Concetti Chiave
- Gli Spartani non riuscirono a diventare egemoni in Grecia a causa della loro società statica e chiusa alle influenze culturali esterne.
- L'economia spartana era arretrata e basata sull'agricoltura schiavista degli iloti, impedendo uno sviluppo economico significativo.
- La mancanza di dibattito culturale e apertura intellettuale limitò la capacità di Sparta di guidare altre città greche.
- La pace di Antalcida del 386 a.C. evidenziò l'incapacità spartana di gestire i territori, cedendo il controllo della Ionia ai Persiani.
- Il discredito verso Sparta crebbe, portando diverse polis a ribellarsi e rinstaurare la democrazia contro l'oligarchia spartana.
Indice
Limitazioni sociali e culturali
Gli spartani non sono in grado di esercitare un egemonia sulla Grecia, perché innanzitutto sparta ha un organizzazione sociale immobile, quindi non è possibile cambiare il ceto sociale, loro erano anche una civiltà molto chiusa alla influenze culturali esterni.
A Sparta cera anche una assenza di dibattito quindi questa opacità culturale li renderà inadatti a farsi città egemone della Grecia.
Economia e politica spartana
L’economia era estremamente arretrati infatti la principale era l’agricoltura basata sulla schiavitù degli iloti.
Conseguenze della pace di Antalcida
Quello che gli spartani cercano di fare è innanzitutto ribadire una pace con i Persiani.
Nel 386 a.C.
stipulano la pace di Antalcida (prende il nome dallo spartano che la firma), chiamata anche pace del Gran Re, questa pace include la spartizione delle sfere di influenza e il riconoscimento del dominio Persiano sull’Asia minore, Principalmente fanno la pace perché non son capaci i organizzare il tutto quindi lasciarono alcune terre in asia minore all’impero persiano e i greci lo videro come un’ennesima incapacità di controllare i propri territori.
La pace del gran re aumentò il discredito nei confronti di Sparta, colpevole di aver consegnato la Ionia ai Persiani, nemici da sempre.
Ben presto vedremo anche che diverse polis si ribelleranno scacciando via l’oligarchia e rinstaurando la democrazia.