Concetti Chiave
- Durante il II secolo, l'impero affrontò una crisi economico-sociale causata da una migliore resa agricola, diffusione del latifondo, diminuzione della forza-lavoro e un calo demografico.
- Nel III secolo, si accentuò il divario tra campagna e città, dove la campagna si impoverì mentre le città accumulavano ricchezze e vantaggi civili, opprimendo la popolazione rurale.
- I contadini divennero la spina dorsale dell'esercito romano, che si trasformò in un esercito di contadini a causa della leva obbligatoria nei villaggi.
- Il calo della produzione agricola nel III secolo fu dovuto a guerre, pestilenze, brigantaggio e un generale spopolamento delle campagne, portando a un aumento dei prezzi e al ritorno al baratto.
- Settimio Severo, primo imperatore della dinastia dei Severi, rafforzò l'esercito con donativi e privilegi, causando inflazione e imponendo la tassa annona militaris per sostenere l'apparato militare.
Indice
Crisi economico-sociale nel II secolo
Nel corso del II secolo, si erano manifestati all’interno dell’impero una serie di primi segni di una crisi economico-sociale:
- migliore resa dell’agricoltura
- diffusione del latifondo e del sistema colonato
- diminuzione forza-lavoro a causa delle crescenti leve militari
- calo demografico dovuto alle numerose epidemie
Tutti questi episodi incrementarono il rallentamento dell'economia, e la conseguente diminuzione delle entrate. Molti imperatori indirizzarono la loro politica per l'aumento delle tasse il che determinò una conseguente sfiducia nei confronti delle istituzioni pubbliche.
Contrasti tra città e campagna
Nel corso del III secolo la città e la campagna assunsero il significato di due realtà totalmente diverse.
Campagna: assorbiva il lavoro della maggior parte della popolazione, ma tutte le conquiste sociali e civili maturavano negli ambienti urbani.
Città: chi viveva in città era considerato l'erede della grande civiltà greca e romana e ne condivideva i vantaggi. Con il passare del tempo, contribuì ad impoverire la campagna e a opprimerla, poiché era il luogo in cui lo stato poteva imporre pesanti tassazioni e reclutava il numero più alto di soldati. Con il sistema del colonato, inoltre, i contadini divennero vincolati ai fondi su cui.
Sui contadini poggiava la prosperità economica dell’impero. L’esercito romano diventò un esercito di contadini, poiché erano gli unici che si presentavano volontariamente o selezionati per la leva obbligatoria in villaggio.
Crisi economica e svalutazione
La crisi economica: inflazione e svalutazione.
- guerre
- incursioni straniere
- pestilenze
- brigantaggio e pirateria
- riduzione forza lavoro a causa dello spopolamento delle campagne
Cause dell’aumento dei prezzi:
- scarsa disponibilità di merci rispetto alle richieste del mercato
- alti costi di trasporto
- perdita del valore intrinseco delle monete: nel III secolo si coniarono solo monete di rame, in molte parti dell’impero si ritornò addirittura al baratto
- il commercio inizia a diminuire, in parte a causa della pirateria
le attività artigianali si ridussero al minimo indispensabile
Instabilità politica e dinastia dei Severi
192: Commodo cade vittima di una congiura, conclusione del principato per adozione.
193: i pretoriani assassinano Elvio Pertinace, proclamato dal Senato dopo la morte di Commodo, intraprese una politica di disciplina nell’esercito e contenimento della spesa pubblica.
I pretoriani misero all’asta il titolo di imperatore, comprato da Didio Giuliano (fa coniare la propria moneta); azione che scatenò la violenta reazione delle varie legioni dell’esercito:
- legioni della Pannonia: Settimio Severo
- legioni d’Oriente: Pescennio Nigro
- legioni d’Occidente: Clodio Albino
193: inizio dinastia dei Severi (193-235)
Politica di Settimio Severo
Settimio Severo era di origine provinciale e aveva trascorso gran parte della sua vita nell'esercito.
Durante il suo regno, cercò di rafforzare l’apparato bellico e favorire l'esercito tramite donativi e privilegi che influirono negativamente sull'economia dell'impero.
Per fronteggiare l’aumento delle spese, dimezzò la percentuale d’argento presente nelle monete, in modo da poterne produrre in maggiore quantità e aumentare l’inflazione, che danneggiò i ceti medi.
Impose una nuova tassa, per contribuire regolarmente all'approvvigionamento dell’esercito: annona militaris.
Settimio era un uomo superstizioso che credeva ciecamente nell’astrologia: tutti i membri della dinastia dei Severi favorirono la cultura orientale, per segnare un distacco rispetto ai costumi e alla mentalità tradizionali.
Politica estera: difesa efficace dei confini settentrionali, sconfitta ad Oriente dei Parti e ristabilimento della dominazione romana sulla Mesopotamia.
Domande da interrogazione
- Quali sono i segni di una crisi economico-sociale nel II secolo?
- Quali erano le differenze tra la campagna e la città nel III secolo?
- Chi era considerato l'esercito romano nel III secolo?
- Quali sono le cause del calo di produzione agricola nel III secolo?
- Chi fu il primo imperatore della dinastia dei Severi?
Migliore resa dell'agricoltura, diffusione del latifondo e del sistema colonato, diminuzione della forza-lavoro, calo demografico dovuto alle epidemie.
La campagna assorbiva il lavoro della maggior parte della popolazione, ma le conquiste sociali e civili maturavano nelle città. Chi viveva in città era considerato l'erede della grande civiltà greca e romana.
L'esercito romano era composto principalmente da contadini, poiché erano gli unici che si presentavano volontariamente o erano selezionati per la leva obbligatoria.
Guerre, incursioni straniere, pestilenze, brigantaggio e pirateria, riduzione della forza lavoro a causa dello spopolamento delle campagne.
Settimio Severo fu il primo imperatore della dinastia dei Severi.