Concetti Chiave
- Diocleziano, dopo l'anarchia militare, prese il potere nel 284 promuovendo un'impero verso la monarchia assoluta, diventando il solo dominus.
- Le riforme militari di Diocleziano divisero l'esercito in truppe di frontiera e da combattimento, aumentando il numero delle legioni e riducendo il potere dei generali.
- La tetrarchia di Diocleziano suddivise l'impero in quattro prefetture per una gestione più efficiente e per affrontare problemi di successione e governabilità.
- La riforma fiscale iugatio-capitatio mirava a garantire entrate fisse tassando la terra e i cittadini, ma portò a vincoli professionali ereditari.
- L'edictum de pretiis del 301, che cercava di controllare i prezzi, fallì provocando un mercato di contrabbando e fu presto abolito.
Indice
L'ascesa di Diocleziano
284: dopo una turbolenta anarchia militare, il potere passa nelle mani di Diocleziano, un soldato dalmata di umili origini.
Crea una corte e un apparato di funzionari che governassero strettamente con l’imperatore.
Approfittando delle non convocate assemblee popolari e della perdita del potere politico del Senato, Diocleziano cerca di far evolvere l’impero verso la monarchia assoluta.
Diocleziano diventa il solo dominus (signore) dell’impero, e può promulgare leggi ed editti senza consultarsi con nessuno.
Riforme militari e amministrative
Diminuisce il numero di soldati per ciascuna legione, ma aumenta il numero di legioni
L’esercito è diviso in truppe di frontiera (limitanei) e truppe da combattimento (comitatus).
I limitanei risiedevano in accampamenti fortificati presso il limes: subduce del generale.
I comitatus erano stanziati nelle retrovie, sotto il diretto comando dell’imperatore.
In questo modo il potere dei generali diminuiva, perché a loro venivano assegnate solo le legioni sui confini.
L'unico problema del nuovo sistema era il costo: i 600.000 uomini da cui era composto l’esercito, necessitavano di essere reclutati, nutriti, addestrati e mantenuti.
La tetrarchia e la divisione dell'impero
Tetrarchia: sistema governativo che consistette nella divisione del territorio dell’Impero romano in quattro parti, ciascuna retta da un’amministrazione distinta.
293: le più province dello Stato romano furono riunite in 12 diocesi, riunite in 4 macro-regioni, dette prefetture:
- Penisola iberica e le Gallie, Treviri
- Italia e buona parte della costa nordafricana, Milano
- Penisola balcanica e la Grecia, Sirmio
Medio Oriente ed Egitto, Nicomedia (base geografica su cui nascerà la capitale Bisanzio)
Delle quattro prefetture: due prefetture venivano affidate a due “cesari”, nominati da due “augusti” a cui venivano affidate le altre due prefetture.
Diocleziano assunse il titolo di augusto, con collega Massimiano (a cui fu affidata la prefettura italo-africana); i due, nominarono come “cesari” Galerio (prefettura balcanica) e Costanzo Cloro (prefettura gallico-ispanica).
Rispondeva alla difficoltà di governare un territorio ormai troppo grande.
Rispondeva ai problemi di successione.
L'equiparazione delle regioni dell’Impero.
Ad ogni prefettura fu associata una capitale per regioni militari.
Tuttavia, il sistema non teneva conto della sete di potere che un sovrano poteva nutrire.
Politiche fiscali e sociali
Diocleziano vuole garantire e regolarizzare le entrate dello Stato, contando su proventi fissi.
Per ciascuna provincia fu calcolata la quantità di terra coltivabile, e a ciascuna unità di terra - iugum -, corrispondeva un cittadino da tassare - caput-.
Anche i cittadini delle città, erano tassati in base a parametri di produttività e responsabili collegialmente al versamento dei tributi.
Lo Stato, per evitare squilibri, vietò ai lavoratori di abbandonare i propri lavori o cambiare le proprie residenze.
Tuttavia, in questo modo le professioni divennero ereditarie.
301:Diocleziano emana un edictum de pretiis, con cui imponeva un calmiere su circa mille prodotti.
Tuttavia, ben presto quei prodotti scomparvero dal mercato, proprio perché venderli non era più conveniente e presto si alimentò un mercato di contrabbando nel quale i prezzi si alzarono ulteriormente. Il provvedimento fu abolito poco dopo.
La penalizzazione dei piccoli proprietari terrieri a causa del sistema del latifondo.
La contrazione delle attività artigiane.
Le devastazioni causate dalle guerre, dalle carestie e dalle pestilenze.
Il calo demografico.
Le persecuzioni contro i cristiani.
Le persecuzioni cristiane
Il cesare Galerio, inizia a fare pressioni affinché l’imperatore punisse i cristiani.
303-304: Diocleziano emana una serie di editti con cui da il via alle persecuzioni anti-cristiane.
311: Galerio, divenuto augusto, emana un editto che avvia una politica di tolleranza nei confronti dei cristiani.
Domande da interrogazione
- Chi era Diocleziano?
- Quali riforme politiche ha introdotto Diocleziano?
- Come ha riformato l'esercito Diocleziano?
- Cosa era la tetrarchia di Diocleziano?
- Quali sono state le cause dell'impoverimento dei cittadini durante il regno di Diocleziano?
Diocleziano era un soldato dalmata di umili origini che prese il potere nel 284.
Diocleziano ha creato una corte e un apparato di funzionari che governavano con l'imperatore e ha cercato di far evolvere l'impero verso la monarchia assoluta.
Diocleziano ha diminuito il numero di soldati per ciascuna legione, ma ha aumentato il numero di legioni. Ha diviso l'esercito in truppe di frontiera e truppe da combattimento.
La tetrarchia di Diocleziano era un sistema governativo che divideva il territorio dell'Impero romano in quattro parti, ciascuna retta da un'amministrazione distinta.
Le cause dell'impoverimento dei cittadini includono la penalizzazione dei piccoli proprietari terrieri a causa del sistema del latifondo, la contrazione delle attività artigiane, le devastazioni causate dalle guerre, carestie e pestilenze, il calo demografico e le persecuzioni contro i cristiani.