Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • I Sanniti, abitanti del Sannio, dichiararono guerra a Roma nel 343 a.C. dopo l'alleanza di Capua con i Romani.
  • Le prime battaglie significative furono combattute presso il monte Gauro e Caudio, con alterne fortune per i Romani.
  • Nel 327 a.C., i Romani occuparono Partenope, scatenando una reazione immediata dei Sanniti, che portarono a ulteriori conflitti.
  • I Romani furono umiliati alle Forche Caudine, ma la guerra riprese fino alla sconfitta definitiva dei Sanniti a Boviano nel 304 a.C.
  • Nonostante alleanze con Etruschi e Galli, i Sanniti furono definitivamente sconfitti a Sentino nel 292 a.C., consolidando il dominio romano in Italia centrale.

Indice

  1. Il conflitto tra Sanniti e Roma
  2. La trappola delle Forche Caudine
  3. La sconfitta definitiva dei Sanniti

Il conflitto tra Sanniti e Roma

I Sanniti erano un popolo che abitava il Sannio, un territorio che, grosso modo corrisponde a quello dell’Abruzzo e del Molise. Quando Capua si alleò con Roma, promettendo amicizia e dedizione, i Sanniti di affettarono a dichiarare guerra a Roma. Il conflitto, che iniziò nel 343 a.C. durò oltre 50 anni. L’anno successivo, i due eserciti sono impegnati in due grandi battaglia; presso il monte Gauro, non lontano da Napoli e l’altra presso Caudio, l’odierna Montesarchio, in provincia di Benevento.La battaglia di Gauro, in un primo momento fu favorevole ai Sanniti, ma successivamente, grazie al coraggio del console Valerio Corvino, dopo alcune ore di furioso combattimento,i Sanniti sono costretti a fuggire e la vittoria arride ai Romani. A Guadio le cose andarono diversamente. Il console Cornelio Cosso si era spinto tra le montagne con tutto il suo esercito e rimase accerchiato dall’esercito sannita in una stretta valle. Grazie ad uno stratagemma del tribuno Decio Mure, i Romani, senza essere visti dal nemico, a notte inoltrata riuscirono a portarsi su di un’altura e da qui prendere d’assalto l’accampamento sannita vicino. I Sanniti, trovatisi a combattere su due fronti furono costretti ad arrendersi e a riconoscere il dominio di Roma su Capua.

La trappola delle Forche Caudine

Tuttavia, né i Romani, né i Sanniti abbandonarono l’obiettivo di occupare la Campania. Infatti, nel 327, i Romani occuparono Partenope (l’odierna Napoli) e la reazione sannita è immediata I primi cinque anni furono favorevoli a Roma a tal punto che essi riuscirono perfino a sottomettere una parte del Sannio. Vista l’impossibilità di sconfiggere i Romani, il condottiero sannita, Caio Ponzio, con un’astuzia, fa credere che l’esercito nemico si sia spostato per assediare Lucera, una città alleata di Roma. I Romani accorrono immediatamente in aiuto della città minacciata e, cadendo nella trappola, si trovano bloccati all’interno di due gole molto profonde, le Forche Caudine. Essendosi accorti dell’agguato, essi cercano di retrocedere, ma circondati da tutte le parti, essi sono costretti alla resa. E c e molti soldati sono fatti prigionieri. Il condottiero Caio Ponzio, dopo essersi consigliato con il padre, un uomo molto saggio, decise di liberare tutti prigionieri, sottoponendoli, però ad una grande umiliazione: li obbligò tutti a passare sotto una lancia legata trasversalmente ad altre due, chiamato giogo; in tal modo i romani vinti dovevano chinarsi davanti ai vincitori.

La sconfitta definitiva dei Sanniti

Nel 304, la guerra riprese più violenta di prima e alla fine, presso la città di Boviano, i Sanniti sono sconfitti definitivamente ed essi dovettero riconoscere ai romani il possesso della Campania. Ma i Sanniti non si arresero facilmente nemmeno questa volta. Essi si allearono con gli Etruschi, gli ed i Galli, sperando di poiter piegare per sempre i loro rivali di sempre. I Romani non si persero d’animo e organizzarono tre eserciti: uno a difesa della città, l’altro contro gi Etruschi ed il terzo contro gli Umbri. Questa strategia risultò vincente. Lo scontro avvenne a Sentìno, in Umbria e i Sanniti sono pesantemente sconfitti. Ma non si arresero ancora e nel 292 tentarono una nuova riscossa. Ma questa volta il loro esercito fu annientato e lo stesso Ponzio fu catturato. Al termine delle guerre sannitiche, il dominio di Roma si estendeva sull’Etruria, sull’Umbria, sulla Sabina, sul Sannio e sulla Campania.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali delle guerre sannitiche?
  2. Le guerre sannitiche furono causate dall'alleanza di Capua con Roma, che portò i Sanniti a dichiarare guerra a Roma per il controllo della Campania.

  3. Quali furono le battaglie significative durante le guerre sannitiche?
  4. Le battaglie significative includono quella presso il monte Gauro, favorevole ai Romani, e quella delle Forche Caudine, dove i Romani furono costretti alla resa.

  5. Come reagirono i Sanniti alla sconfitta iniziale contro i Romani?
  6. I Sanniti, guidati da Caio Ponzio, usarono l'astuzia per intrappolare i Romani alle Forche Caudine, costringendoli alla resa e umiliandoli.

  7. Quali furono le conseguenze finali delle guerre sannitiche per i Sanniti?
  8. Alla fine delle guerre, i Sanniti furono definitivamente sconfitti e dovettero riconoscere il dominio romano sulla Campania e altre regioni.

  9. Quale fu la strategia romana per sconfiggere definitivamente i Sanniti e i loro alleati?
  10. I Romani organizzarono tre eserciti per difendere la città, combattere gli Etruschi e gli Umbri, portando alla vittoria decisiva a Sentino.

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