Concetti Chiave
- La storia dell'antica Grecia è suddivisa in quattro periodi: Secoli bui, Età arcaica, Età classica ed Età ellenistica, ciascuno con caratteristiche distintive e sviluppi storici significativi.
- Il periodo dei Secoli bui (XIII-IX secolo a.C.) è caratterizzato da una regressione economica e culturale, con la scomparsa della scrittura e la trasmissione orale delle opere di Omero.
- Durante l'Età arcaica (VIII-VI secolo a.C.), la Grecia vide il ritorno della scrittura con l'alfabeto greco, l'espansione verso occidente e la diffusione del modello della pòlis.
- L'Età classica (V-IV secolo a.C.) fu il momento di massimo splendore della civiltà greca, con la vittoria contro i persiani e l'egemonia di Atene, culminando nella guerra del Peloponneso.
- L'Età ellenistica (IV-I secolo a.C.) iniziò con la conquista di Alessandro Magno, portando alla formazione di regni ellenistici e alla massima espansione territoriale greca fino al dominio romano.
Indice
I secoli bui dell'antica Grecia
La storia dell’antica Grecia di divide in quattro periodi:
1. Secoli bui (XIII-IX secolo a.C.): i territori ebbero una regressione economica, frammentazione politica, un arretramento della cultura e scomparsa della scrittura. In assenza di testimonianze scritte, le uniche fonti che abbiamo di questo periodo sono le opere di Omero, Iliade e Odissea, tramandate oralmente. In questo periodo vi fu un’espansione in Asia Minore con la distruzione di Troia, secondo tradizione avvenuta nel 1184 a.C.
2.
Trasformazioni dell'età arcaica
Età arcaica (VIII-VI secolo a.C.): questo periodo vide grandi trasformazioni: la scrittura ritornò con l’ alfabeto greco che integrava e migliorava quello fenicio, la civiltà greca si espanse verso occidente con la seconda colonizzazione, e si diffuse il modello della pòlis.
3.
Fioritura e conflitti dell'età classica
Età classica (V-IV secolo a.C.): in questo periodo vi fu la massima fioritura della civiltà greca, la vittoria contro i persiani, l’egemonia di Atene e infine la guerra del Peloponneso che vide Sparta contro Atene e si concluse con la vittoria di Sparta
4.
Espansione e dominio nell'età ellenistica
Età ellenistica (IV-I secolo a.C.): Alessandro Magno conquista la civiltà greca, si formano i nuovi regni ellenistici e si ha la massima espansione territoriale, fino al dominio romano
Struttura e politica della pòlis
Era una città-stato, aveva le sue leggi, la sua monete e la sua autorità. La pòlis quindi è un’autorità politica, dal suo nome deriva il termine “politica” di oggi.
Ogni pòlis aveva due punti territoriali: Acropoli (città alta) in genere su una collina, dove c’erano i templi, i tribunali e gli edifici pubblici; Agorà (piazza) il luogo di affari, mercato, assemblee e dibattito politico. Intorno alla piazza c’erano le abitazioni, gli orti e i terreni coltivati in periferia. La polis nacque durante l’VIII secolo a.C. e tra l’VIII e VI sec le pòleis si espansero nel Mediterraneo fondando delle colonie anche in Italia meridionale, questo avvenne perché i greci non avevano abbastanza risorse per la popolazione e a causa della sovrappopolazione, quindi essi avevano bisogno di nuove terre per sopravvivere. Dal punto di vista politico, nelle pòleis comandava il re ma in realtà il potere era esercitato dalle famiglie aristocratiche = oligarchia aristocratica. Vi era poi il dèmos=il popolo formato da contadini, artigiani e commercianti.
Domande da interrogazione
- Quali sono i quattro periodi principali della storia dell'antica Grecia?
- Quali furono le principali caratteristiche della pòlis greca?
- Perché i Greci fondarono colonie nel Mediterraneo durante l'Età arcaica?
La storia dell'antica Grecia si divide in quattro periodi: i Secoli bui, l'Età arcaica, l'Età classica e l'Età ellenistica.
La pòlis era una città-stato con proprie leggi, moneta e autorità, caratterizzata da due punti territoriali: l'Acropoli e l'Agorà.
I Greci fondarono colonie a causa della sovrappopolazione e della mancanza di risorse, necessitando di nuove terre per sopravvivere.