Concetti Chiave
- Diocleziano, salito al potere nel 284, rafforzò il governo imperiale e si fece venerare come una divinità.
- Introdusse la tetrarchia, suddividendo l'impero in Occidente e Oriente, con un cesare e un augusto per ciascuna parte.
- La tetrarchia garantiva una successione pacifica e una difesa più robusta dell'impero.
- Diocleziano riorganizzò l'esercito in truppe di frontiera e truppe di combattimento a cavallo.
- Stabilì un sistema di controllo dei prezzi e delle tasse per prevenire l'impoverimento dell'impero.
Indice
La riforma di Diocleziano
La crisi del III secolo finì nel 284 quando salì in carica Diocleziano, rimase in carica per 21 anni: dal 284 al 305. Nei suoi anni di carica mise in atto alcune riforme; innanzitutto rafforzò il potere di governo dell'imperatore. Stabilì che doveva essere venerato come un dio, ma i Cristiani si rifiutarono e quindi vennero perseguitati.
La divisione dell'impero
Capì che da solo l'impresa di occuparsi dell'intero impero era troppo ardua, dunque lo suddivise in due parti, Occidente ed Oriente: ciascun territorio aveva a capo un cesare, che stava al trono per massimo vent'anni, e un augusto, il suo successore.
La tetrarchia e le capitali
Questo nuovo sistema di governo veniva chiamato tetrarchia, che permetteva una successione pacifica al trono e rendeva più forte la difesa dell'impero. Gli Augusti vivevano nelle capitali dei propri territori: nella parte d'Occidente poteva vivere a Milano o a Treviri, in Oriente poteva vivere a Sirmio o a Nicomedia.
Riforme economiche e militari
Oltre all'impero, divise anche l'esercito le parti: truppe di frontiera, addette al controllo dei Confini, e truppe di combattimento, riservato ai soldati a cavallo. Emanò, inoltre, una legge che fissava un massimo prezzo di vendita per ogni singola merce e stabilì che nell'anno precedente si doveva sapere con esattezza il prezzo delle tasse da pagare l'anno successivo per non fare impoverire l'impero.