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Concetti Chiave

  • Caio Giulio Cesare si alleò con Pompeo e Crasso nel primo triumvirato nel 60 a.C., mirando al dominio politico senza distruggere la repubblica.
  • Come console nel 59 a.C., Cesare approvò una legge agraria e favorì gli interessi di Pompeo e Crasso, consolidando il suo potere politico.
  • Cesare ottenne il governo della Gallia Cisalpina, dell'Illiria e della Gallia Narbonense, usando il suo esercito per mantenere il controllo su Roma.
  • Condusse campagne militari di successo in Gallia, Germania e Britannia, espandendo notevolmente il territorio romano e la sua influenza personale.
  • Nonostante la ribellione dei Galli sotto Vercingetorige, Cesare riuscì a sconfiggerli ad Alesia, ma dovette intervenire in una crisi politica a Roma senza ricevere il trionfo.

Indice

  1. L'ascesa politica di Cesare
  2. Il primo triumvirato
  3. Conquiste in Gallia
  4. Ribellione dei Galli

L'ascesa politica di Cesare

La scelta politica di Pompeo coincise con un altro evento: l’apparizione sulla scena romana di Cesare aveva ottenuto grande visibilità in quanto aveva favorito il popolo risollevando il partito di Caio Mario. Appoggiò i Populares perché voleva arrivare in alto ed eliminare l’oligarchia. Quando tornò dalla Spagna rifiutò il trionfo perché non era quello a cui era interessato, infatti presentò la sua candidatura al consolato.

Il primo triumvirato

Trovando l’opposizione del senato, cercò di assicurarsi l’appoggio di Pompeo e Crasso, il primo perché era l’uomo più in vista della politica, il secondo era l’uomo più ricco di Roma, garantendo a Pompeo la ratifica di tutto quello che aveva chiesto in precedenza al Senato e a Crasso disposizioni favorevoli agli Equites. In questo modo formarono un accordo passato alla storia come primo triumvirato, che mira al predominio dello stato nel 60 a.C. senza scardinare la forma repubblicana, mettendo sullo stesso piano i Populares, l’esercito e la borghesia.

Il primo effetto fu l’elezione nel 59 a.C. a console presentando il programma ai comizi, facendo approvare una legge agraria a democrazia che fece trovare sistemazione alle terre che Pompeo aveva vinto, ridusse di 1/3 il canone di appalto delle imprese asiatiche in modo da favorire Crasso.

Prima che terminasse il suo consolato, Cesare trovò il modo per mantenere il suo potere. Sapeva che se voleva gareggiare con Pompeo doveva mettersi in mostra con il suo esercito e violando il principio dell’annualità e degli incarichi della proconsolarità si fece assegnare per cinque anni il governo della Gallia Cisalpina e dell’Illiria e in seguito anche il comando della Gallia Narbonense, tutti territori abbastanza vicini a Roma in modo da tenere sotto controllo la città e di intervenire rapidamente con il suo esercito. Ma prima volle essere sicuro della sua posizione a Roma facendo allontanare i suoi due nemici: Cicerone e Catone, capi del partito senatorio entrambi in grado di esercitare un’influenza su Pompeo.

Conquiste in Gallia

Il campo d’azione che Cesare ha scelto è la Gallia. Arrivato lì gli Edui vennero attaccati dagli Elvezi e chiesero aiuto a Roma. Cesare ebbe così il pretesto di intervenire e sconfiggere gli Elvezi. Successivamente sconfisse gli Svevi e li scacciò dalla Gallia. Decise poi di attuare un’azione di conquista che, nel giro di due anni, permise a Cesare di ampliare la sua fortuna politica conquistando una regione importantissima (Francia, Belgio e Svizzera) che subì la romanizzazzione. Non contento del successo acquisito, Cesare compì altre due campagne, affrontando i germani oltre il Reno che precedette una campagna oltre la Manica che pose le basi per quella che lui aveva intenzione di far diventare una nuova conquista in Britannia.

Ribellione dei Galli

Nel 53 a.C, quando la sua fama era grandissima, i Galli si ribellarono e si unirono sotto il comando di Vercingetorige, giovane e valoroso re degli Arverni. Iniziò con il massacro dei romani e italici che si estese in tutto il territorio della Loira. Lo scontro fu terribile e impegnò a lungo i migliori soldati. Cesare pose l’assedio a Clermont Ferrand e una battaglia epica nei dintorni di Parigi (Lutetia Parisiorum). Lo scontro decisivo avvenne ad Alesia, capitale di Vercingetorige che venne sconfitto valorosamente da Cesare. Ancora una volta si vide costretto a non ricevere il trionfo poiché a Roma era scoppiata una crisi politica che imponeva a Cesare di intervenire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Caio Giulio Cesare nella politica romana al suo ritorno dalla Spagna?
  2. Al suo ritorno dalla Spagna, Cesare rifiutò il trionfo e presentò la sua candidatura al consolato, cercando l'appoggio di Pompeo e Crasso per formare il primo triumvirato nel 60 a.C., mirando al predominio dello stato senza scardinare la forma repubblicana.

  3. Come Cesare ha mantenuto il suo potere dopo il consolato?
  4. Cesare si fece assegnare per cinque anni il governo della Gallia Cisalpina e dell’Illiria, e successivamente della Gallia Narbonense, per mantenere il controllo su Roma e intervenire rapidamente con il suo esercito.

  5. Quali furono le conquiste militari di Cesare in Gallia?
  6. Cesare sconfisse gli Elvezi e gli Svevi, ampliando la sua fortuna politica e conquistando una regione importante che includeva Francia, Belgio e Svizzera, avviando la romanizzazione di questi territori.

  7. Come reagì Cesare alla ribellione dei Galli sotto Vercingetorige?
  8. Cesare affrontò la ribellione dei Galli uniti sotto Vercingetorige, ponendo l’assedio a Clermont Ferrand e combattendo una battaglia decisiva ad Alesia, dove sconfisse Vercingetorige.

  9. Perché Cesare non ricevette il trionfo dopo le sue vittorie in Gallia?
  10. Cesare non ricevette il trionfo poiché a Roma era scoppiata una crisi politica che richiedeva il suo intervento, impedendogli di celebrare le sue vittorie.

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