L'espansione di Roma e la fine della repubblica

Espansione iniziale di Roma

Roma iniziò ad espandersi partendo dal V secolo a. C. I Romani sconfissero gli Equi, i Volsci e gli Etruschi, conquistando l'area corrispondente all'attuale Lazio. Subì per la prima volta una sconfitta da parte del popolo dei Galli. Riprese le forze, si scontrò tre volte con i Sanniti, nelle cosiddette guerre sannitiche. Divenne così padrona di un territorio che si estendeva dalle Marche alla Puglia.

Conflitti con Cartagine

All'inizio del III secolo a. C. cercò di espandersi anche nella Magna Grecia. Vinse la guerra conquistando il sud Italia. Pensò a un'espansione del Mediterraneo Occidentale, doveva scontrarsi con Cartagine, potentissima città dell'Africa che, alla metà del III secolo a. C. controllava le coste del Nord Africa, la Sardegna, la Corsica, parte della Spagna e Sicilia occidentale. I Romani vinsero. In seguito si scontrarono ancora due volte nelle guerre puniche contro i cartaginesi.

Per la vittoria, nella metà del II secolo a.C. Roma si trovò a essere unica padrona del Mediterraneo.

Fine della repubblica romana

Intorno alla metà del I secolo a.C. Giulio Cesare riuscì ad imporsi alla politica e conquistò la Gallia, fu ucciso però il 15 marzo del 44 a.C. dai patrizi. Si susseguirono una serie di guerre per la conquista del potere, dalle quali uscì vincitore Ottaviano, figlio adottivo di Cesare. Così ebbe fine la repubblica romana.