Concetti Chiave
- La penisola iberica fu teatro delle guerre romano-cartaginesi, culminate con la sconfitta di Cartagine da parte di Publio Cornelio Scipione nel 206 a.C.
- Le tribù iberiche, oppresse dai romani, si ribellarono più volte, con celebri insurrezioni come quella di Viriato dei Lusitani.
- Con la caduta di Numantia nel 133 a.C., la penisola iberica fu quasi interamente sotto controllo romano, completato solo con Augusto.
- I romani avviarono una vasta opera civilizzatrice in Spagna, costruendo infrastrutture e promuovendo commercio, industria e cultura.
- La romanizzazione favorì la diffusione del Cristianesimo e produsse figure illustri come Seneca e gli imperatori Traiano, Adriano e Teodosio.
Indice
La potenza di Cartagine e la Seconda Guerra Punica
Con l’accrescimento della potenza di Cartagine, che già dal 236 a. C. possedeva in Spagna delle colonie molto fiorenti come Nova Carthago (oggi Cartagena), la penisola iberica diventò il teatro di battaglia di uno dei più grandi conflitti dell’antichità che vide Cartagine opporsi a Roma Infatti, Roma che già aveva sconfitto Cartagine nella Prima Guerra Punica, conquistando la Sicilia, ora mirava a distruggere il nemico colpendolo in Spagna, una regione che costituito il cuore del suo impero. Infatti, la Seconda Guerra Punica inizia con l’assedio cartaginese di Sagunto, una città che era sotto la protezione romana. La città seppe resistere, ma alla fine, essa fu costretta a soccombere. Dopo l’episodio di Annibale che sconfisse ripetutamente i Romani in Italia, dopo aver valicato le Alpi, a sua volta il console romano Publio Cornelio Scipione conquistò Nova Carthago e nel 206 a.C. mise fine al dominio cartaginese nella penisola iberica.
Rivolte iberiche e dominazione romana
Nel primo periodo della dominazione romana, le varie tribù iberiche insorsero più volte contro Roma poiché erano continuamente oppresse dalle angherie dei pretori. Fra queste rivolte, è rimasta celebre quella dei Lusitani, condotta da Viriato che resistette vari anni prima di essere assassinato. Nel 133, l’ultima roccaforte iberica, la città di Numantia, cadde per cui tutta la penisola iberica passò sotto la dominazione romana, eccetto le regioni nord-occidentali. Tuttavia, tutte le tribù celtiche furono sottomesse e pacificate soltanto con Augusto. La penisola fu allora divisa come segue:
• Lusitania con capitale Emerita Augusta, oggi Merida
• Tarraconnensis con capitale Tarraco, oggi Tarragona
• Baetrica, con capitale Cordoba
Opere romane e romanizzazione della Spagna
In Spagna, i Romani portarono a termine una grande opera civilizzatrice; infatti, essi costruirono strade, monumenti e tante altre opere pubbliche di cui ancora oggi esistono imponenti testimonianze. Fra questi ultimi possiamo ricordare l’acquedotto di Segovia, il Teatro di Sagunto, il Ponte di Alcantara in Estremadura. Ebbero un grande sviluppo anche il commercio, l’industria e la cultura in genere con la creazione di scuole e di biblioteche. La Spagna ed il Portogallo devono a Roma anche le loro rispettive lingue, che discendono direttamente dal latino. La civiltà ispano-romana dette a Roma anche degli uomini illustri come il filosofo Seneca, lo scrittore Quintiliano, i poeti Lucano e Marziale e tre grandi imperatori (Traiano, Adriano e Teodosio). Infine, la romanizzazione della Spagna costituì un terreno molto fertile per la diffusione del Cristianesimo che molto presto di diffuse nella penisola con grande vigore.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della penisola iberica durante le guerre puniche?
- Come hanno reagito le tribù iberiche alla dominazione romana?
- Quali contributi hanno dato i Romani alla penisola iberica?
La penisola iberica è stata un teatro di battaglia cruciale durante le guerre puniche, in particolare nella Seconda Guerra Punica, quando Roma ha cercato di colpire Cartagine in Spagna, una regione centrale del suo impero.
Le tribù iberiche si sono ribellate più volte contro la dominazione romana a causa delle oppressioni subite, con la rivolta dei Lusitani guidata da Viriato come una delle più celebri.
I Romani hanno portato una grande opera civilizzatrice, costruendo strade, monumenti e opere pubbliche, sviluppando commercio, industria e cultura, e influenzando le lingue e la diffusione del Cristianesimo nella regione.