Concetti Chiave
- Le conquiste del III e II secolo a.C. portarono a Roma grandi ricchezze e schiavi, abolendo le tasse cittadine ma causando la rovina della piccola proprietà terriera.
- Nel contesto politico romano si formarono due fazioni opposte: gli optimates, rappresentanti del senato, e i populares, portavoce del popolo e delle riforme sociali.
- Il pensiero politico dell'epoca fu influenzato dalle filosofie greche, con Cicerone e Sallustio che aspiravano a un regime autoritario per garantire la pace sociale.
- La cultura romana del periodo si arricchì grazie all'influenza greca, con autori come Cicerone, Catullo e Cesare che contribuirono allo sviluppo di vari generi letterari.
- Il contatto con le filosofie ellenistiche e i culti orientali arricchì ulteriormente la cultura romana, influenzando anche la futura cultura cristiana.
Indice
Conquiste e cambiamenti sociali
Le grandi conquiste del III e II sec a.C. avevano fatto confluire a Roma ricchezze e schiavi in abbondanza, al punto che furono abolite le tasse cittadine, contemporaneamente si assistette alla rovina della piccola proprietà, che riducendosi alla fame aveva scelto d trasferirsi nelle città.
Schieramenti politici e riforme
Nelle città si delineavano due opposti schieramenti politici quello degli optimates ( con i senatori) e i populares (con il popolo) che erano in netta maggioranza e che porta avanti diverse rivendicazioni: l'estensione della cittadinanza agli alleati italici e la riforma agraria, quest'ultima presentata da Tiberio Gracco (ogni cittadino romano stessa quantità di iugeri di ager publicus, più un'altra porzione per ogni figlio maschio posseduto); tale legge incontrò l'opposizione del ceto aristocratico. Nel 60 a.C. viene creato il primo triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso.
Influenze culturali e letterarie
Le turbolente vicende storiche e il diffondersi delle lettere e delle filosofie greche influenzarono il contesto culturale di Roma.
Il pensiero politico venne rappresentato principalmente dalla riflessione di Cicerone e Sallustio, entrambi aspirano ad un regime autoritario che elimini la violenza dallo stato e ripristini la pace sociale, per il resto continua ad affermarsi il mos maiorum e la libertas repubblicana.
Evoluzione dell'intellettuale romano
La figura dell'intellettuale cambiò classe sociale, avvicinandosi alla file della nobiltà. A Roma fioriscono alcuni generi letterari, grazie anche ad un processo di emulazione e rielaborazione dei modelli greci. Gli autori più significativi sono: Cicerone (eloquenza e filosofia), i poetae novi e Catullo (lirica), Sallustio e Cesare (storiografia), Varrone (enciclopedia), Cornelio Nepote (biografia), Lucrezio (poema didascalico).
Nello stesso periodo lo smembramento della Grecia permette alla cultura romana di conoscere le filosofie ellenistiche: il neopitagorismo, lo scetticismo accademico,lo stoicismo, l'epicureismo, che influenzeranno la cultura cristiana. A contribuire a questo obiettivo anche il contatto con i culti orientali e misterici.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze delle grandi conquiste del III e II secolo a.C. per Roma?
- Quali erano le principali rivendicazioni dei populares nella tarda repubblica?
- Come influenzarono le lettere e le filosofie greche il contesto culturale romano?
Le conquiste portarono ricchezze e schiavi a Roma, abolendo le tasse cittadine e causando la rovina della piccola proprietà, spingendo molti a trasferirsi nelle città.
I populares chiedevano l'estensione della cittadinanza agli alleati italici e la riforma agraria, proposta da Tiberio Gracco, che incontrò l'opposizione dell'aristocrazia.
Le lettere e le filosofie greche influenzarono il pensiero politico romano, con Cicerone e Sallustio che aspiravano a un regime autoritario, e favorirono la fioritura di generi letterari e l'influenza delle filosofie ellenistiche sulla cultura romana.