, dio della guerra, però si invaghisce di Rea Silvia, mettendola incinta e facendola diventare la madre di due bambini, Romolo e Remo.

Il destino dei gemelli

Amulio, saputa la nascita dei due bambini, ordina ad un suo servitore di annegare i due bambini nelle acque del fiume Tevere, ma l'uomo, tenero di cuore, decide di affidarli al fiume in una cesta, senza che questi quindi possano morire, lasciandoli in preda alle correnti.

Rea Silvia, nel frattempo, muore: ci sono diverse versioni del mito ma la più accreditata pare essere quella in cui la donna viene fatta uccidere da Amulio stesso. La cesta si arenerà nelle vicinanze di una palude, vicina al colle Palatino.

I due bambini sono ritrovati da una lupa, la quale li allatta; allo stesso tempo, un picchio anche si prenderà cura di loro: lupa e picchio sono animali sacri a Marte, il padre dei due gemelli. La lupa (simbolo di Roma ma che potrebbe anche avere significato di prostituta) decide di affidare i due bambini ad un gruppo di pastori, che li cresceranno come dei figli. Una volta cresciuti vengono a sapere delle loro origini.

Desiderosi di giustizia, i due gemelli tornano ad Albalonga per riprendersi ciò che gli era stato sottratto dallo zio: uccidono quindi Amulio e mettono sul trono nuovamente il nonno, Numitore.

La nascita di Roma

I due, non potendo regnare nella loro città natale poiché ad Albalonga ora era tornato Numitore, decidono, con il consenso del nonno, di fondare una nuova città.

I due fratelli iniziano a litigare a causa del nome e del luogo dove fondare la città (Livio ci fornisce la versione secondo cui Romolo voleva chiamarla Roma e fondarla sul Palatino, mentre Remo voleva chiamarla Remora e fondarla sull'Aventino).

Ci sono diverse versioni riguardanti lo scontro tra i due fratelli: la più accreditata pare essere quella che Remo scavalcò le mura erette dal fratello per gioco, e Romolo, avendo preso come un affronto il gesto del fratello, lo uccise. Altre versioni ci raccontano del volo di alcuni avvoltoi che si posarono sul colle Palatino, vicino Romolo, il quale interpretò il tutto come un buon auspicio. Fatto sta che Romolo fu il primo Re di Roma.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la data convenzionale della fondazione di Roma e perché è stata scelta?
  2. La fondazione di Roma è datata convenzionalmente il 21 Aprile 753 a.C., scelta perché coincide con la nascita della democrazia ateniese.

  3. Chi sono gli autori latini che hanno contribuito a ricreare la storia della fondazione di Roma?
  4. Gli autori latini che hanno contribuito a ricreare la storia della fondazione di Roma includono Virgilio, Ovidio, Tito Livio e Plutarco, tutti di età augustea.

  5. Qual è la leggenda che circonda la nascita di Romolo e Remo?
  6. La leggenda narra che Marte, dio della guerra, si innamorò di Rea Silvia, facendola diventare madre di Romolo e Remo, che furono poi salvati da una lupa e un picchio dopo essere stati abbandonati nel fiume Tevere.

  7. Come Romolo e Remo hanno vendicato il loro nonno Numitore?
  8. Romolo e Remo, una volta cresciuti, uccisero Amulio e restituirono il trono al loro nonno Numitore ad Albalonga.

  9. Qual è la versione più accreditata dello scontro tra Romolo e Remo?
  10. La versione più accreditata dello scontro tra Romolo e Remo è che Remo scavalcò le mura erette da Romolo per gioco, e Romolo, vedendo il gesto come un affronto, lo uccise.

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