Concetti Chiave
- Dopo la morte di Domiziano, iniziò la fase del principato adottivo, con Nerva che fu scelto come figura di garanzia per evitare guerre di successione.
- Traiano, il primo imperatore di origine provinciale, si distinse per opere pubbliche monumentali e la "Istitutio alimentaria", politica sociale a favore dei proprietari terrieri.
- Adriano si concentrò sulla difesa dei confini dell'impero, costruendo il Vallo di Adriano, e si fece conoscere come un imperatore colto e viaggiatore.
- Antonino Pio consolidò le frontiere e mantenne una politica di contenimento delle spese, guadagnandosi il soprannome di "Pio" per la sua devozione a Adriano.
- Marco Aurelio, noto come l'imperatore filosofo, affrontò campagne militari e un'epidemia, interpretando il suo ruolo come un servizio allo Stato, seguendo lo stoicismo.
Indice
Il principato adottivo
Dopo la morte di Domiziano, ci fu un breve interregno di un anno e mezzo, dove si aprì la fase di principato adottivo, Nella quale le diverse figure che si alternarono sul trono selezionarono il proprio successore in base alle qualità necessarie alla gestione di un impero.
Marco Cocceio Nerva e il senato
Il breve interregno fu quello di Marco Cocceio Nerva, un anziano senatore scelto Dal Senato stesso, e si trattò di una figura di garanzia, che fece evitare una nuova guerra di successione.
Tra le sue iniziative più apprezzate, ci fu l'abolizione delle persecuzioni dei membri del Senato, avviando un rapporto di fiducia e collaborazione tra principe aristocrazia.Traiano e le opere pubbliche
Alla morte di Nerva, il potere fu assunto dal senatore Marco Ulpio Traiano, un generale di origine spagnola, che nero aveva adottato ed associato al potere. L'adozione non era una novità, ma ora il futuro principe veniva scelto sulla base di un criterio di competenza. Contraiamo, saliva per la prima volta al potere un principe proveniente dalle province. Traiano riprese la collaborazione con il Senato essi impegnò in una grande campagna di opere pubbliche e: realizzò ampliamenti nel foro, il quale comprendeva edifici per il mercato e una monumentale biblioteca, al centro della quale si innalzava la colonna traiana di 40 metri. È il monumento celebrativo dell'ultima grande campagna di conquista della storia di Roma, condotta dallo stesso Traiano, che volle essere sepolto in una cella al suo basamento. È rivestita interamente da una fascia di rilievi a spirale le cui 155 scene, che in origine erano tutte dipinte, raccontano gli episodi salienti delle due campagne daciche.
Politica sociale di Traiano
Traiano avviò una grande politica sociale, volta a favorire i proprietari terrieri E a rilanciare l'economia attraverso dei prestiti. Gli interessi derivati da essi furono impiegati per il sostentamento di centinaia di bambini. Si tratta della "Istitutio alimentaria", che, oltre ad affrontare un'emergenza sociale, incrementa la fama di Traiano di ottimo Principe.
Espansione e declino dell'impero
L'impero con lui raggiunse la massima espansione. Condusse le guerre in Dacia, odierna Romania poi sottomessa e ridotta a provincia. Riuscì solo parzialmente nel tentativo di aggredire L'impero dei Parti, senza ottenere alcun risultato duraturo, Inoltre, Traiano morì di lì a poco, insieme al progetto espansionistico Romano.
Adriano e la difesa dei confini
Con Publio Elio Adriano, anch'egli di origine spagnola, l'impero iniziò a concentrare le proprie forze sulla protezione dei Confini. Il nome dell'imperatore si lega a quello di una imponente struttura difensiva, il Vallo di Adriano, nel nord della Britannia. Egli fu un uomo di cultura e un instancabile viaggiatore: volle conoscere personalmente tutte le province dell'impero. Adriano represse la rivolta in Giudea nel 132, in seguito alla decisione di fondare una nuova colonia su Gerusalemme.
Antonino Pio e la stabilità
Arrio Antonino, detto "Pio" per la sua devozione nei confronti del padre adottivo Adriano, che fu divinizzato per suo volere, proseguì il consolidamento della frontiera realizzando nell'attuale Scozia il Vallo di Antonio. Invece, in politica interna, angina accordo con il Senato e un governo improntato al contenimento delle spese. L'intellettuale Greco, Elio Aristide, scrisse e pronunciò davanti ad Antonino il suo elogio di Roma.
Marco Aurelio e le sfide militari
Adottati da Antonino Pio su esplicita volontà di Adriano, Marco Aurelio, nipote di Antonino, e il fratello adottivo Lucio Vero, condivisero l'Impero in una sorta di diarchia sino alla morte di Lucio.
I due principi furono impegnati a lungo in complesse campagne militari contro i Parti e contro quadi e marcomanni, due popoli germanici. I soldati, al ritorno dal fronte, portarono con sé la peste, che determinò una violenta epidemia, con gravi conseguenze economiche e sociali. Marco Aurelio, alla morte del collega, dovette difendere l'impero. Alla pace si giunse solo nel 180 d.C., l'anno della morte di Marco Aurelio, riformando il sistema di protezione dei confini.
L'imperatore filosofo
In politica interna, l' "imperatore filosofo", così passato alla storia per la sua adesione allo stoicismo (dottrina filosofica che sostiene un ideale di saggezza da perseguire mediante la Serena accettazione del dominio di sé, fino al raggiungimento dell'apatia), interpretò il proprio ruolo come quello di un servitore dello Stato e dei suoi sudditi: quello del principe era per lui un vero e proprio impegno.
Domande da interrogazione
- Chi fu scelto dal Senato come figura di garanzia dopo la morte di Domiziano?
- Quali furono le principali realizzazioni di Traiano durante il suo principato?
- In che modo Adriano differì nella gestione dell'impero rispetto ai suoi predecessori?
- Quali furono le politiche interne di Antonino Pio e come venne ricordato?
- Come affrontò Marco Aurelio le sfide del suo impero e quale filosofia adottò?
Dopo la morte di Domiziano, il Senato scelse Marco Cocceio Nerva come figura di garanzia, evitando così una nuova guerra di successione.
Traiano si distinse per una grande campagna di opere pubbliche, tra cui l'ampliamento del foro con edifici per il mercato e una monumentale biblioteca, e per la costruzione della colonna traiana, celebrativa delle sue campagne daciche.
Adriano concentrò le forze dell'impero sulla protezione dei confini, costruendo il Vallo di Adriano nel nord della Britannia, e si distinse per essere un uomo di cultura e un instancabile viaggiatore che volle conoscere personalmente tutte le province dell'impero.
Antonino Pio proseguì il consolidamento delle frontiere e mantenne un buon accordo con il Senato, governando con un'impronta di contenimento delle spese. Fu ricordato come "Pio" per la sua devozione nei confronti del padre adottivo Adriano.
Marco Aurelio, impegnato in complesse campagne militari e nella gestione di una grave epidemia di peste, interpretò il suo ruolo imperiale come un impegno verso lo Stato e i suoi sudditi, adottando la filosofia dello stoicismo, che promuoveva la saggezza attraverso la serena accettazione del dominio di sé.