Concetti Chiave
- Le città-stato greche vengono incorporate in regimi monarchici, seguendo il modello orientale, che offre ai cittadini una maggiore libertà di movimento.
- Alessandro Magno espande i confini della civiltà greca, raggiungendo territori in Asia e Africa, promuovendo un cosmopolitismo culturale.
- La lingua greca koiné diventa uno strumento fondamentale per la comunicazione commerciale, scientifica e letteraria in tutto il Mediterraneo.
- Roma emerge come potenza politica e militare nel III secolo a.C., ma inizialmente resta culturalmente meno sviluppata rispetto ai regni ellenistici.
- Con le vittorie su Macedonia e altri regni ellenistici, Roma consolida il suo dominio, trasformando la Grecia in una provincia romana nel 146 a.C.
L'espansione di Alessandro Magno
In questa fase, dunque, le città-stato greche vengono inglobate in regimi monarchici sul modello orientale, realizzando uno sradicamento del cittadino dalla sua terra di appartenenza e consegnandogli,di fatto, la libertà di muoversi all’interno dei confini dilatati di questi nuovi regni. Le conquiste di Alessandro Magno avevano infatti ampliato gli orizzonti geografici ben oltre i limiti della penisola greca, giungendo a comprendere a est quasi tutta l’Asia minore, Persia, Siria, Fenicia, Mesopotamia,Iran, spingendosi in Asia centrale fino all’India, e a ovest l’Egitto e parte dell’Africa settentrionale. Il cosmopolitismo diviene così uno dei tratti caratteristici della nuova civiltà, favorito dalla diffusione della lingua greca (la cosiddetta koiné, utile per tutti gli usi, da quelli commerciali a quelli scientifici e letterari) in tutto il bacino del Mediterraneo. La cultura greca si diffonde ovunque, e dà nuovo impulso alla nascente civiltà (Biblioteca di Alessandria).
L'ascesa di Roma
In questo nuovo mondo, intorno alla fine del III secolo a.C. si affaccia la potenza romana. All’epoca Roma aveva già a lungo combattuto contro i cartaginesi; dopo la vittoriosa conclusione della seconda guerra punica si avviava a diventare un gigante politico e militare, ma restava un “nano” dal punto di vista culturale. A Roma, infatti, non esisteva una letteratura filosofica o scientifica e teatro e poesia erano in uno stato solo embrionale (anche se un greco, Livio Andronico, catturato come schiavo nel 272 a.C., aveva tradotto in latino l’Odissea): tuttavia la situazione era destinata a cambiare rapidamente,a partire dall’inizio del II secolo a.C., quando si profilava l’inevitabile confronto fra la potenza romana e i regni ellenistici, ricchi, colti e progrediti,ma militarmente deboli.
La conquista romana della Grecia
In questo scontro Roma consolida il proprio potere, riportando vittorie decisive contro i macedoni a Pidna (nel 168 e nel 148 a.C.); nel 146 a.C. la Grecia diventa infine una provincia romana, insieme ai regni di Macedonia e di Pergamo, mentre Siria e Egitto diventano dei protettorati.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze delle conquiste di Alessandro Magno sulla civiltà ellenistica?
- Come si sviluppò la supremazia di Roma rispetto ai regni ellenistici?
- Qual era lo stato della cultura romana prima del confronto con i regni ellenistici?
Le conquiste di Alessandro Magno ampliarono gli orizzonti geografici della civiltà ellenistica, portando a un cosmopolitismo caratterizzato dalla diffusione della lingua greca e della cultura greca in tutto il Mediterraneo.
La supremazia di Roma si sviluppò attraverso vittorie militari decisive contro i regni ellenistici, culminando con la trasformazione della Grecia in una provincia romana nel 146 a.C., consolidando così il potere romano.
Prima del confronto con i regni ellenistici, la cultura romana era poco sviluppata, priva di una letteratura filosofica o scientifica, con teatro e poesia in uno stato embrionale, ma la situazione cambiò rapidamente con l'influenza ellenistica.