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Concetti Chiave

  • La donna nell'antica Grecia era vista come priva di razionalità e relegata a compiti domestici, con limitati diritti civili.
  • Le donne greche potevano ereditare e ritirarsi da un matrimonio, ma non partecipare ad attività pubbliche o politiche.
  • A Sparta, le donne godevano di maggiore parità e rispetto, ricevendo onori simili ai soldati per il loro ruolo nella società.
  • Le etère erano più indipendenti rispetto alle donne dell'oikos, accompagnavano gli uomini in eventi pubblici e culturali.
  • Mentre l'antica Grecia limitava la libertà femminile, Sparta incoraggiava l'unione con più uomini per incrementare le nascite.

Indice

  1. Il mito di Pandora e i pregiudizi
  2. Diritti e limitazioni delle donne greche
  3. Ruoli e restrizioni sociali
  4. Le etère e la loro indipendenza
  5. La parità a Sparta

Il mito di Pandora e i pregiudizi

La figura femminile per quanto bella e necessaria per portare avanti la società, quindi fonte di nascita, era circondata da pregiudizi in parte incrementati dal mito di Pandora, scritto da Esiodo. Secondo il racconto a Pandora, la prima donna, Zeus diede in dono un vaso ordinandole di non aprirlo, ma lei non resistette alla tentazione, lo aprì liberando e riversando disgrazie sugli uomini. Per i greci la donna era priva del logòs, la ragione. Le diversità fisiche erano piuttosto evidenti, ma si riteneva che non possedeva capacità di intendere ed effettuare scelte sagge, era solo in grado di compiere le semplici faccende quotidiane, motivo per il quale era trascurata anche sul piano politico, occorreva che fosse sempre in compagnia di un tutore, una figura maschile considerata più adatta.

Diritti e limitazioni delle donne greche

Godeva di alcuni diritti civili essenziali come la libertà personale, era in condizione di poter ereditare e ritirarsi da un matrimonio. Tuttavia però non le era consentito votare o essere partecipe in qualsiasi modo in attività pubbliche e amministrative. La sua posizione giuridica quindi, era confrontabile a quella dei minori. Nonostante avesse il potere di tirarsi indietro dai matrimoni, la decisione però spettava ai maschi di casa. Già a partire da un’età infantile le ragazze erano promesse in sposa e sposate intorno ai quindici anni. Il divorzio era garantito sempre per proposta del marito, c’era la possibilità che anche la donna potesse chiederlo, andando incontro ad un’opinione ostile. Il marito inoltre poteva decidere di mandarla alla casa paterna attraverso il ripudio, dovendo però riconsegnare la dote. Come detto in precedenza la donna aveva un importante ruolo nella società, quello di fornire eredi per la successione della famiglia con la procreazione.

Ruoli e restrizioni sociali

Oltre a preservare il focolare domestico, la donna eseguiva numerose attività domestiche: tesseva e filava, organizzava il lavoro delle schiave e cresceva i figli. Mentre per la donna uscire in pubblico era raro e rigorosamente in compagnia di un’ancella, l’uomo era libero di andare insieme ad altre donne. Credere che la donna era più rispettata e libera all’interno dell’oikos, è sbagliato. Il maschio poteva tenere in casa delle concubine, donne che vivevano liberamente senza vincolo coniugale, coloro che oggi definiremo amanti. Se le concubine erano meno giudicate moralmente, questo non valeva per le prostitute, le quali erano attorniate da un grande sentimento di ripudio, anche se c’erano coloro che agivano presso i templi.

Le etère e la loro indipendenza

Le donne quindi potevano assumere diversi ruoli nella società, potevano essere danzatrici e suonatrici di flauto. Quelle più educate, le etère, per esempio erano le uniche che accompagnavano gli uomini in eventi pubblici come i simposi. Si facevano pagare e il loro rapporto non era obbligatoriamente di natura fisica. Sicuramente le etère erano più indipendenti e libere rispetto alle donne nell’oikos, bisogna tener conto però che questa autonomia andava a pari passo con le necessità dell’uomo.

La parità a Sparta

Lo stato spartano eccelleva per quanto riguarda l’esercito, quindi la donna era incentivata anche a unirsi a più uomini per aumentare il numero di nascite. Sparta offriva maggiore parità tra i due generi, infatti ad una donna morta di parto spettava lo stesso rispetto di un soldato morto in guerra. A Sparta la donna era ugualmente rispettata all’uomo per un solo motivo: entrambi compivano rigorosamente il loro dovere alla stato.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la visione generale della donna nell'antica Grecia e quali erano i suoi diritti civili?
  2. Nell'antica Grecia, la donna era vista come priva di logòs (ragione) e incapace di prendere decisioni sagge, relegata a compiti domestici e trascurata in ambito politico. Aveva diritti civili limitati, come la libertà personale, la possibilità di ereditare e di ritirarsi da un matrimonio, ma non poteva votare o partecipare in attività pubbliche e amministrative.

  3. Come veniva trattato il matrimonio e il divorzio per le donne nell'antica Grecia?
  4. Le ragazze venivano promesse in sposa e sposate intorno ai quindici anni, con la decisione di matrimonio che spettava ai maschi della famiglia. Il divorzio era possibile principalmente su proposta del marito, anche se la donna poteva chiederlo affrontando un'opinione ostile. In caso di ripudio, il marito doveva restituire la dote.

  5. Quali erano le principali attività domestiche svolte dalle donne nell'antica Grecia?
  6. Le donne svolgevano numerose attività domestiche, tra cui tessere e filare, organizzare il lavoro delle schiave e crescere i figli. Uscire in pubblico era raro per loro e avveniva solo in compagnia di un'ancella.

  7. Qual era la posizione delle concubine e delle prostitute nella società greca antica?
  8. Le concubine, che vivevano liberamente senza vincolo coniugale, erano meno giudicate moralmente rispetto alle prostitute, le quali erano attorniate da un grande sentimento di ripudio. Tuttavia, alcune prostitute operavano presso i templi e le donne potevano assumere diversi ruoli sociali, come danzatrici o suonatrici di flauto.

  9. In che modo la condizione della donna a Sparta differiva da quella dell'antica Grecia?
  10. A Sparta, le donne godevano di maggiore parità rispetto agli uomini, incentivando anche l'unione con più uomini per aumentare il numero di nascite. Una donna morta di parto riceveva lo stesso rispetto di un soldato caduto in guerra, evidenziando il rispetto per il loro contributo allo stato, in netto contrasto con la visione greca più tradizionale.

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