Concetti Chiave
- Il principato di Augusto inizia nel 23 a.C., nonostante i dibattiti, grazie a riforme e il ritorno alla normalità politica iniziata nel 28 a.C.
- Nella seduta del 13 Gennaio 27 a.C., Ottaviano finge di restituire il potere al senato, ricevendo in cambio il titolo di Augusto il 16 Gennaio.
- Augusto descrive la sua posizione giuridico-costituzionale con ambiguità, dichiarandosi superiore in auctoritas, ma uguale in potestas ai suoi colleghi.
- La distinzione tra auctoritas e potestas è cruciale: Augusto si presenta come garante della repubblica, evitando l'errore di Cesare di concentrarsi sulla potestas.
- La strategia di Augusto era principalmente propaganda politica per legittimare la sua autorità senza sembrare un sovvertitore della repubblica.
Indice
Inizio del principato
Si discute se gli inizi del nuovo assetto costituzionale denominato principato possano essere datati nel 27 o nel 23 e a.C. . Anche se irrilevante a fini della comprensione generale del fenomeno storico-politico, credo che la datazione più convincente sia quella del 23 a.C.
Ottaviano e la normalizzazione
Già a partire dal 28 a.C.
Ottaviano cominciò la sua opere “normalizzazione” dividendo la carica di console con un collega, restituendo al senato l’amministrazione della provincia d’Asia abolendo tutte le norme eccezionali varate durante il triumvirato con Antonio e M. Emilio Lepido e proponendo una serie di misure in tema di giurisdizione, di amministrazione finanziaria e culti religiosi.Sedute del senato e titolo di Augusto
In una memorabile seduta del 13 Gennaio del 27 a.C., egli dichiarò di volere” restituire” la Res-Publica, decisione da cui recedette con calcolata riluttanza, dopo le preghiere e le sollecitazioni dei senatori. Tre giorni dopo il 16 Gennaio vi fu una nuova riunione dell’assemblea senatoria in cui come ringraziamento del precedente gesto di cortesia costituzionale gli furono decretati onori e, soprattutto gli fu conferito il titolo di Augusto.
Auctoritas e potestas
Nel capitolo 34 della sua biografia intitolata Res Gestae, che egli volle fosse collocata davanti al suo monumento sepolcrale, incisa su stele di marmo, Augusto, riferendosi alle due sedute del senato con sottile e calcolata ambiguità delineò la sua posizione giuridico-costituzionale”dopo quel tempo fui superiore a tutti in auctoritas, ma non ebbi in potestas nulla più di quello che ebbero i miei colleghi in ogni magistratura”. Nel vocabolario etico-politico della repubblica, auctoritas e potestas erano termini carichi di significato. La prima era l’autorevolezza che si acquisiva per meriti politici e militari, la seconda indicava la fascia onnicomprensiva di poteri contenuti nell’imperium magistratuale perché Augusto legittimò la sua posizione su basi autoritative e non potestative, come avrebbe potuto fare quale vincitore della risposta degli storici è unanime: perché memore degli errori di Cesare volle formalmente presentarsi come continuatore e garante della libertà repubblicana non come colui che la sovvertiva. Quest’ultima veniva messa in discussione e in pericolo da chi deteneva una superiore potestà, non da chi vanatava una maggiore autorevolezza. Quella di Augusto fu mera propaganda politica.
Domande da interrogazione
- Qual è la datazione più convincente per l'inizio del principato secondo il testo?
- Quali azioni intraprese Ottaviano per "normalizzare" la situazione politica?
- Come Augusto legittimò la sua posizione giuridico-costituzionale?
La datazione più convincente per l'inizio del principato è il 23 a.C., nonostante il dibattito tra il 27 e il 23 a.C.
Ottaviano iniziò dividendo la carica di console, restituendo al senato l'amministrazione della provincia d'Asia, abolendo norme eccezionali e proponendo misure su giurisdizione, amministrazione finanziaria e culti religiosi.
Augusto legittimò la sua posizione su basi autoritative, non potestative, presentandosi come continuatore della libertà repubblicana, evitando gli errori di Cesare.